Manuela Maria Manca, Gaetano Andrea Monforte
La pianificazione e la tutela degli spazi verdi periurbani: la Green Belt di Cambridge.
Rel. Carlo Socco. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2005
Abstract: |
La pianificazione e la tutela degli spazi verdi periurbani sta assumendo, in Italia, sempre più un maggior interesse da parte delle amministrazioni locali.Questi territori posti tra l'urbanizzato cittadino e la campagna più aperta, spesso si trovano a confrontarsi con una realtà costituita da una disattenta progettazione ragionata, composta da industrie, discariche, infrastrutture pesanti e tutto ciò che in città non trova più una localizzazione, con la conseguenza inevitabile di una disposizione a "macchia di leopardo" che altro non può scaturire in un danneggiamento di quel poco che rimane dei territori agricoli.L'agricoltura, in tutto questo risulta il settore più danneggiato, che accanto alla scomparsa di territori naturali si fanno parte lesa di un "rosicchiamento" continuativo, qua e la, di terreni ancora scampati alla cementificazione.Nasce da tutto questo il nostro interesse nel rintracciare nel panorama europeo,alcuni modelli che ci siamo preoccupati di questo problema, e che in qualche modo possano essere presi d'esempio dalle amministrazioni locali italiane.La nostra ricerca non poteva che prendere in considerazione uno dei primi modelli di tutela e pianificazione dei verde perturbano, il caso inglese infatti a partire dagli anni '30 dei secolo scorso si preoccupa di questo problema. La Green Belt londinese infatti è stato il primo tentativo di protezione dell'agricoltura a scopo ricreativo.L'attenzione verso una forma di cintura verde in grado di ostacolare l'espansione urbana iniziò con il Greater London Regional Planning Committee, nel 1931, ma si deve al London County Council l'iniziativa per un Green Belt Scheme nel 1935,e nel 1938 il Green Belt Act, per la città di Londra,definì i criteri per la realizzazione di una fascia verde permanente atta a cingere il bordo dell'area urbana esistente; questo decreto dei Parlamento britannico blocca l'espansione in difesa dei territori agricoli. Inizialmente lo scopo di una Green Belt era di tipo ricreativo,tenendo conto della salvaguardia e della tutela continuativa dei terreni resi agricoli, in modo da garantire anche una buona visuale ai visitatori. Questo fu un primo passo per la pianificazione coordinata e fu approvata dal London County Council che versò grandi somme di denaro per il perseguimento di questo obiettivo.Londra però essendo una grande metropoli, poco si adatta al confronto con la maggior parte delle città italiane, nasce da questo motivo la scelta di spostare la nostra attenzione su Cambridge, una cittadina di più modeste dimensioni, e di recente revisione per quanto riguarda la Green Belt.La Green Belt intorno a Cambridge è stata un elemento distintivo nella politica di progettazione durante la guerra. Ha realizzato con successo i relativi obiettivi principali di modellatura della politica di insediamento ed ha contribuito a preservare il carattere unico di Cambridge.Le origini vanno attribuite al Piano per Cambridge prodotto dai professori, sir William Holford e H. Myles Wright nella seconda guerra mondiale. Fin dagli anni '50 dello scorso secolo, la città di Cambridge è stata oggetto di pianificazione riguardo a le Green Belts, infatti con il Plan of Urban Cambridge si incominciò a parlare di una 1inea verde" con lo scopo di frenare la diffusione urbana della città e salvaguardare il territorio rurale adiacente, in questa maniera anche le cittadine limitrofe avrebbero potuto dotarsi di Green Belts per separarsi dalla città.Fin dagli anni '60 dello scorso secolo, la città di Cambridge è circondata da una corona di spazi verdi denominata Green Belt.. Nel 1993 con il Cambridge,Green Belt Local Pian la fascia verde viene definita e regolamentato nel suo sviluppo e nei suoi confini.La nostra ricerca non poteva tralasciare alcuni casi italiani ed europei che avessero anch'essi affrontato la pianificazione e la tutela dei verde periurbano.In Italia ci siamo soffermati su alcuni casi che hanno intrapreso un'attenzione particolare, non tanto per contrastare il fenomeno dell'espansìone urbana incontrollata, ma piuttosto come tutela dei territori naturali, per salvaguardare l'ambiente e renderli fruibili alla popolazione. Questi sono i casi di Milano e Ravenna.In ambito europeo, dove già da tempo ci si preoccupa della tutela dei verde periurbano, si notano i casi di città come Parigi e Vienna e le città olandesi che insieme concorrono alla formazione di un cuore verde come Amsterdam, Rotterdam, Utrecht e Dem Haag. |
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Relatori: | Carlo Socco |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Parole chiave: | - pianificazione - tutela - verde - Gree Belt - Cambridge |
Soggetti: | U Urbanistica > UN Storia dell'Urbanistica U Urbanistica > UB Architettura del Paesaggio |
Corso di laurea: | Corso di laurea in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/239 |
Capitoli: | Capitolo 1-Le Green Belts, uno strumento di pianificazione degli spazi verdi, dal controllo dell'espansione urbana alla valorizzazione dei periurbano Premessa 1.1 La nascita dei Greater London Pian 1.1.1 Greater London Plan: gli obiettivi dei Piano Strategico 1.1.2 Il Greater London Pian e le soluzioni prese in tema di trasporti nel dopoguerra 1.1.3 La distribuzione della popolazione e dei lavoro sul territorio 1.1.4 L'espansione delle popolazione sul territorio, l'edilizia speculativa ed i nuovi villaggi 1.1.5 Il fenomeno dei decentramento e l'approccio con le comunità già esistenti 1.1.6 La localizzazione industriale 1.1.7 L'attenzione dei Piano verso i servizi pubblici 1.1.8 Il Greater London Pian e la Green Belt 1.1.8.1 Il Piano di Abercrombie per le Green Belts 1.1.9 Il London Greater Plan e la macchina amministrativa 1.1.10 Il London Greater Pian e le politiche verso il futuro Capitolo 2-Gli strumenti che hanno portato alla nascita della Green Belts di Cambridge 2.1 Lo sviluppo della politica dei dopoguerra rispetto alle Green Belts 2.2. Visione della Green Belt di Cambridge 2.3 Gli strumenti della pianificazione inglese 2.4 Lo sviluppo dei Piani per la regolamentazione delle Green Belts 2.4.1 Planning Policy Guidance Note 2, PPG2 2.4.1.1 Gli scopi per includere altri territori all'interno delle Green Belts 2.4.1.2 L'uso dei suolo nelle Green Belts 2.4.1.3 Indicazioni per le Green Belts 2.4.1.4 Definizione dei confini 2.4.1.5 Salvaguardia dei territori 2.4.1.6 Controlli di sovrasviluppo, presupposti contro uno sviluppo inappropriato 2.4.1.7 Nuove costruzioni 2.4.1.8 Riutilizzo degli edifici 2.4.1.9 Obbiettivi per l'uso dei suolo: il paesaggio, le foreste e i parchi 2.4.2 Regional Planning Guìdance Note 6, RPG6 2.4.3 Lo sviluppo della politica dello Structure Plan 2.4.4 Local Plan per la città di Cambridge dei 1996 Capitolo 3-Cambridge Green Belt Local Plan dei 1992 3.1 The Cambridge Green Belt Local Pian, i campi di applicazione 3.1.1 1 confini della Green Belt di Cambridge 3.1.2 Il Local Pian nella tematica della ricreazione e dei turismo 3.1.3 Il paesaggio della Green Belt di Cambridge Capitolo 4-I pro e i contro delle Green Belt, a 50 anni dalla nascita 4.1 Il giudizio della Bartiett School of Pianning University College London 4.2 La Green Belt, il parere dei Royal Town Pianning Institute 4.3 Campaign to Protect Rurai Engiand, la Green Belt protegge il carattere aperto della campagna 4.3.1 La Green Belt, la pressione delle minacce e la criticità della permanenza Capitolo 5 -I casi italiani per la riqualificazione e la tutela degli spazi verdi periurbani 5.1 Alcuni tentativi di cintura verde in Italia 5.1.1 Il Progetto Corona Verde per la città di Torino 5.1.2 Il Piano Regolatore della città di Novara 5.1.3 Il Piano dei Verde nel P.R.G. di Ravenna 5.1.4 Il caso di Firenze 5.1.5 Il caso di Roma 5.1.6 Un progetto di cintura verde per l'area metropolitana di Milano 5.2 Milano, una cintura verde formata da due parchi 5.2.1 Il Parco Nord di Milano 5.2.2 Gli organi dei Consorzio Parco Nord Milano, e la sua gestione 5.2.3 Caratteristiche e strutture che caratterizzano il Parco 5.2.4 Le previsioni di sviluppo dei Parco Nord Milano 5.2.5 La Fruizione,gli orti sociali 5.2.6 Le Cascine all'interno dei territorio dei Parco Nord Milano 5.2.7 Il Piano Territoriale di coordinamento dei Parco Nord Milano 5.3 Il Parco Agricolo Sud Milano 5.3.1 Il Parco Agricolo Sud Milano e le risorse idriche 5.3,2 Il Parco Agricolo e il rapporto con le colture 5.3.3 Le emergenze storiche architettoniche 5.3.4 Il PTC Dei Parco Agricolo Sud Milano 5.4 Il caso di Ravenna 5.4.1 Ravenna: dalla Darsena di città alla Cintura verde 5.4.2 La Cintura verde all'interno dei PRG '93 5.4.3 La perequazione 5.4.4 Il nuovo Piano Strutturale Comunale (PSC) 2003 5.4.5 Il PSC in rapporto con il progetto Darsena di città e Cintura verde 5.5 Alcune esperienze di pianificazione dei verde periurbano in Europa 5.5.1 Il caso olandese: la Randstad Holland e la Green Heart 5.5.2 Il consumo del suolo e il caso della Green Heart 5.5.3 La Ceinture de Verte di Parigi 5.5.4 La Grúngúrtel di Vienna |
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