Cinzia Santi
L'oratorio di San Domenico a Pinerolo : conservazione, valutazione e sicurezza.
Rel. Maria Grazia Vinardi, Cristina Coscia, Elisa Cavallo. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura (Restauro E Valorizzazione), 2012
Abstract: |
In questi cinque anni di studio presso il Politecnico di Torino, seguendo dapprima il Corso di Laurea in Storia e Conservazione ed in seguito la Specialistica in Architettura (Restauro e Valorizzazione), mi sono accostata a moltissime discipline, che vanno dalla storia dell'architettura, alla teoria del restauro, alla valutazione e restauro dei beni architettonici e molte altre. Nel corso degli anni ho lavorato su diversi beni e siti nell'area Piemontese, applicando così ogni volta gli insegnamenti dei vari corsi frequentati ad un caso studio, ma mai nel Pinerolese, territorio ricco di permanenze ad alto valore storico - artistico, tra le quali l'Oratorio di San Domenico di Pinerolo ne è un importante esempio. È questo infatti un bene che ha attraversato moltissimi secoli di storia e che, nonostante il suo passato travagliato, occupa ancora oggi un importante posto all'interno della città. Nonostante il fabbricato sia oggi ancora utilizzato, sia per ciò che riguarda la chiesa, ancora in parte consacrata, sia per ciò che riguarda l'ex convento, designato a diversi usi legati alla Parrocchia, è in gran parte trascurato ed abbandonato, poco valorizzato, e talvolta addirittura scarsamente conosciuto agli abitanti del territorio stesso. Questo lavoro vuole essere un supporto, seppur limitato, ad un futuro intervento su questo importante Bene presente sul "mio" Territorio, che potrebbe diventarne uno dei tasselli di punta, all'interno di un quadro architettonico -artistico; più precisamente si è cercato di simulare il naturale percorso che un progetto di conservazione, valorizzazione e riuso di un Bene di questa portata dovrebbe seguire, stendendo quindi una solida base di conoscenza del manufatto, seguendone l'evoluzione dalle origini alla soppressione ed agli usi successivi, ma prima ancora dell'Ordine Mendicante Domenicano grazie al quale esso è nato, e degli altri complessi conventuali domenicani appartenenti all'area Subalpina, proprio per meglio inquadrare quello Pinerolese. A seguito di questa fase iniziale si è poi passati alla stesura di un progetto conservativo, concentrandosi sulla sola chiesa, dapprima analizzandone la consistenza materica e dei degradi, per poi individuare gli interventi necessari ad un recupero della zona absidale, la sua porzione più preziosa, ovvero una delle uniche parti del complesso originarie superstiti; questo progetto è stato affiancato dalla redazione di un ipotetico Piano di Sicurezza e Coordinamento per l'area di cantiere relativa, ed infine, tramite l'uso di strumenti di valutazione, si è poi giunti ad un'analisi del territorio e del Bene per l'individuazione di una nuova funzione da inserite all'interno del complesso, che grazie all'analisi eseguita potrebbe rivelarsi una delle funzioni maggiormente compatibili per questo manufatto, che merita di essere opportunamente valorizzato. |
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Relatori: | Maria Grazia Vinardi, Cristina Coscia, Elisa Cavallo |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AE Edifici e attrezzature per il culto G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte R Restauro > RA Restauro Artchitettonico |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura (Restauro E Valorizzazione) |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2868 |
Capitoli: | Premessa. Parte Prima: Fasi di impianto e trasformazione, dall'origine dell'ordine all'evoluzione del complesso pinerolese. 1. L'ordine domenicano: fonti e bibliografia 1.1 L'Ordine. 1.1.1 Nascita e pieno sviluppo dei Padri Predicatori: i secoli XII - XIII. 1.1.2 Il secolo XIV. 1.1.3 Dal secolo XV all'età contemporanea. 1.2 Principi ed organizzazione. 1.3 Architetture e insediamenti urbani. 1.3.1 La prima fase edilizia: le origini (inizio XIII secolo, primo e secondo decennio). 1.3.2 La seconda fase edilizia: il XIII secolo (dal terzo al quinto decennio). 1.3.3 La terza fase edilizia: dalla metà del XIII secolo al XIV secolo. 1.4 Tipologie edilizie. 2.I domenicani nell'area Subalpina 2.1 Nascita dei primi insediamenti domenicani: i secoli XIII - XV. 2.1.1 Insediamenti conventuali e contesto urbano. 2.1.2 Edilizia domenicana e primi insediamenti. 2.1.3 Fondazioni prima della metà del Duecento: Asti, Vercelli, Savigliano, Alessandria. 2.1.4 Fondazioni tra la seconda metà del Duecento e inizio Trecento: Novara, Torino, Chieri, Rivoli, Alba, Tortona ed Ivrea. 2.1.5 Fondazioni Trecentesche: Cherasco, Saluzzo, Mondovì. 2.1.6 L'Inquisizione in area subalpina. 2.2 Sviluppo dei complessi conventuali tra i secoli XV e XIX. 2.2.1 Ultime fondazioni Quattrocentesche: Biella, Casale. 2.2.2 Trasferimenti, trasformazioni e restauri dei complessi fondati tra il XIII ed il XV secolo. 2.3 Domenicani in Piemonte dal XIX secolo ad oggi. 2.3.1 I provvedimenti per la soppressione degli Ordini Religiosi fino al periodo napoleonico. 2.3.2 Leggi di soppressioni unitarie e post unitarie. 2.3.3 Soppressione dei complessi domenicani piemontesi. 2.3.4 Trasformazioni e usi dei complessi conventuali a seguito delle soppressioni (XIX -XX secolo) 2.3.5 Allegati: principali provvedimenti di soppressione pre e post unitari. 3. La conoscenza del bene: il convento dei SS. Antonio e Domenico in Pinerolo 3.1 La fondazione del complesso conventuale (10 agosto 1438) 3.2 L'Inquisizione a Pinerolo. 3.3 Le vicende costruttive del complesso. 3.4 Dispute con altri religiosi. 3.5 Lasciti, donazioni, sepolture, 3.6 La soppressione e gli usi successivi (1801 - 2004) 3.7 Regesto cronologico dei principali avvenimenti riguardanti l'evoluzione del complesso conventuale. 3.8 Il complesso conventuale nelle immagini e nell'iconografia. Tavole allegate: Tavola 2, inquadramento storico. 3.9 L'architettura del complesso. 3.9.1 La chiesa. 3.9.2 Il convento. 3.10 Il S. Domenico di Pinerolo a confronto con i complessi domenicani piemontesi. 3.11 Consistenza architettonica attuale. 3.11.1 La chiesa. 3.11.2 Il convento. 3.12 Schede di analisi dei singoli locali componenti l'Oratorio. Tavole allegate: Tavola 1, inquadramento territoriale; tavola 3, inquadramento fotografico: tavola 4, planimetria generale e sezioni ambientali 1:500; tavole 5-8, planimetrie 1:500; tavole 9 - 17, rilievo chiesa 1:200, piante, prospetti e sezione longitudinale; tavole 34 - 37, destinazioni d'uso attuali, percorsi ed accessi. Parte Seconda: Il progetto conservativo. Premessa. 4. Analisi materica Tavole allegate: Tavole 18 - 21, analisi materica prospetti chiesa 1:200. 5. Analisi del degrado. Tavole allegate: Tavole 22 - 26a, analisi dei degradi sulla zona absidale 1:100. 6. Progetto di restauro conservativo della zona absidale. 6.1 Computo metrico estimativo. Tavole allegate: Tavole 27 - 31, interventi conservativi sulla zona absidale 1:100; tavole 32 - 33, cronoprogramma, calcolo uomini giorno e computo metrico dei lavori relativi. Parte Terza: Piano di sicurezza e coordinamento in cantiere. Premessa. 7. Identificazione e descrizione dell'opera 7.1. Indirizzo di Cantiere. 7.2. Descrizione del contesto in cui è collocata l'area di cantiere. 7.3. Destinazioni d'uso e accessibilità - percorsi. 7.4. Descrizione sintetica dell'opera, con particolare riferimento alle scelte progettuali, architettoniche, strutturali e tecnologiche. 8. Individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza. 9. Area di cantiere e ambiente esterno. 9.1. Tabella sintetica dell'area di cantiere e dell'ambiente esterno. 9.2. Relazione di analisi dell'area di cantiere e dell'ambiente esterno. 9.3. Schede di valutazione dei rischi dell'area di cantiere e dell'ambiente esterno. 10. Allestimento area di cantiere. 10.1 Tabella sintetica di allestimento dell'area di cantiere. 10.2 Segnaletica di sicurezza presente in cantiere. 10.2.1 Tabella della segnaletica di sicurezza presente in cantiere. 10.3 Schede valutazione rischi organici. Tavole allegate: Tavole 32 -33, crono programma e computo; Tavola 38, viabilità esterna al cantiere 1:1000; tavola 39, planimetria di allestimento dell'area di cantiere 1:200; tavola 40, planimetria della segnaletica in cantiere 1:200. 11. Analisi in relazione alle lavorazioni di cantiere. 11.1 Schede di valutazione dei rischi delle interferenze nelle lavorazioni. Parte Quarta: Verso Un riuso dell'oratorio S. Domenico. 12. Valutazione strategica per la definizione di nuove funzioni. 12.1 Il Territorio. 12.2 Analisi SWOT del Territorio. 12.3 Analisi SWOT del Bene. 12.4 Genius Loci. 12.5 Analisi SWOT della funzione "vincente". 12.6 La fattibilità tecnica. 13. Ipotesi di ridestinazione e valorizzazione. Tavole allegate: Tavole 41-43, ipotesi di riuso 1:500. Tavole allegate. Bibliografia. Conclusioni Ringraziamenti |
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Regio Decreto n.° 3036, 7 luglio 1866. Testo unico della sicurezza sul lavoro, D. Lgl 9 aprile 2008 e successive modifiche ed integrazioni. Abbreviazioni ASP: Archivio storico di Pinerolo ACDP: Archivio della Curia Diocesana Di Pinerolo ASTO: Archivio di Stato di Torino C.d.C: Congregazione di Carità TU: Testo Unico, Testo unico della sicurezza sul lavoro, D. Lgl 9 aprile 2008. |
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