Stomale! Co-design e Data visualization per sviluppare maggiore consapevolezza sull'importanza del benessere psicologico = Stomale! Co-design and Data visualization to develop more awareness about the importance of psychological well-being

Ansia, apatia, diffuso senso di smarrimento e diffidenza, fino a casi gravi di depressione, insonnia, panico e disturbi alimentari. Come riporta un articolo de La Repubblica ad opera di Valeria Pini e Domenico Miceli, con l’avvento della pandemia di Covid-19 la percentuale di individui che soffrono di depressione e disturbi psichici è aumentata di circa il 30% rispetto al periodo pre-pandemico (Pini & Miceli, 2020). Tale problema, scaturito dai repentini cambiamenti sulla salute, riguardo le abitudini sociali e l’economia mondiale, rispecchia come alla pandemia sanitaria si stia affiancando una sindemia: un’epidemia con ripercussioni economiche, emotive e culturali tali da agire come un moltiplicatore senza precedenti del malessere psichico. Tuttavia, dopo due anni di situazione di emergenza, le esigenze riscontrate legate alla problematica sono state affrontate solo parzialmente da parte delle istituzioni, generando da un lato un sovraccarico nei confronti delle strutture di supporto psicologico, dall’altro il continuo incremento del malessere della popolazione che non possiede la disponibilità economica per perseguire una terapia. La necessità di giovani e adulti di esprimere al mondo esterno tale malessere ha fortemente influenzato la cultura attuale, incentivando l’attivazione di quelle dinamiche che infrangono il tabù della salute mentale e costituendo l’argomento principe di soluzioni progettuali concrete che mirano a garantire un sostegno a chi si trova in una situazione di difficoltà. Ciò ha anche influenzato molti elementi di intrattenimento che spaziano dal cinema ai video su TikTok, ai post di informazione e awareness riguardo la salute mentale e i sintomi più comuni, generando talvolta anche un fenomeno inverso in cui l’insofferenza psicologica diventa quasi una caratteristica alla moda da ricercare in sé stessi. L’obiettivo della ricerca di tesi è quindi quello di definire l’entità del fenomeno che si sta verificando in questo periodo storico, rendere comprensibile e concreto tale problema da parte dei cittadini e dei giovani conferendogli una valenza effettiva e identificare le possibili soluzioni che possono essere attuate a livello individuale, cittadino e istituzionale per contrastare tale problematica. La tesi propone quindi, attraverso la metodologia del Systemic Innovation Design, una soluzione locale applicabile nel contesto torinese che stimoli il welfare cittadino. Il risultato del progetto è un ciclo di incontri e laboratori di progettazione condivisa in cui lo strumento della Data Visualization diventa elemento cardine per conoscere, approfondire e affrontare il tema del benessere mentale in prima persona, stimolando gli stessi partecipanti del laboratorio, un gruppo di giovani tra i 20 e i 30 anni, ad utilizzare lo strumento della rappresentazione di dati.