Michele Sacco
Analisi delle sorgenti di rumore negli impianti SMAT della Città Metropolitana di Torino = Analysis of noise sources in the SMAT plants of the Metropolitan City of Turin.
Rel. Marina Clerico. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Per L'Ambiente E Il Territorio, 2023
Abstract: |
Questo lavoro di tesi nasce come prosecuzione di un progetto di tirocinio curriculare per il Servizio di Prevenzione e Protezione dell’azienda SMAT S.p.A., gestore del servizio idrico integrato della Città Metropolitana di Torino. All’interno di questo progetto sono stati eseguiti numerosi sopralluoghi e misurazioni dei livelli di rumore presso alcuni impianti gestiti da SMAT al fine di produrre una mappatura dei livelli di pressione sonora a cui possono essere esposti gli operatori. Lo scopo di questa tesi non è solo quello di riportare meramente i risultati delle misurazioni ma di descrivere anche gli spunti di riflessione che ne sono nati in seguito e di creare un documento che possa essere anche utilizzato come supporto per la redazione del documento di valutazione dei rischi della ditta SMAT. Durante la loro attività lavorativa, gli operatori SMAT sono esposti a sorgenti di rumore estremamente eterogenee e gli stessi tempi di esposizione sono difficili da identificare. Valutare e misurare il livello di esposizione giornaliero o settimanale rappresenta il primo step verso una corretta valutazione del rischio rumore, tuttavia questo non basta, in quanto, data la grande variabilità delle attività dei soggetti analizzati, potrebbe variare altamente e non essere rappresentativo del reale livello di esposizione. Per una completa analisi è necessario conoscere i livelli di rumore presenti nei locali di lavoro in cui gli operatori possono trovarsi e segnalare adeguatamente quelli in cui avviene il superamento dei limiti previsti dalla legge. Inoltre, al fine di ridurre o eliminare il rischio alla fonte è fondamentale conoscere lo stato di fatto dei valori di emissione sonora degli impianti e conseguentemente mettere in atto adeguate misure di prevenzione e protezione nei luoghi in cui queste sono assenti, oppure migliorarle quando già presenti. In seguito, una volta stabilito di quale entità sia il rischio residuo, è necessario definire quali sono i dispositivi di protezione individuale che, se usati correttamente, permettono di ridurre l’esposizione al di sotto dei valori limite e di lavorare in piena sicurezza dal punto di vista del rumore. |
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Relatori: | Marina Clerico |
Anno accademico: | 2022/23 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 115 |
Informazioni aggiuntive: | Tesi secretata. Fulltext non presente |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Per L'Ambiente E Il Territorio |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-35 - INGEGNERIA PER L'AMBIENTE E IL TERRITORIO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/27270 |
Modifica (riservato agli operatori) |