No-Stress Manufacturing: valutazione dei livelli di stress in un reale contesto manifatturiero attraverso l’analisi di alcuni parametri neurofisiologici.

Il presente studio si pone l’obiettivo di valutare l’applicabilità di misurazioni neurofisiologiche rilevate in tempo reale per valutare i livelli di stress in un contesto di produzione Lean in ambito manifatturiero. Per mezzo di un’analisi preliminare, focalizzata sull’integrazione dei principi Industry 4.0 e dei principi Lean in ambito Manufacturing, è stato rilevato come l’industry 5.0 stia iniziando a dominare le tematiche di ricerca attraverso nuovi concetti come Human centricity, Sostenibilità e Resilienza. Gli Human factors & Ergonomics (HF&E) rappresentano un settore che può apportare un miglioramento dell'efficienza delle linee produttive attraverso una maggiore attenzione sul lavoratore. Infatti, i fattori psicosociali, dove lo stress rappresenta il prevalente detrattore, si attestano come la principale categoria su cui agire per ricavare un maggiore guadagno in termini di produttività e riduzione degli sprechi. Lo studio dello stress risulta ancora poco maturo nell’ ambito di Lean Manufacturing, in particolare per le metodologie maggiormente utilizzate per misurare il livello di stress sperimentato dal lavoratore. Queste metodologie sono per lo più costituite da somministrazione di questionari standard ed interviste, soffermandosi su valutazioni principalmente qualitative, con una bassa robustezza. Quest’ultima è dovuta ad una forte componente soggettiva in queste analisi, oltre che ad una risoluzione temporale non elevata. Questo studio si pone l’obiettivo di quantificare i livelli di stress registrati da un lavoratore nello svolgimento di task all’interno di un contesto reale di manufacturing. Ciò viene svolto mediante misurazioni fisiologiche, e quindi oggettive, misurando i parametri fisiologici relativi a elettrocardiogramma (ECG), attività elettrodermica della pelle (EDA), elettromiografia (EMG) e segnale respiratorio, rilevati in tempo reale. I dati sono stati raccolti mediante dispositivi wearable indossati dall’operatore. Durante la sessione di registrazione sono state mappate tutte le attività svolte dall’operatore, registrando per ognuna l’istante di inizio e l’istante di fine così da poter segmentare il segnale e individuare i parametri neurofisiologici di interesse relativi alle varie attività. I dati sono poi stati processati tramite un’analisi dei segnali attraverso MATLAB, estraendo alcune caratteristiche target sia nel dominio del tempo che nel dominio della frequenza. La possibile interferenza dovuta al rumore presente nei segnali e il numero dei partecipanti rappresentano alcune limitazioni di questo studio. In conclusione, l’utilizzo combinato di queste misurazioni potrà rivelarsi utile per individuare con maggiore precisione quali fasi del processo produttivo risultino critiche per il benessere psicofisico dei lavoratori. Ciò consentirà poi di elaborare strategie correttive puntuali ed efficaci per il raggiungimento di una condizione ottimale di tutto il sistema produttivo.