Il percorso espositivo: dalle tecniche di allestimento e museografia all’elaborazione di un progetto per la villa dell'imperatore Adriano. = The exhibition journey: from display techniques and museography to the development of a project for emperor Hadrian's villa.

Nel mio percorso di tesi, si affronta il modo in cui l’allestimento museografico riveste un ruolo cruciale nella presentazione e interpretazione dei beni culturali, ponendo particolare enfasi sull’archeologia e l’arte. La tesi si focalizza sull’analisi di diversi modelli progettuali utilizzati nelle mostre temporanee, indagando le sfide e le opportunità che emergono durante il processo di creazione di un allestimento che sia sia efficace che avvincente per il pubblico. Vengono esplorati vari aspetti della museografia come disciplina, evidenziando la sua importanza nel contesto delle mostre temporanee e il suo ruolo cruciale nella presentazione e interpretazione dei beni culturali. Successivamente, si introduce una classificazione dei diversi modelli progettuali impiegati nella realizzazione di mostre, con un focus particolare su come questi modelli possano essere applicati o adattati per affrontare temi legati all’archeologia. Analizzo le difficoltà che si presentano nella progettazione di mostre che includono beni culturali archeologici. Viene esaminato in particolare il complesso processo di interpretazione dei dati archeologici e si discute su come esso possa essere efficacemente comunicato al pubblico e si discute su come la disposizione di opere d’arte in prossimità o in dialogo con reperti archeologici possa migliorare l’esperienza del visitatore e offrire nuove prospettive sull’interpretazione dei beni culturali. Questa analisi permette di apprendere tutte caratteristiche essenziali per il successo di un allestimento museografico, così da poter affrontare il progetto del Premio Piranesi. Durante la partecipazione al Premio Piranesi, è stato progettato un sistema complesso basato su vari interventi all’interno di Villa Adriana a Tivoli. Prima della progettazione, è stato condotto uno studio dell’archeologia presente nel sito, basandosi su ricerche effettuate da studiosi francesi come Boussois o Piranesi stesso. Questa fase preliminare, basata su un accurato studio storico e archeologico, ha fornito un solido fondamento per l’elaborazione di un progetto che fosse rispettoso dell’eredità del sito. Grazie all’analisi dei dati raccolti, si sono potuti decifrare i significati intrinsechi delle rovine, facendo leva sulla complessa struttura spaziale del sito, basata sulla composizione pluriassiale paratattica del sito in cui nodi strategici linee costruttive delineano la composizione. Nel processo di progettazione, si è intrapreso un dialogo rispettoso con il contesto esistente, culminando nella creazione di un padiglione termale e in una serie di interventi paesaggistici che mirano a intrecciare l’architettura contemporanea con le caratteristiche e i metodi costruttivi del luogo. Il filo conduttore del progetto è stato l’acqua, considerata come un elemento vitale e dinamico. Essa guida il visitatore in un percorso fluido attraverso le rovine, conformandosi e valorizzando le geometrie e le logiche costruttive preesistenti. Si è puntato alla creazione di uno spazio polifunzionale, in grado di ospitare eventi e attività, rendendo la Villa un luogo accessibile sia per i turisti che per la comunità locale. Questo obiettivo, nel progetto, è stato raggiunto attraverso la riqualificazione di una ‘Buffer Zone’ e mediante un intervento di Fashion and Heritage, ciò ha unito moda e patrimonio culturale, creando un affascinante dialogo passato e presente.