Pedal Project: Virtual Assistants for Rehabilitation

Il morbo di Alzheimer è la forma più comune di demenza, è un termine generico che si riferisce alla perdita di memoria e di altre capacità intellettive così grave da interferire con la vita quotidiana. Le persone con il morbo di Alzheimer sono generalmente anziane e comprendono il 60-70% dei casi di demenza. Alcune delle ricerche scientifiche coinvolte nello studio di questo disturbo si concentra sulla ricerca di metodi per rallentare il decorso della malattia allenando il paziente attraverso il metodo della riabilitazione cognitiva col fine per rallentare il decorso della malattia e quindi ridurre le difficoltà che possono insorgere in molti aspetti della vita quotidiana. Questo progetto mira a progettare un'esperienza in realtà virtuale immersiva per i pazienti con questa malattia per addestrarli e provare a ridurre i possibili effetti che questa malattia può avere sul paziente. Questo progetto basato sugli studi condotti da Vito De Feo, il quale ha individuato possibili alternative alla riabilitazione cognitiva creando così il progetto PEDAL. In questo senso, introduce un'alternativa alla riabilitazione classica cercando di stimolare, attraverso ambienti immersivi, la plasticità neuronale. La neuroplasticità consente ai neuroni di rigenerarsi anatomicamente e funzionalmente così da formare nuove connessioni sinaptiche. L'obiettivo di questo progetto di tesi è creare un assistente virtuale che possa assistere il paziente durante il trattamento e migliorare l'interfaccia utente del progetto stesso. La novità del progetto consiste nello stimolare la plasticità neuronale in un applicativo 3D immersivo e interattivo in cui il paziente può sia allenarsi che fare riabilitazione cognitiva. L'applicazione interattiva si baserà su percorsi che possono essere esplorati utilizzando un headset per la realtà virtuale e una bicicletta opportunamente modificata per farne un dispositivo di input all'interno l'esperienza. All'interno dell'esperienza verrà allenato attraverso la tecnica del memory journey e accompagnato da un assistente virtuale lungo il percorso per aiutarlo nei momenti di disorientamento. Il gioco è progettato per essere il più usufruibile possibile, poiché è rivolto alle persone anziane con demenza precoce e ,si spera ,possa aiutare nella prevenzione e forse anche nel trattamento della malattia.