Come valorizzare territori "senza mercato"? Applicazione della Conjoint Analysis a supporto di scenari di fruizione nell'area Nord Sardegna = How to valorise territories "without a market"? Application of Conjoint Analysis to support fruition scenarios in the North Sardinia area

È ormai noto che i territori interni e rurali stiano subendo un calo demografico a favore di zone con più servizi; questo fenomeno, nel caso della regione Sardegna, comporta lo spopolamento delle aree più interne in favore dei territori costieri o pericostieri. Nell’immaginario comune, complici anche le scelte politiche effettuate negli anni, la parola Sardegna è sempre associata quasi esclusivamente alla parola Mare. In realtà, il territorio sardo possiede numerosi tesori in ambito archeologico, paesaggistico, artistico, enogastronomico e folcloristico. La scelta di assumere il comune di Osilo come caso studio è stata dettata dal fatto che è un territorio che non ha nessun affaccio sul mare e quindi si trova in una posizione economica e turistica svantaggiata rispetto al quadro regionale, sebbene possieda un patrimonio artistico non indifferente e nonostante la morfologia del suo territorio conferisca alla zona delle particolarità interessanti. Ovviamente il solo comune di Osilo non costituisce un elemento di attrattiva sufficiente per i turisti, specialmente esteri, che decidono di trascorrere più giorni nel territorio del Nord Sardegna, anche se costituisce sicuramente un valido punto di partenza e di appoggio per visitare tale territorio. Il comune si configura come uno dei fulcri di un ambito territoriale più esteso che coincide con l’area del GAL (Gruppo Azione Locale) dell’Anglona-Coros. Questo territorio presenta caratteristiche culturali e morfologiche molto simili fra loro: l’Anglona e il Coros sono considerate a tutti gli effetti delle sub-regioni. I comuni che fanno parte del GAL sono: Bulzi, Cargeghe, Chiaramonti, Codrongianos, Erula, Florinas, Ittiri, Laerru, Martis, Muros, Nulvi, Osilo, Perfugas, Ploaghe, Santa Maria Coghinas, Sedini e Tergu. Quest’area rappresenta quei comuni che non possiedono il mare all’interno dei loro territori ma allo stesso tempo non vengono considerati come zone interne vere proprie e di conseguenza non possono beneficiare delle politiche delle aree SNAI. L’obiettivo di questo lavoro è la valorizzazione dei piccoli centri rurali sfruttando le loro caratteristiche intrinseche, dimostrando che il territorio interno può generare economia offrendo nuove tipologie di turismo, non soltanto quello invasivo tipicamente estivo e marittimo. Ma come valorizzare questo territorio? La sfida di questa tesi è quella di utilizzare metodologie innovative tipiche del marketing come la Conjoint Analysis e la Choice Experiment per valutare quei territori che ormai da tempo vengono definiti “senza mercato”, cercando di stimare il valore economico dell’area del GAL attraverso una varietà di attrazioni differenti tra loro, così da diversificare l’offerta turistica e promuovere tutto il capitale che il territorio ha da offrire.