Dal transmedia storytelling al transmedia branding nell’industria musicale: quali spunti progettuali può offrire l’industria del K-Pop. = From transmedia storytelling to transmedia branding in the music industry: what design ideas the K-Pop industry can offer us.

La tesi indaga il modo in cui il transmedia storytelling e il transmedia branding sono utilizzati nell’industria musicale occidentale e sudcoreana. Il tema si sviluppa a partire dalle analisi di alcune interviste a cantanti ben posizionati nel mondo della musica in cui hanno espresso le loro difficoltà ad avere riscontri economici esclusivamente con la propria arte, in un’industria che non favorisce il musicista ma le etichette discografiche. Per questa ragione, dunque, molti artisti decidono di intraprendere rapporti di sponsorizzazione con dei brand oppure di diventare un brand loro stessi, cucendosi addosso un universo narrativo transmediale. Dopo aver approfondito l’uso del transmedia storytelling e di alcuni media utilizzati nel mondo occidentale, si è fatto un confronto con un diverso mercato emergente negli ultimi decenni: quello sudcoreano. Un’analisi della bibliografia esistente sul tema permette di comprendere perché il pop coreano (k-pop) sia riuscito ad affermarsi nel mercato occidentale e come l’industria coreana sia riuscita a far fronte alla digitalizzazione della musica, portando innovazione nel settore della produzione, distribuzione e consumo. La comparazione tra le due industrie musicali si è evoluta con un’analisi del modo in cui transmedia storytelling e transmedia branding siano elementi chiave nello sviluppo di un artista o gruppo k-pop, con un focus particolare sul caso studio della band BTS. L’analisi del caso studio ha portato a trarre delle conclusioni progettuali e la stesura di linee guida su come l’industria k-pop possa essere presa come spunto per la costruzione di un universo narrativo e un brand transmediale legato all’artista.