Auretta 222 Incontrare il futuro osservando il passato = Auretta 222 Meeting the future by observing the past

Il presente progetto di tesi si inserisce nel contesto della collaborazione tra il Politecnico di Torino e l’azienda torinese Aurora S.r.l.. L'elaborato si pone l'obiettivo di approfondire come la scrittura si sia evoluta nel corso degli anni, con particolare riferimento al mezzo di scrittura per antonomasia: la penna stilografica. L’analisi svolta guarda come ogni strumento realizzato per la scrittura, seppure oggi sembri non essere un fattore particolarmente rilevante, in realtà ha fortemente condizionato la definizione formale ed emotiva del prodotto "penna". L’atto dello scrivere è inteso non unicamente come mero mezzo di comunicazione, ma come modo di essere, esprimere se stessi, manifestare la propria personalità e i tratti distintivi, anche nascosti in superficie, caratterizzanti ciascun individuo. Lo studio è inoltre focalizzato sulla celebre penna Auretta e propone un viaggio che abbraccia tutto il percorso dello strumento, dall'ideazione alla supremazia nel mercato, dal declino fino al raggiungimento di un nuovo concept. Nello specifico, a seguito di un’analisi del materiale reso disponibile dall’azienda Aurora e dal Museo Officina della Scrittura di Torino, guidata dal Dottor Cesare Verona, Presidente e Amministratore Delegato di Aurora S.r.l. e dalla Dott.ssa Tamara Garino, coordinatrice dell’attività museale, si è giunti alla progettazione di un nuovo concept di penna Auretta. Mediante quest’ultimo, la celebre penna si propone nuovamente nel mercato di penne stilografiche per giovani scrittori, mantenendo due tra gli elementi che la rendono riconoscibile e inimitabile: la doppia cartuccia e il pennino coperto.