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Analisi della gestione dei rifiuti tessili. La filiera Italiana. = Analysis of textile waste management. The Italian approach.

Ilaria Zucchetto

Analisi della gestione dei rifiuti tessili. La filiera Italiana. = Analysis of textile waste management. The Italian approach.

Rel. Silvia Fiore. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Per L'Ambiente E Il Territorio, 2022

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Abstract:

Negli ultimi anni l’aumento dei prodotti tessili, con un passaggio da 34 mln t di fibre prodotte nel 1975 a 109 mln t nel 2020 e un aumento dell’acquisto di indumenti in Europa pro capite del 40% tra il 1996 e il 2020, ha visto anche l’aumento della produzione di rifiuti tessili. Le cause si possono ritrovare nell’importanza sempre maggiore della fast fashion, vestiti e accessori a basso prezzo e con minore durabilità o qualità. I rifiuti tessili si dividono in post consumo, scartati dai cittadini dopo l’utilizzo e pre consumo o scarti di produzione; in questo secondo caso ci si riferisce a capi e oggetti rimasti invenduti o con difetti e quindi eliminati e scarti provenienti dai processi come pezzi di stoffe o fibre e filati in base alla produzione. In Italia gli scarti tessili post consumo costituiscono 761063 t mentre quelli pre consumo 262984 t (nel 2019). I dati forniti sono incerti e imprecisi in quanto non vi è ancora un sistema di rendicontazione chiaro e oggettivo. Le alternative oltre allo smaltimento in discarica, fino ad ora maggiormente utilizzato in gran parte del Mondo, sono la termovalorizzazione con recupero di energia, riuso e riciclo. Proprio in questo senso l’Unione Europea, con il New Circular Economy Action Plan, ha varato una serie di misure per rendere la produzione dei tessili maggiormente sostenibile, incentivando all’utilizzo di materiali riciclati e riciclabili e introducendo il principio dell’EPR, Responsabilità Estesa dei Produttori. Per quanto riguarda i rifiuti viene introdotto l’obbligo di raccolta differenziata entro il 2025 e incentivi per la creazione di una rete infrastrutturale di impianti per la gestione, con la creazione dei Textile Hubs. A fronte delle proposte del documento sopra citato sono stati seguiti due approcci. In primo luogo è stata considerata la produzione tessile e gli impatti derivanti; sono stati selezionati sei grandi gruppi di abbigliamento e di ognuno è stato consultato e analizzato il report di sostenibilità 2021. Le gestione dei rifiuti tessili, anche post consumo, sembra costituire un obiettivo di miglioramento per i gruppi che, in base al tipo di produzione e prodotti, presentano approcci diversi. In secondo luogo è stata invece analizzata la filiera della gestione dei rifiuti tessili attualmente presente in Italia; attraverso una ricerca sono state selezionate, intervistate e visitate alcune aziende attive nel settore. Quello che emerge è una filiera costituita da piccole imprese, abbastanza ampia per il trattamento del pre consumo che viene spesso recuperato per creare ovatta e da qui nuove fibre, anche se in rari casi, riempimenti per il settore automotive o altri oggetti come pannelli isolanti o pezzame industriale. La filiera sembra invece molto ridotta per quanto riguarda il post consumo; le aziende contattate si occupano principalmente di selezione. Circa il 50% degli indumenti scartati è riutilizzabile e viene rivenduto in filiere estere mentre il restante 50% non è più riutilizzabile e viene ridotto a pezzame industriale o materiale da riempimento ma nella maggior parte dei casi in aziende estere. Infine sono state elencate e confrontate alcune iniziative e progetti per il riciclo degli scarti tessili, molte di queste però anche se promettenti sono ancora a scala di laboratorio. Quello che emerge dalla ricerca è la necessità di una migliore progettazione e gestione da parte delle aziende produttrici da una parte e di una filiera più specifica e diffusa sul territorio per il recupero dei tessili dall'altra.

Relatori: Silvia Fiore
Anno accademico: 2022/23
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 121
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Ingegneria Per L'Ambiente E Il Territorio
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-35 - INGEGNERIA PER L'AMBIENTE E IL TERRITORIO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/24981
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