Modellazione 3D, simulazioni fisiche e compositing per una produzione animata indipendente = 3D modeling, physics simulations and compositing for an independent animation production

Nell’immaginario collettivo, la tecnica dell’animazione viene quasi sempre associata al racconto di storie rivolte ad un pubblico giovane, ma le possibilità visive infinite di questo medium permettono non solo di raccontare storie puramente di fantasia, ma anche di dare uno sguardo alternativo e originale su eventi realmente accaduti. È questo il caso di “En la tierra de los sueños perdidos”, la storia di un uomo che ha combattuto durante la Guerra delle Malvinas, conflitto avvenuto sulle isole Falkland nel 1982 tra Argentina e Gran Bretagna. Non vengono raccontati fatti storici della guerra, bensì le emozioni di un uomo che da giovane fu costretto a prendere parte ad una guerra dalla quale sarebbe uscito sconfitto, abbandonando tutti i suoi sogni. La storia viene raccontata attraverso un cortometraggio animato realizzato utilizzando tecniche miste di animazione, in cui le ambientazioni sono realizzate in 3D, mentre i personaggi sono disegnati a mano. Com’è possibile mescolare due tecniche di animazione così profondamente diverse? Come si riesce ad ottenere uno stile coerente quando una parte della scena viene realizzata tramite un computer e l’altra parte tramite il disegno a mano? Il progetto di tesi “Modellazione 3D, simulazioni fisiche e compositing per una produzione animata indipendente” illustra come sono stati realizzati ambienti, esplosioni, effetti visivi in 3D utilizzando Blender, un software gratuito e open-source spesso utilizzato per creare contenuti all’interno di produzioni indipendenti e low-budget, e come sia stato utilizzato il compositing 3D per ottenere la resa stilistica desiderata. Il cortometraggio nasce da un’idea di Matilde Capello ed è stato realizzato all’interno dell’azienda Robin Studio s.r.l., che ha offerto supporto infrastrutturale.