Silvia Gandolfi, Luca Gentilcore
The college of the desert: un concorso di progettazione per studenti.
Rel. Silvia Gron, Valentina Serra, Valerio Roberto Maria Lo Verso. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2004
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Abstract: |
All'inizio di questo sesto anno ci siamo trovati di fronte alla difficile scelta del tema di tesi con un'unica certezza: il desiderio di confrontarci, per l'ultima volta da un punto di vista scolastico, con il Progetto. Nei cinque anni trascorsi alla facoltà di architettura fondamentalmente quattro grandi progetti per i quattro Laboratori di Progettazione, più qualche altro iccolo lavoro, hanno permesso di "realizzare sulla carta" le nostre riflessioni in merito ai temi affrontati. Temi diversi ma pur sempre profondamente reali, in ui luoghi e oggetti venivano intesi in senso tradizionale. Le aree di progetto anno sempre avuto un vero indirizzo, una reale localizzazione, un sito fisico da ui poter attingere informazioni. Gli insegnamenti di questi anni hanno sempre posto l'attenzione sull'importanza el rapporto con il contesto, e l'esercizio di proporre, per i temi di Laboratorio, architetture realisticamente inserite, risulterà sicuramente quanto di più simile lla pratica professionale. Sicuramente la possibilità di partecipare ad un concorso internazionale per studenti ha dato a questo nostro anno di lavoro una carica in più; è stata un'esperienza nuova rispetto alle realistiche simulazioni progettuali sviluppate negli anni scorsi, prevalentemente in area torinese. Questa competizione ci ha rivelato una dimensione di lavoro ancora inesplorata, nella quale giovani progettisti di tutto il mondo trovano spazio per un confronto creativo. Gli enti banditori mettono a disposizione "tavoli" su cui esporre i progetti che verranno poi valutati quasi come a conclusione di un Laboratorio di Progettazione. La competizione apre spazi di discussione e apprendimento, mostrando l'infinita varietà di soluzioni che studenti con retroscena culturali molto diversi sono in grado di proporre. Il dialogo, come già sperimentato in questi anni di lavoro di gruppo, è la chiave per moltiplicare le visioni su una data questione; i semplici tentativi di comunicare un'idea o di descrivere una soluzione ci costringono a mettere ordine nella complessa massa di informazioni che supportano un progetto, aiutandoci ad identificare punti di forza e di debolezza. Attraverso l'interazione il dibattito si arricchisce, fornendo suggerimenti per nuovi punti di vista sull'argomento. La scelta di partecipare alla Leading Edge Student Design Competition è nata uasi per caso: tempi di consegna non troppo vicini e la possibilità di un onfronto tra soli studenti sono stati gli stimoli iniziali. Così sulle prime intimoritidal "progettare nel deserto" con cui europaconcorsi intitolava la competizione,abbiamo deciso di lanciarci in questa avventura. Studiando il bando si è tentato di ricostruire gli scenari di progetto. Nell'arido interno della California del Sud, in un'area desertica circondata da catene ontuose, si susseguono alcuni irreali spazi urbani collegati da freeway a uattro corsie. Palm Desert, città da soli trent'anni, è un luogo assurdo: centricommerciali, campi da golf e da tennis, case in stile "villaggio indiano", emergono in un paesaggio di sabbia, rocce e bassi cespugli. Tra hotel eimpianti sportivi sorge anche un polo universitario, il College ofthe Desert, per ilquale è richiesto un progetto di ampliamento. Le richieste per il nuovo edificioamministrativo non sono esclusivamente di carattere funzionale. Gli obiettividella competizione riguardano prevalentemente l'esplorazione dei principi di sostenibilità e di efficienza energetica (pur con qualche contraddizione rispettoagli approcci della stessa Palm Desert, costretta a prelevare enormi quantità 'acqua dal fiume Colorado per mantenere verdi i suoi trenta campi da golf). Il progetto deve essere in grado di rispondere alle specifiche esigenze del luogo per cui risultano fondamentali una dettagliata analisi del contesto climatico ed una coerente risposta in termini architettonici. Il bando propone un vero e proprio itinerario progettuale, richiedendo che ogni scelta formale venga supportata da approfondite indagini fisico-tecniche. Il clima desertico particolarmente ostile, richiede proposte coerenti in grado di creare architetture vivibili al di là del condizionamento artificiale. Materiali, orientamento, sistemi di ventilazione e di ombreggiamento, sono i presupposti per un progetto di successo. Il lavoro è incentrato sulla ricerca della soluzione ottimale tanto da generare l'evoluzione continua del progetto di partenza, modificato e migliorato in base ai risultati ottenuti dall'analisi tecnica relativa all'involucro edilizio. Possiamo aggiungere che l'esigenza di definire numericamente la validità delle proposte adottate ha imposto l'acquisizione di un nuovo metodo di lavoro. Tale procedimento progettuale ha generato un'architettura in continuo mutamento, non tanto da un punto di vista distributivo, per il quale da subito sono state fatte considerazioni qualitative, quanto da un punto di vista tecnologico. Il progetto che abbiamo proposto è frutto di un integrazione interdisciplinare continua, che ne ha determinato la crescita. La nuova architettura è localizzata vicino all'entrata principale del campus ed ospita l'ufficio del preside e il principale centro informazioni per i visitatori, oltre ad aule tradizionali, aule computer, un auditorium con posti fìssi e l'aula di consiglio del College. L'entrata principale dell'edificio è stata posta a sud in direziono del Visitor's Drop-Off Circe. L'atrio è il principale punto di smistamento per tutte le funzioni dell'edifìcio. Il CentroInformazioni, posizionato adiacent all'atrio e quindi chiaramente visibile dall'entrata dell'edifìcio, è il punto di accoglienza per i visitatori e per i potenziali studenti che cercano informazioni riguardo il campus. Le classi saranno usate per lezioni, seminari, dibattiti di materie diverse e quindi sono state disegnate con sufficiente flessibilità per ospitare diversi stili di insegnamento. L'aula è stata progettata in maniera tale da sfruttare al meglio l'illuminazione e la ventilazione artificiale; a questo proposito abbiamo sviluppato una serie di verifiche fisicotecniche tra le quali quella svolta presso il CERSIL con il cielo artificiale. Le aule con computer sono localizzate vicino alle altre classi, ma date le specifiche esigenze progettuali, si differenziano, per forma e per sistema costruttivo, dalle precedenti. L'auditorium, utilizzato per grandi conferenze e presentazioni serali, è funzionalmente indipendente dal resto dell'edifìcio. L'ufficio del Preside è collocato vicino all'aula di consiglio del college ed è accessibile ai visitatori ufficiali provenienti dall'atrio. Il concorso ha richiesto la progettazione di un edificio amministrativo e aule per 2600 mq su un sito di 2090 mq, definendo destinazioni d'uso e relative superfici da inserire all'interno dell'area.
La Leading Edge Student Design Competition è stata in grado di sottolineare l'importanza di una gestione interdisciplinare del lavoro, stimolando l'analisi di materie complementari. Le richieste tecniche non rimangono fine a se stesse, ma contribuiscono al perfezionamento del disegno, assumendo un ruolo determinante nell'iter progettuale. La multidisciplinarità delle richieste attribuisce valore realistico alla simulazione.
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Relatori: | Silvia Gron, Valentina Serra, Valerio Roberto Maria Lo Verso |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Numero di pagine: | 167 |
Parole chiave: | concorso - progettazione - studenti |
Soggetti: | A Architettura > AO Progettazione |
Corso di laurea: | Corso di laurea in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/267 |
Capitoli: | 1.1 Un concorso come occasione 1.2 Reale o virtuale? (aspettative dell'ente banditore, il futuro dei progetti, scopi didattici)
2. IL BANDO DI CONCORSO (documentazione originale scaricata da Internet)
3. IL COLLEGE NEL DESERTO
IL CONTESTO
3.1 Palm Desert: ricostruzione del contesto attraverso il Sito Internet della città
3.1.1 Draft Comprehensive General Plan, planimetrie
3.1.2 Community Design Element
3.2 Ricostruzione del contesto attraverso il bando di concorso
3.2.1 Informazioni di carattere generale
3.2.2 Analisi delle immagini e delle planimetrie
4. PERCORSI PROGETTUALI
4.1 Area di progetto, spazi e funzioni
4.2 Clima e architettura in ambiente desertico
- i materiali
- le strategie climatiche 5. PRESTAZIONI FISICO-TECNICHE DEL PROGETTO
5.1 Perdite di calore e prestazioni termiche dell'involucro architettonico
- strategie
- calcoli
5.2 Guadagni di calore e prestazioni termiche
- strategie
- calcoli
5.3 Penetrazione del sole e controllo solare
- illuminare con la luce naturale
- comfort visivo di un'aula scolastica
- il caso studio
- la progettazione della luce naturale: l'uso del cielo artificiale
5.4 Contenuto energetico intrinseco dei materiali
- strategie
- calcoli
6. BIBLIOGRAFIA |
Bibliografia: | Riviste Neil Jackson, Desert Pioneer, in "Thè Architectural Rewiev", 1992 (Settembre), v. 191, n.1147, p. 40-44. Golberto Oneto, Lavorare nel verde in California, in "Ville e Giardini", 1991 (Marzo), n. 257, p. 70-74. Marmetta Nunziante, "Il miraggio dell'architettura iridescente, in "Ville e Giardini", 1991 (Aprile), n. 258, p. 2-9. Jorn Blinkenberg-Willadsen, Generatori eolici Danwin 23/24/26, in "Domus", 1990 (Marzo), n. 714, p. 80-84. Marco Biagi, Sotto il segno dell'acquario, progetto dell'architetto Thomas Wegner, "Ville e Giardini", 1997 (Giugno), n. 326, p. 18-22.
Testi P. C. Pignatelli, D. Mandolesi, L'Architettura delle Università, Roma, CDP Edizioni, 1997. O. Riera Ojeda, J. M. O'Connor, W. Kohn, Campus & Community, Moore Ruble Yudell Architecture & Planning, Massachussetts, Rockport Publishers, 1997. V. Olgyay, Progettare con il clima, un approccio bioclimatico al regionalismo architettonico, New Jersey, Princeton University Press, 1962. V. Ghiaia, I Puebios, villaggi indiani del sud-west americano, Bari, Leonardo da Vinci Edizioni, 1962. J. Dethier (opera ideata in occasione della mostra presentata al Centre Georges Pompidou Centre de Creation lndustrielle), Architetture di terra, Edizioni Electa, 1982 H. Houben, H. Guillaud, CRATerre, Traité de Costruction en terre, Marsiglia, Editions Parenthèses, 1989. G. Ceragioli, Glossario progettuale di tecnologie edilizie in p.v.s., Edizioni Clut O. Romero, D.Larkin, Adobe: building and living with earth. Boston, Houghton Mifflin Company, 1994 E. Galdieri, Le meraviglie dell'architettura in terra cruda. Bari, Editori Laterza, 1982 G. De Carlo (a cura di), Pianificazione e disegno delle università, Venezia, edizioni universitarie italiane, Venezia, 1968
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