Applicazioni di controllo statistico nei processi di produzione del caffè = Statistical control applications in coffee production processes

Lavazza, un'azienda di spicco in Italia e in Europa nel settore della produzione di caffè tostato, riconosce l'importanza di aderire ai più elevati standard qualitativi per offrire un prodotto eccellente ai suoi clienti. In questo contesto, il presente elaborato si concentra sul controllo di qualità nel processo di macinatura del caffè. L’esigenza è quella di identificare le problematiche esistenti nel sistema di controllo qualità attualmente in uso e di sviluppare un modello che possa costituire una soluzione adeguata, rispondente alle esigenze operative. Attualmente, l'azienda si basa su limiti di controllo prescrittivi, che, però, non tengono conto della variabilità naturale del processo. Perciò, potrebbero risultare troppo restrittivi, con conseguente identificazione di punti fuori controllo che non influiscono effettivamente sulla qualità del prodotto. D'altra parte, possono dimostrarsi limiti troppo ampi, creando l'illusione di un processo sotto controllo. La costruzione del modello prevede una prima analisi dei dati di x50 e polveri. I limiti centrali hanno valore pari alla media dei processi e i limiti di controllo sono posizionati simmetricamente ad un valore ∆ pari a ±3𝜎. Il valore di σ che si utilizza è il massimo tra i σ dei vari codici prodotto per permettere la standardizzazione del modello. I benefici emersi dallo studio sono diversi e sostanziali. In particolare, si verifica un significativo ridimensionamento delle regolazioni, il che rende il processo notevolmente più stabile. Le analisi granulometriche mostrano percentuali di punti fuori controllo e al di fuori delle specifiche notevolmente inferiori rispetto alla situazione precedente. Inoltre, nonostante l'espansione dei limiti, le erogazioni non rivelano alcuna criticità, ma evidenziano un miglioramento nelle prestazioni. Questi risultati mettono in luce l'inefficacia dei precedenti "limiti di controllo" prescrittivi, un termine che, in effetti, risulta inappropriato per descrivere tali limiti.