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Riqualificazione dell’area del sedime ferroviario, tra le stazioni di Porta Nuova e Lingotto, nell’ipotesi di interramento del piano del ferro : un nuovo polo culturale e parco urbano

Bruno Maiolo

Riqualificazione dell’area del sedime ferroviario, tra le stazioni di Porta Nuova e Lingotto, nell’ipotesi di interramento del piano del ferro : un nuovo polo culturale e parco urbano.

Rel. Gustavo Ambrosini. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura (Progettazione Urbana E Territoriale), 2012

Abstract:

Il lavoro di tesi pone le proprie basi nell'attività progettuale svolta all'interno della D.U. "Qualità architettonica e urbana dello spazio aperto: Riqualificazione dell'ambito urbano lungo l'asse ferroviario fra Porta Nuova e corso Bramante" -Prof. A. De Rossi, Prof. F.Corsico.

La sistemazione delle aree interessate dalla realizzazione del passante ferroviario tra la stazione Porta Nuova e Corso Bramante avviene nell'ipotesi di interramento del piano del ferro e del ridimensionamento dell'importanza di tale nodo nel sistema metropolitano e ferroviario torinese. Ciò presenta anche la necessità di definire l'architettura dei materiali urbani che vengono a collocarsi nelle superfici liberate dal sedime ferroviario.

Il rinnovo delle stazioni storiche, la ridefinizione del loro ruolo, la riorganizzazione dei sistemi di mobilità ferroviaria e metropolitana oltre alla riqualificazione di vaste zone urbane attigue sono ormai da molti anni, a livello europeo ed internazionale, temi di grande attualità. Il programma di riorganizzazione e potenziamento del nodo ferroviario di Torino, la realizzazione del Passante Ferroviario, il progetto Spina Centrale mettono in luce la volontà della città di intraprendere un percorso non dissimile dalle grandi esperienze europee in corso di attuazione. Nel panorama delle trasformazioni territoriali torinesi, a fianco delle tre grandi centralità Spina, Parco fluviale, Corso Marche, l'area dell'asta ferroviaria tra Porta Nuova e Lingotto si configura anch'essa come uno spazio potenzialmente centrale, dove l'introduzione di nuove funzioni, nuove polarità, nuovi modi di vivere possano diventare il collante per colmare l'ultima secolare frattura presente nella città di Torino.

Obiettivo della tesi è quello di approfondire un tema di progetto affrontato all'interno della D.U. mantenendo alcune premesse progettuali fondamentali come l'assialità del parco e il tema dei collegamenti trasversali. L'unità di progetto ha definito delle linee guida, generatrici di un "masterplan", che hanno permesso di definire nuovi scenari per l'intera area di progetto. Il progetto relativo alla tesi prevede, invece un approfondimento a "scala architettonica" del centro culturale posto tra Corso Sommelier, via Nizza e Corso Filippo Turati. Il progetto prevede uno studio dell'edificio definendo innanzitutto le sue due principali destinazioni: il teatro e la biblioteca. Si è quindi proceduto definendo la composizione degli spazi e degli ambienti, considerando anche la tecnologia impiegata per definire gli involucri, mantenendo allo stesso tempo un'attenzione sull'inserimento dell'edificio nel contesto urbano all'interno del masterplan.

Relatori: Gustavo Ambrosini
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: R Restauro > RC Restauro urbano
U Urbanistica > UF Parchi
U Urbanistica > UK Pianificazione urbana
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura (Progettazione Urbana E Territoriale)
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2635
Capitoli:

1. Premessa

2. Introduzione

3. La situazione infrastrutturale Torinese: la Spina e il passante ferroviario

4. Il Masterplan

5. Il nodo centrale del centro culturale

6. Il teatro

7. La biblioteca

8.Linguaggio architettonico, scelta dei materiali, tecnologie costruttive attente al risparmio energetico.

9. Conclusioni

10. Appendice: "Analisi distributiva e funzionale dei teatri" S,L,XT

11. Bibliografia

12. Tavole

Bibliografia:

Libri

- Abbado Daniele, a cura di, Architettura e teatro: spazio, progetto e arti sceniche, Milano, Il saggiatore, 2007, pp. 205.

- Aloi Roberto, Teatri e Auditori, Milano, Hoepli, 1972, pp. 435.

- Cassi Ramelli Arturo, Edifici per gli spettacoli: teatri, teatri di massa, cinema, auditori, radio e cinecentri, Milano, Vallardi, 1984, pp. 225.

- Forlani Maria Cristina, Musica e architettura: note per la progettazione di spazi per lo spettacolo, Roma, Gangemi,1998, pp. 173.

- Lanzarini Orietta, Teatro e Luoghi per lo spettacolo, Milano, Electa, 2008.

- Panizza Mario, Edifici per lo spettacolo, Roma-Bari, Laterza, 1996, pp. 162.

Riviste

- Abitare. Roma, Corriere della Sera, 497, Novembre 2009, pp. 88-95.

- Metamorfosi, Roma.Quaderni di architettura,68-69, Set. - Dic, pp. 6-11.

Siti internet:

- Marco Zanuso, teatro Stabile: http://www.marcozanuso.com/home.htm

- Adolfo e Fabrizio Natalini, teatro della Compagnia: http://www.nataliniarchitetti.com/proqetti/spettacolo/8401.html

- Vittorio Gregotti, teatro degli Arcimboldi: http://teatroarcimboldi.it/index.php

- Carlo Mollino, teatro Regio: http://www.teatroreqio.torino.it/node/429

- Frank O. Gerhy, Walt Disney Concert Hall: http://www.laphil.com/

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