INDAGINI SPERIMENTALI SU PISTA CICLABILE PREFABBRICATA ECOSOSTENIBILE: il caso studio del progetto ECOSMARTROAD 2.0 = EXPERIMENTAL SURVEYS ON A SUSTAINABLE PREFABRICATED CYCLE PATH: the ECOSMARTROAD 2.0 case study

Questo lavoro di tesi vuole essere un reale contributo al progetto di ricerca EcoSmartRoad 2.0, (finanziato con il contributo della Regione Piemonte), che intende realizzare una pista ciclabile prefabbricata, ridando nuova vita a materiali provenienti dalla raccolta differenziata dei rifiuti urbani e dalla demolizione delle pavimentazioni. Le diverse indagini effettuate nel presente lavoro di tesi hanno avuto come obiettivo la verifica della rispondenza delle caratteristiche costitutive della miscela impiegata per la realizzazione del modulo prefabbricato alle esigenze di resistenza meccanica, durabilità e sicurezza di guida in opera. Dopo una breve descrizione iniziale del progetto, dei partners coinvolti e di alcune soluzioni innovative presenti in bibliografia, si è passati ad analizzare le proprietà dei materiali componenti e successivamente quelle della mescola di progetto costituita da Polipropilene e da fresato. Il Polipropilene miscelato a freddo con il fresato e sciolto successivamente sembra essere la tecnica più idonea sia per la realizzazione dei provini di prova sia per la preparazione del pannello in vera grandezza. In tal modo, il fresato di recupero (detto RAP) passa dall’essere un materiale di scarto, che necessita anche di operazioni articolate di smaltimento, secondo la normativa specifica, a rivivere nuovamente come manto stradale di nuovo utilizzabile. Sull’altro versante del problema, che è l’enorme accumulo di plastica degli ultimi anni, si sono analizzate le varie composizioni dei polimeri, cercando quella che avesse le caratteristiche fisico chimiche più corrispondenti ad una costruzione stradale, tenendo sempre presente il rispetto dell’ambiente. Prima di procedere al posizionamento su strada, è stato necessario provvedere all’esecuzione di tutta una serie di prove di laboratorio, come quella di Modulo dinamico e a Fatica, per verificare se la miscela ottenuta sia in grado di resistere e durare nel tempo nelle condizioni in cui verrà posizionata. In seguito ad una risposta positiva, e anche incoraggiante, dai test sui provini si è passati ad analizzare lo schema strutturale dell’opera, andando a descrivere i singoli elementi che la compongono e le loro peculiarità. Composta nei vari strati la struttura, si è proceduto a una sua modellazione attraverso un software di calcolo, per verificare allo stato limite ultimo e d’esercizio, l’effettivo comportamento della struttura soggetta ai carichi previsti durante la sua vita utile. Sono state infine effettuate prove per la valutazione delle caratteristiche superficiali del pannello prefabbricato.