polito.it
Politecnico di Torino (logo)

Forma e sostenibilità : progetto di una casa per vacanze nell’entroterra ligure

Rossana Iantorno

Forma e sostenibilità : progetto di una casa per vacanze nell’entroterra ligure.

Rel. Giuseppe Andrea Ferro, Alberto Rosso. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2012

Abstract:

Il mio percorso universitario mi ha dato la possibilità di poter studiare e conoscere molteplici argomenti di grande complessità, che hanno arricchito il mio bagaglio culturale e hanno organizzato le basi per un futuro rivolto alla professione dell'architetto. Prima di introdurmi nel mondo del lavoro ho sentito il desiderio di trattare temi che principalmente potessero arricchirmi e darmi la possibilità di sperimentare e approfondire argomenti a me nuovi, ma già in parte presenti nel mio passato scolastico e legati ai miei nuovi interessi. La scelta di affrontare una tesi progettuale basata su uno studio teorico, è nata dall'interesse di trovare un fondamento storico e concettuale al mio tema di progetto, che avrà invece uno sviluppo pratico.

Il mio tema di progetto riguarda la realizzazione di una casa per vacanze, situata sulla collina di Imperia. I requisiti di base sono la prefabbricazione dell'oggetto, la facilità di realizzazione e l'originalità della forma. Proprio a partire dalla parola forma, è iniziato il mio percorso nella storia dell'architettura, che mi ha condotto ad una serie infinita di quesiti, ma anche di consapevolezze sul fare architettura.

Studiare l'approccio che in passato hanno avuto gli architetti nei confronti della progettazione, mi aiuterà a comprendere meglio gli approcci che hanno gli architetti al giorno d'oggi verso l'architettura e quindi mi guiderà nella definizione del mio progetto di tesi.

Ho ripercorso, in senso cronologico le tappe fondamentali della storia dell'architettura, dall'età classica fino all'età contemporanea, ma puntando l'attenzione su alcuni di quegli autori che hanno teorizzato sullo sviluppo della forma in architettura, come K. Frampton, N.SchuIz, Summerson, Curtis, i quali hanno interpretato nei loro manuali, in maniera molto personale, il percorso, nei secoli, degli architetti e delle forme in architettura.

Emerge come nelle differenti epoche l'architettura abbia un nuovo approccio verso la materia e la forma, che dipende dall'epoca storica, e quindi dalla situazione sociale, dalle scoperte tecnologiche e dalla filosofia.

Era importante individuare un "metodo", come afferma Quitzsch: "...gli elementi necessari ad ogni architettura e che attraverso il proprio sviluppo sono alla base dell'architettura di tutti i tempi”.

Capire come gli architetti nel corso dei secoli hanno sviluppato la capacità di inventare forme nuove e di applicarle alla loro vita quotidiana attraverso la progettazione architettonica. E' stato interessante confrontare testi che trattavano gli stessi periodi storici, ma con opinioni differenti, e traendo conclusioni differenti, e quindi capire che non esiste un metodo scientifico esatto che guida la progettazione in architettura, ma che ognuno può crearne uno personale, a seconda del proprio periodo storico, della propria cultura, dei proprì mezzi.

Alcuni importanti teorici dell'architettura come Gottfried Semper e Henri Focillon hanno impegnato tutta la loro vita nella ricerca dell'origine delle forme fondamentali che sono alla base della nostra architettura. Semper arrivò a definire quattro elementi fondamentali della composizione architettonica, che si modificano però nel loro sviluppo, per l'influsso del clima, della posizione geografica, e dei fattori sociali.

Henri Focillon, invece sostenne la completa autonomia della forma, come spiega M.Mazzocut Mis, l'oggettività del materiale, che è già forma, non deve sottostare a un soggetto che progetta o crea; il creatore è sempre strumento della forma.

Dunque come affrontare il tema della forma e della materia? Come scegliere la forma e i materiali del mio edificio? Leggendo diversi testi di storia dell'architettura nei quali mi sono imbattuta, ho notato che in ogni epoca storica e in ogni analisi dei diversi autori, ricorrevano alcune parole, come "sito", "forma", "spazio", "materia", "tecnica costruttiva"…

La ricerca di queste parole e l'analisi cronologica da me affrontata, non sono complete ed esaurienti, ma hanno offerto a me, e possono offrire al lettore, un'occasione per riflettere su parole il cui significato varia nei periodi storici e il cui cambiamento è riscontrabile nell'architettura di cui abbiamo testimonianza.

Ho deciso quindi di utilizzare le parole chiave per studiare alcuni progetti già realizzati, che io ho definito "casi studio", in quanto mi hanno permesso di capire come le parole chiave abbiano potuto influenzare i progetti.

Naturalmente la scelta di queste parole è del tutto personale, frutto della mia riflessione sui testi trattati, che non sono forse considerati da tutti come testi fondamentali, ma che per me sono stati illuminanti.

Ne deriva quindi che chiunque leggendo questi testi possa avere un'impressione diversa da quella che ho avuto io, e che ritenga che le parole che ho scelto come parole chiave, non si esauriscano in queste pagine ma che altre importanti parole possano aggiungersi all'elenco. Associando le parole ai casi studio, mi sono accorta che l'elenco delle parole non può essere utilizzato per intero per ogni progetto, perché alcune di queste non risulterebbero pertinenti, dunque in ogni caso studio, si affrontano temi differenti e parole chiave differenti.

Questo mi ha aiutato a comprendere quali potevano essere le parole chiave utili al mio progetto, in relazione al sito in cui si trova, al tempo storico, ai mezzi disponibili per realizzarlo, alla normativa di riferimento.

Chiarito quale poteva essere il mio "metodo" per la definizione della forma del mio edificio, ho prestato molta attenzione alla tecnica costruttiva e ai materiali per realizzarlo. Una parola chiave in questa fase della progettazione è stata "sostenibilità". Il tema della sostenibilità è molto attuale e l'ho posto come requisito fondamentale. Lo studio dei differenti materiali da costruzione utilizzati al giorno d'oggi mi ha permesso di restringere il campo dei materiali da costruzione definibili "sostenibili" secondo i criteri da me scelti. Il legno e l'acciaio risultano essere per la mia analisi, i materiali da costruzione più sostenibili per il mio progetto e per ognuno di essi ho descritto una tipologia costruttiva che potrebbe essere realmente applicabile.

Nel caso del legno, ho trovato molto interessante la tecnica costruttiva della ditta tedesca Wolf Haus, mentre per l'acciaio ho scelto la tecnica della ditta tedesca Alho. Si tratta di tecniche di prefabbricazione all'avanguardia, che comportano l'utilizzo di materiali di prima scelta, e assicurano prestazioni ad altissimo livello in termini di efficienza energetica, vivibilità, e risparmio di risorse.

Questo è stato il percorso che mi portato passo dopo passo alla progettazione di una piccola casa per vacanze, e che mi ha permesso di raggiungere i miei obiettivi di partenza: l'originalità della forma, la prefabbricazione dell'oggetto, e la facilità di realizzazione.

Per quanto riguarda il primo obiettivo, personalmente penso sia stato raggiunto, per la prefabbricazione, sicuramente si offrono due valide opportunità e per la facilità di realizzazione, penso sia garantita, ma aspetterei l'inizio del cantiere. E soprattutto spero che la committenza si soddisfatta.

Relatori: Giuseppe Andrea Ferro, Alberto Rosso
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AO Progettazione
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GF Italia
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2763
Capitoli:

CAPITOLO 1: L'ENIGMA DELLA FORMA

1.1 Concetto di forma nell'Età Classica

1.2 Il pensiero costruttivo classico

1.3 Architettura classica. Antica Grecia

1.4 L'autorità della competenza. L'antica Roma

1.5 Lo Spazio statico di Roma antica

1.6 Il Romanico

1.7 L'architettura medioevale e il Gotico

1.8 Il pensiero costruttivo gotico

1.9 Il Rinascimento. La stagione delle scoperte

1.10 Il Cinquecento

1.11 Il Barocco

1.12 Il Greco -Gotico e il Neogotico

1.13 L'idea di un'architettura moderna nel XIX secolo

1.14 La teoria dello stile di Gottfried Semper

1.15 Henri Focillon e l'autonomia della forma

1.16 Il Novecento: la ricerca di forme nuove e il problema dell'ornamento

1.17 Il Razionalismo e gli ideali Arts and Crafts

1.18 Le Corbusier. L'Esprit Nouveau e il Purismo

1.19 Lo Spazio

1.20 Il Sito

1.2.1 Forma e materia in architettura

1.2.1 I Brevi cenni alla storia della prefabbricazione

1.2.2 I primordi e gli stimoli alla prefabbricazione

1.2.3 Le prefabbricazione in Europa (1920-1949)

CAPITOLO 2: IL PROGETTO

2.1 Il sito di progetto: Montegrazie

2.2 Prime proposte progettuali

2.3 Casi studio

2.4 La normativa di riferimento

2.5 Il progetto

CAPITOLO 3: PROPOSTE DI SISTEMA COSTRUTTIVO

3.1 Il legno come materiale da costruzione

3.2 L'eco compatibilità del costruire in legno

3.2.1 Aspetti ambientali del legno

3.2.2 Demolizione e gestione dei rifiuti

3.3 L'elemento legno

3.4 Il legno nella costruzione

3.5 Forme di legno presenti sul mercato

3.6 Un sistema di prefabbricazione in legno: il caso della prefabbricazione con pareti portanti della ditta Wolf Haus

3.6.1 Parete esterna......

3.7 L'acciaio. Breve introduzione

3.8 Caratteristiche del materiale

3.9 Processi produttivi

3.10 I materiali metallici in architettura

3.11 Sistemi di connessione di elementi metallici

3.12 Gli edifici modulari in acciaio. Il sistema Alho

Conclusioni.

Bibliografia:

• Allen Edward, "I fondamenti del costruire: i materiali, le tecniche, i metodi', Milano, McGraw-Hill Libri Italia, 1997.

• Antonio Monestiroli, "La ragione degli edifici. La scuola di Milano e oltre", Milano, Christian Marinotti Edizioni s.r.l., 2010.

• Attilio De Bernardi, "Forma, spazio, percezione: conoscenza e rappresentazione", Pisa, Giardini, 1979, pp.47-87.

• Bruschi Arnaldo, "Bramante", Roma; Bari, GLF Laterza, 2003, p.190.

• A cura di C. Conforti e R. J. Tuttle, "Storia dell'architettura italiana, II Secondo Cinquecento", Milano, Electa, 2001.

• Cornelis Van der Ven, Space in Architecture. The Evolution of a New Idea in the Theory and History of the Modern Movements, Assen, Van Gorcum, 1980.

• Cricco G., Di Teodoro F. R, "Itinerario nell'arte, da Gioito all'età Barocca", vol 2, Bologna, Zanichelli Editore, 2004.

• Curtis William J.R., "L'architettura Moderna del Novecento", London, Phaidon, 2006.

• Dudleey, N., "Forests in trouble. A review of the status of temperate forests worldwide", WWF, London, England, 1992.

• Fratelli Enzo, "Storia breve della prefabbricazione", Trieste, Università, 1966.

• Frampton Kenneth, "Tettonica e architettura, poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo", Milano, Skira Editore, 2005.

• Hitchcock Henry-Russel, "L'architettura dell'Ottocento e del Novecento", introduzione di Paolo Scrivano, Torino, Ed. di comunità, 2000.

• Nuttgens Patrick, "Storia dell'architettura",Ue\N York, Phaidon, 2006.

• Mazzocut-Mis Maddalena, "Forma come destino. Enfi Focillon e il pensiero morfologico nell'estetica francese della prima metà del Novecento", Firenze, Aalinea Editrice, 1998, pp. 15-20,31-35.

• Mazzocut-Mis Maddalena, "Immagine forma e stile. Percorsi estetici tra pittura, architettura e musica", Abbiategrasso (Mi), Mimesis Morfologie Editore, 2001.

• Merlo, A. R, Cetrone A., Fogliani S., Salvato R., "La casa e il tetto in legno. Prefabbricazione, ristrutturazione, isolamento", Palermo, Dario Flaccovio Editore, 2011.

• Panofsky Erwin, "Architettura gotica e filosofia scolastica", a cura di Francesco Starace, Milano, Abscondita, 2010, p.44.

• Portoghesi Paolo, " Dizionario Enciclopedico di Architettura e Urbanistica, voce Forma", Roma, Istituto Editoriale Romano, 1968.

• Purini Franco, "Comporre l'architettura", Roma - Bari, Laterza, 2000.

• Quitzsch Henry, "La visione estetica di Semper",Milano, Jaca Book, 1991.

• Semper G., "Lo stile", introduzione di Harry Francis Mallgrave, traduzione di Harry Francis Mallgrave e Michael Robinson, Los Angeles, Getty Research Institute, 2004.

• Siegfried Giedion, "Spazio, Tempo, Architettura", Milano, Hoepli, 1957.

• Schulz Christian Norberg, "Il significato dell'architettura occidentale", Milano, Electa, 1974, p.188.

• Summerson John, "Il linguaggio classico dell'architettura. Dal Rinascimento ai maestri contemporanei", Torino, Einaudi, 2000.

• Trisciuoglio Marco, "La conchiglia di Corbu: introduzione alla forma in architettura", Torino, Celid, 2003.

• Trisciuoglio Marco, "Scatola di montaggio. L'architettura, gli elementi della composizione e le ragioni costruttive della forma", Torino, Carocci, 2008.

• Uzielli Luca, a cura di Ario Ceccotti, "Il manuale del legno strutturale . Materiali, componenti e principi della progettazione", Roma, Mancosu, 2004.

• Virtuvius Pollio, "De architettura" a cura di Pierre Gross, traduzione e commento di Antonio Corso e Elisa Romano, Torino, Einaudi, 1997.

• Vitale, Perriccioli, Pone, "Architettura e costruzione", Milano, Franco Angeli, 1989.

• Worringer Wilhelm, "Problemi formali del gotico",a cura di G. Franck e G. Gurisatti, Venezia, CLUVA, 1985.

• Bruno Zevi, Saper vedere l'architettura: saggio sull'intrepretazione spaziale dell'archittettura, Torino, Einaudi, 2009.

Tesi di laurea:

• Caligiuri Elena Francesca, "Materia geometria e forma in architettura", tesi di laurea, Facoltà di architettura, Politecnico di Torino, relatore prof. Paolo Bertalotti, 2007.

• Barbara Vera, "Esplorazioni progettuali per la valorizzazione e lo sviluppo locale dell'entroterra ligure" tesi di laurea, Facoltà di architettura, Politecnico di Torino, relatore prof. Gemma Sirchia ; correi. Cristina Coscia, 2009.

Riviste:

• Antòn Garcìa Abril (2010), The truffle, in "A+U”, Japan, A+U Publishing Co, numero 480, settembre 2010, pp. 10-23.

• Atelier Fernandez & Serres Architectes (2010), Villa Boisseau & Children's Cabints, in " A+U", Japan, A+U Publishing Co, numero 481, ottobre 2010, pp. 64-71.

• Crespi Giovanna (2010), Composizione ad origami - House O, in "Casabella", Milano, Mondadori Editore, numero 788, aprile 2010, pp. 38-48.

• Steven Holl in "GA Architect, n.11, A.D.A. Edita, january 1,1993.

• Marchesini Marcello (2010), Harquitectes Casa 205, in "Materia", Milano, Motta architettura, numero 67, settembre 2010, pp. 128-135.

• Jonas Risen (2009), Oltre i cliché, possibilità e risultati inattesi del legno in architettura, in "Materialegno", Milano, Motta architettura, numero 01, marzo 2009, pp. 25-27.

Sitografia:

• www.wolfhaus.it

• www.alho.com

• www.griffner.com

• www.stevenholl.com

• www.abitare.it

• www.comune.imperia.it

• www.studioata.com

• www.storiesofhouses.blogspot.it

• www.archdaily.com

• www.plataformaarchitectura.cl

• www.cttmadera.cl

• www.flickr.com

• www.bryanbeca.ca

Modifica (riservato agli operatori) Modifica (riservato agli operatori)