Prospettive di valorizzazione della corte di Palazzo Carignano = Perspectives of valorization of the courtyard of Palazzo Carignano

Il lavoro della mia tesi trae ispirazione da un’esperienza di tirocinio prevista dal corso di Laurea Magistrale che ho avuto modo di svolgere a Palazzo Carignano e che mi ha permesso di osservare da un punto di vista differente, alcune delle molteplici dinamiche che sussistono al suo interno e di comprendere come criticità e problematiche vengono risolte affinché il sistema museale funzioni. In particolare modo, la tesi si pone l’obiettivo di analizzare la corte interna di Palazzo Carignano, inserendola nel contesto urbano in cui sorge il Palazzo stesso, percorrendo i momenti più salienti e cruciali che hanno caratterizzato la natura di questo edificio, con una grande importanza non soltanto dal punto di vista architettonico, del barocco piemontese, ma anche dal punto di vista storico, per il panorama urbano e sociale dell’epoca. Nello specifico l’elaborato è suddiviso in due parti: la prima, relativa alla rassegna delle vicende storiche e costruttive nei secoli con un focus sul giardino perduto di Palazzo Carignano e la seconda, invece, relativa alle analisi di carattere costruttivo e architettonico necessarie per la proposta di un’ipotesi progettuale. Per quanto concerne la prima parte, l’intenzione è quella di analizzare la configurazione del giardino che un tempo occupava la corte di Palazzo Carignano, mediante la consultazione della documentazione storica e d’archivio necessaria durante la fase di ricerca. A tal fine si rivela necessario il confronto con la trattatistica francese per comprendere e analizzare l’impianto e i caratteri del giardino originario, all’epoca influenzato dalla matrice francese. Si intende, inoltre, porre l’attenzione sugli avvenimenti principali che hanno interessato la corte nel corso dei secoli, fino ad assumere la configurazione attuale. Alla luce di quanto emerso nella prima parte della tesi, risulta interessante orientare la seconda parte dell’elaborato verso una definizione consapevole dello spazio, comprendendone la percezione e l’utilizzo, mediante un’analisi dei flussi attualmente in corso. Sulla base di ciò, l’intenzione è quella di proporre nella corte un progetto di valorizzazione che prevede l’installazione di quattro teli avvolgibili a comando manuale, composti da film per retroproiezione, da impiegare a supporto di scenografie teatrali, concerti e allestimento di eventi, da prevedere in fasce orarie prestabilite della giornata. Si intende valorizzare uno spazio così imponente e aulico, conferendogli un ulteriore scopo comunicativo ed incrementandone le potenzialità. In tal modo, si crea anche un’occasione di coinvolgimento per il pubblico, regalandogli un’esperienza vera e propria, in uno scenario magnifico nel cuore torinese.