Alessandro Castino
"Processi a membrana per la rimozione di amianto dall'acqua" = "Membrane processes for asbestos removal from water".
Rel. Fulvia Chiampo. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Chimica E Dei Processi Sostenibili, 2023
Abstract: |
Abstract: Questo lavoro riguarda la descrizione della progettazione di un sistema di trattamento delle acque mirato alla rimozione dell'amianto e di altri inquinanti. L'impianto è stato commissionato da un'azienda specializzata nella raccolta, smaltimento e riciclaggio dei rifiuti. L'obiettivo dell'impianto è migliorare l'efficienza dei processi di smaltimento dei materiali a contatto con l'amianto o, in generale, dei materiali contenenti amianto (MCA) attraverso la filtrazione a membrana delle acque reflue contaminate. La procedura per la rimozione e lo smaltimento dell'amianto (MCA) deve essere eseguita esclusivamente da aziende specializzate che hanno ricevuto autorizzazioni dalle autorità competenti. Per motivi di privacy, non verranno forniti riferimenti a individui o aziende coinvolte. A oltre 30 anni dalla cessazione dell'uso dell'amianto in Italia, c'è ancora una forte necessità di definire procedure e metodologie per l'identificazione e il trattamento corretto di questo materiale, dannoso per la salute umana. Quando l'amianto viene rimosso da un sito, altri materiali che non contengono amianto (non-MCA) possono essere successivamente separati dall'amianto, riducendo il volume dell'aggregato MCA/non-MCA; trattamenti di lavaggio (non direttamente menzionati) avvengono in questo processo. Questi materiali non-MCA, che potrebbero includere componenti come l'acciaio, possono comunque avere un valore economico, e la loro separazione dall'amianto riduce il volume dei rifiuti pericolosi, consentendo il riciclo o il riutilizzo poiché i non-MCA non sono considerati materiali pericolosi. L'impianto descritto ha lo scopo di purificare le acque reflue (che potrebbero ancora contenere tracce di amianto e altri inquinanti) provenienti dai trattamenti di lavaggio e renderle idonee per il riutilizzo. In questo modo, l'azienda non scarica acque reflue contenenti amianto e altri inquinanti; mentre i filtri e le membrane possono periodicamente essere sostituiti e smaltiti come rifiuti solidi pericolosi. Nel campo del trattamento delle acque, le membrane rappresentano alcune delle tecnologie più importanti, esse possono ridurre la concentrazione di piccole particelle e di ioni dispersi (membrane RO), ma richiedono flussi d'acqua in ingresso già parzialmente purificati da inquinanti macroscopici che comprometterebbero o ridurrebbero la loro vita operativa. Attualmente, non esistono tecnologie disponibili in grado di trattare acque fortemente contaminate da inquinanti microscopici e macroscopici in un'unica operazione unitaria. Le sezioni di pretrattamento e le membrane ad ultrafiltrazione (UF) possono filtrare e trattenere diversi residui e particelle dai liquidi che sono entrati in contatto con MCA e non-MCA. Attualmente (ottobre 2023), l'impianto non è ancora operativo; le autorità italiane non hanno ancora approvato l'utilizzo dell'impianto e in generale il progetto che riguarda questo investimento; in questo elaborato si sta quindi descrivendo qualcosa di non molto diverso da un impianto sperimentale, anche se è già stato assemblato e sarebbe pronto per essere avviato. |
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Relatori: | Fulvia Chiampo |
Anno accademico: | 2023/24 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 50 |
Informazioni aggiuntive: | Tesi secretata. Fulltext non presente |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Chimica E Dei Processi Sostenibili |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-22 - INGEGNERIA CHIMICA |
Aziende collaboratrici: | CARBO SRL |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/29235 |
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