PALAZZO DEL LAVORO. L’azione del disegno. = PALAZZO DEL LAVORO.

Il Progetto di Rifunzionalizzazione di Palazzo del Lavoro, il colosso che rappresenta a livello mondiale il moderno architettonico, progettato dall’ Architetto Pier Luigi Nervi e Gino Covre oggi versa in uno stato di grave abbandono, nasce dall’ opportunità di trasformare il Palazzo di proprietà Cassa depositi e prestiti e l’area circostante di proprietà del Comune di Torino, per una superficie territoriale totale di circa 130.000 mq per realizzare all’interno del Palazzo un Polo Culturale della Ricerca e della Tecnologia, che metta in mostra la vocazione innovativa e tecnologica di una città come Torino. L’intervento mira a conferire funzioni molteplici ad uso pubblico, Università, Spazio Co- Working, Start up e un Polo Museale, tutti all’interno di uno stesso contenitore preesistente valorizzando il potenziale dello spazio interno che si presenta come spazio libero, capace di attrarre ed al fine di valorizzare l’opera architettonica. L’intervento è concepito come uno spazio aperto alla città e alla molteplicità dei suoi fruitori, fulcro di un sistema culturale della città in parte oggi frammentato, che si rapporta ad una cornice paesaggistica con presenze di eccezionale valore architettonico, risalente all’Evento del 1961 in occasione del Centenario dell’Unità di Italia. Una visione progettuale a scala più ampia per reintegrare l’intera area di Italia ‘61 e restituirle la sua identità urbana. Il lavoro di Tesi si inserisce all’interno del processo reale in corso, mediante il progetto architettonico e quello degli accordi. Attraverso gli scenari costruiti, l’azione progettuale diventa uno strumento d’indagine. Lo scopo è quello di creare una strategia futura possibile, data dall’analisi degli errori precedenti, che hanno fatto sì che il più delle volte questo edificio fosse lasciato privo di destinazione.