Silvia Nannicola
Problemi di conservazione e restauro a L'Aquila.
Rel. Maria Grazia Vinardi. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura (Restauro E Valorizzazione), 2012
Abstract: |
L'architettura abruzzese da sempre ha dovuto rapportarsi con la costante presenza di eventi tellurici, di varie intensità, a cui è soggetto il territorio, motivo per cui, nel corso dei secoli, sono molti gli espedienti antisismici che possiamo trovare nella costruzione degli edifici antichi. La maggior parte dei borghi abruzzesi sono di età medievale e sono nati con una concezione di elemento scatolare chiuso che ha insito il concetto di antisismico. Soprattutto nei comuni montani, la tipologia edilizia, fatta di cellule a schiera con muri di spina divisori, è collegata strettamente al comportamento meccanico e sismico. La consapevolezza sismica ha permesso lo sviluppo di sistemi urbani che sono alla base delle tradizioni costruttive, il perimetro a scarpa che circonda e avvolge gli antichi borghi rendendoli una fortezza, è un esempio di espediente antisismico destinato a svilupparsi nel tempo. Solo a partire dall'Ottocento la costruzione antisismica inizia ad essere considerata una categoria del tutto indipendente dall'arte di costruire. In tal periodo non si può ancora parlare di strategie antisismiche, in quanto manca ancora la conoscenza del suolo e del comportamento degli edifici alle spinte orizzontali, ma, si può parlare di una prima distinzione tra il sistema costruttivo antisismico e i rimedi antisismici dove, il primo, presuppone una conoscenza data da una passata esperienza. Lo sviluppo e la sperimentazione di nuovi materiali, quale ad esempio il cemento armato, che caratterizza i primi decenni del Novecento è stata la causa di cambiamenti consistenti al patrimonio abruzzese. Con questa nuova tipologia di antisismico viene completamente stravolta l'edilizia "contadine" locale. In questo nuovo contesto si inseriscono i personaggi che sono stati protagonisti del restauro del dopoguerra, i quali contribuirono alla creazione di una nuova filosofia del restauro che l'ha resa una disciplina autonoma e non vincolata alla storiografia dell'architettura. Umberto Chierici è una di queste personalità, trovandosi a lavorare in Abruzzo negli anni del dopoguerra, ha potuto legare le sue teorie conservative alla ricerca di espedienti antisismici. Così nei suoi lavori abruzzesi, la volontà di conservazione è legata in modo indissolubile all'esigenza della stabilità dell'edificio, tramite espedienti che, oggi, risultano ancora validi e rappresentano un'ottima base per i restauri futuri. La situazione del territorio aquilano in questo momento, in seguito al sisma del 2009, apre un difficile dibattito riguardante le modalità del restauro della città, dibattito che coinvolge numerosi monumenti di cui si è occupato Chierici, ma che risultano integri nelle aree dei suoi interventi, e che insiste su quale sia la modalità "giusta" di ricostruzione di ciò che non esiste più. In questa tesi verranno trattati in primis alcuni dei principali interventi di Chierici in Abruzzo, interventi in cui connubbio restauro-consolidamento è sempre presente, per poi passare allo studio di Palazzo Ardinghelli, palazzo del centro storico di L'Aquila che ha subito un grave dissesto durante il sisma, e alle possibili modalità di intervento, tenendo conto degli insegnamenti derivanti dai vari casi analizzati. |
---|---|
Relatori: | Maria Grazia Vinardi |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | R Restauro > RA Restauro Artchitettonico R Restauro > RC Restauro urbano |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura (Restauro E Valorizzazione) |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2538 |
Capitoli: | 1. INTRODUZIONE 2. I RESTAURI DEL DOPOGUERRA IN ABRUZZO: UMBERTO CHIERICI 2.1 San Giovanni ad Insulam 2.2 Santa Maria d'Arabona presso Manoppello 2.3 SanSilvestro 2.4 San Giustino presso Paganica 3. TERREMOTO 06-04-2009 4. PALAZZO ARDINGHELLI 4.1 Storia e spunti progettuali 4.2 La Famiglia Ardinghelli 4.3 II palazzo nobile aquilano 4.4 Materiali ed elementi costruttivi dell'architettura aquilana 5. RILIEVO DI PALAZZO ARDINGHELLI 5.1 Piante 5.2 Prospetti 5.3 Sezioni 6. DISSESTI DEGLI EDIFICI IN ZONA SISMICA 6.1 Palazzo Ardinghelli: situazione post-sisma 7. NORMATIVA SUI TERREMOTI 8. OPERE PROVISIONALI E SCELTE D'INTERVENTO 8.1 Interventi per Palazzo Ardinghelli 8.2 Schedatura stanze 9. CONCLUSIONI 10.BIBLIOGRAFIA |
Bibliografia: | A. DI FRANCESCO, Il palazzo Ardinghelli a L'Aquila, estratto dal Bullettino della Deputazione Abbruzzese di Storia Patria, a LXIV-1974 MARINELLA FERRARE, L'Aquila i monumenti da salvare,, FMR-ARTE',2009 FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DELLA PROVINCIA DELL'AQUILA, L'Aquila una città d'arte da salvare, Carsa edizioni, 2009 AA.VV., LAquila città di piazze — Spazi urbani e tecniche costruttive, ed. Carsa, Pescara 1992 AAW. CAPEZZALI - F. SOLDANI, L'Aquila nei cortili, L'Aquila 1992 R. MANCINI, Cortili dell'Aquila, Roma 1994 UMBERTO CHIERICI, La chiesa di San Giustino presso Paganica, estratto da Bullettino d'Arte n. 4, ottobre-dicembre 1948 SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI E ALLE GALLERIE DELL'ABRUZZO E MOLISE, Relazione sull'attività dell'Ufficio nel quadriennio 1942-1945, L'Aquila 1945 UMBERTO CHIERICI, Gli affreschi della chiesa di S.Silvestro, estratto da Bullettino d'Arte del ministero della Pubblica Istruzione, n. II, aprile-giugno 1949 UMBERTO CHIERICI, La chiesa di Santa Maria Arabona presso Chieti, estratto da Napoli Nobilissima, vol.2 fase 3, settembre-ottobre 1962 LUCIA SERAFINI, Terremoti e architetture in Abruzzo. Gli espedienti antisismici del cantiere tradizionale, estratto da Prospettive per l'analisi e la conservazione dell'edilizia storica, a cura di CLAUDIO VARAGNOLI, Alinea Editrice GIOVANNI CANGI, Il manuale del recupero strutturale e antisismico, DEI Tipografìa del Genio Civile di Roma, 2005 ALBERTO LEMME, ANTONIO MARTINELLI, STEFANO,PODESTÀ', Edifici in muratura. Progettazione degli interventi post sisma, DEI Tipografia del Genio Civile di Roma, 2002 PIETRO LENZA, Edifici in muratura: alla luce della nuova normativa sismica, Dario Flaccovio Editore, Palermo, 2011 GUERRIERI F., Manuale per a riabilitazione e la ricostruzione post sismica degli edifici MARIA GRAZIA VINARDI, Umberto Chierici, estratto da Monumenti e Ambienti. Protagonisti del Restauro del dopoguerra, Atti del Seminario Nazionale, a cura di GIUSEPPE FIENGO, LUIGI GUERRIERO MARIO MORETTI, Architettura Medioevale in Abruzzo, Luca Editore, Roma Il terremoto a L'Aquila, su Dossier, anno XVI, supplemento al n 12 del 13 maggio 2010 G. CROCI, Conservazione e restauro strutturale dei beni architettonici, Utet libreria, Torino, 2001 C. BLASI, A. BORRI, S. DI PASQUALE, P. MALESANI, G. NIGRO, A. PARDUCCI, G. TAMPONE, Manuale per la riabilitazione e la ricostruzione postsismica degli edifici, Regione Umbria, Dei-Tipografia Genio Civile, Roma, 1999 RENGAN MARIA, Architetto Francesco Fontana SITOGRAFIA - www.camera.it - www.wikipedia.it - www.ingv.it - www.inabruzzo.it - www.impresacingoli.it - www.protezionecivile.it - www.museonazionaleabruzzo.beniculturali. it - www.beniculturali.it/mibac |
Modifica (riservato agli operatori) |