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Progettare al confine tra città e campagna : proposte sostenibili di tessuti insediativi in Pinerolo

Stella Rivolo

Progettare al confine tra città e campagna : proposte sostenibili di tessuti insediativi in Pinerolo.

Rel. Angioletta Voghera. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2011

Abstract:

Il dibattito sulla distinzione tra città e campagna assume un ruolo di fondamentale importanza sin dalla nascita nell'Era Moderna delle discipline urbanistiche.

A cavallo tra il XVIII e il XIX secolo, con l'affermazione del pensiero illuminista, a partire dall'Inghilterra e dalla Francia si diffonde in Europa a più riprese un approccio di tipo razionalistico ai diversi ambiti del "sapere" inteso nella sua più ampia accezione.

In questo complesso panorama storico-culturale, in cui la codificazione della conoscenza assume un ruolo di centrale importanza, risulta radicalmente mutata la percezione dello spazio, anch'esso inteso per la prima volta come possibile materia di indagine scientifica. In questo quadro nasce tra le nuove scienze l'urbanistica, intesa come disciplina che si propone di studiare i sistemi urbani, capace di prevederne su basi scientifiche le trasformazioni e, pertanto, produrre scenari di sviluppo e di progettazione del territorio. Se è vero che la suggestione per il tema della distinzione tra città e campagna ha origini radicate in tempi remoti, riscontrabili nelle arti e nella letteratura delle civiltà in ogni epoca storica, è con l'impulso dato dalla nascita della pianificazione che il tema si carica di nuove valenze e si apre a nuove prospettive di indagine, ponendosi come presupposto per lo sviluppo di teorie progettuali ed analitiche per la città e il territorio. E' interessante rilevare che la spinta decisiva verso un approccio moderno alle problematiche della pianificazione abbia origini proprio con la necessità

di trovare nuove soluzioni alle criticità ereditate dalla crescita demografica e dall'assetto delle città industriali del XVIII- XIX secolo, cioè di pari passo con la crescente difficoltà di stabilire confini netti sul territorio data la diffusione delle trame insediative secondo un sistema cosiddetto "a rete".

La successiva espansione per settori delle trame insediative sulle matrici delle città industriali, basata su presupposti teorici ancora aderenti all'impostazione razionalistica dei criteri di analisi previsionale di tipo quantitativo e statistico, ha però prodotto come effetto la progressiva formazione di spazi frammentati, scarsamente integrati e relazionati con il sistema di riferimenti preesistenti, tanto da rendere illeggibile il limite della città stessa. A partire dalla seconda metà del XX secolo, questi fenomeni di "città diffusa" e "città dispersa" impongono all'urbanistica di ragionare in termini nuovi sui fenomeni di espansione delle città, di aprirsi ulteriormente alla multidisciplinarità verso le nuove scienze sociali ed ambientali, di rivalutare la validità di un'impostazione sino a quel momento ancora fortemente condizionata da una visione positivista del progresso industriale e tecnologico.

In questo contesto il concetto stesso di paesaggio assume via via nuove connotazioni, includendo tra le proprie accezioni non soltanto gli spazi modificati dalla mano dell'uomo, ma il complesso sistema di significati impliciti e solo parzialmente riscontrabili nella realtà fisica, richiamando di fatto in questa vastità di contenuti alla necessità di riconoscere e riflettere sul ruolo e sulle responsabilità dell'intervento umano e all'esigenza di una nuova impostazione, meno incentrata sulla separazione delle competenze disciplinari, indirizzata piuttosto verso nuove strategie di analisi per la piani di sviluppo secondo criteri di sostenibilità. La pianificazione e il governo del territorio aprono sempre più lo sguardo in questa direzione alle discipline che trattano trasversalmente città e paesaggio, sia nei casi di nuovi interventi sul territorio sia in ambito di riqualificazione di insediamenti esistenti. In particolare, come a ribadire l'importanza dell'insieme di legami evocativi-percettivi per la progettazione e la fruizione degli spazi, l'attenzione si è spostata progressivamente sulla dimensione dei riferimenti collettivi alle diverse scale di analisi e di progetto, sul ruolo e l'organizzazione del verde urbano e periurbano, sul carattere identificativo delle preesistenze, sulla necessità di ristabilire un equilibrio tra artificiale e naturale ricollocando l'uomo all'interno di questo sistema di equilibri da reinterpretare e riaffermare. In altri termini si può riscontrare che il ruolo della pianificazione si stia dirigendo verso un duplice risvolto; da un lato l'esigenza di porre l'attenzione alle specificità di ciascun luogo rende impraticabile l'applicazione di un metodo di indagine universalmente valido e codificabile finalizzato alle previsioni e alle scelte di progetto, dall'atro, proprio per la complessità delle interconnessioni di significati a scala locale e globale, diviene opportuno elaborare nuovi metodi di interpretazione delle dinamiche insediative e di valutazione degli interventi, fondati su parametri che superino l'esclusiva logica quantitativa, in direzione di un sistema di riferimenti di tipo qualitativo. E' in questo delicato sistema di relazioni e di intenti che il tema della progettazione delle zone di limite, in particolare delle aree al confine tra città e campagna, può assumere un rinnovato ruolo chiave per restituire una nuova identità alle frammentazioni dei tessuti insediativi ed essere occasione per sperimentare forme di sviluppo rispondenti alle effettive esigenze presenti e future.

In direzione di questi obiettivi di sostenibilità, è necessario rintracciare delle linee guida che si traducano nel progetto come nuove elementi di potenzialità, qualificanti per stabilire nuovi sistemi di relazioni sul territorio.

Obiettivi della ricerca e scelta del sito di intervento

La ricerca si sviluppa a partire dall'osservazione delle aree periurbane della città di Pinerolo, dall'interrogativo sulla possibilità di trovare nuove relazioni e richiami nel paesaggio per proporre soluzioni che tendano a superare l'assetto della trama urbana che nel tempo ha assunto connotazioni visibilmente frammentate, stratificate e scarsamente leggibili. La scelta di Pinerolo deriva da alcune riflessioni e interrogativi sulle differenti risvolti connessi all'espansione urbana e ai territori di limite nel caso di nuclei urbani di media entità. Nella realtà dei piccoli centri la pianificazione si trova infatti ad affrontare criticità differenti rispetto a quanto accade nelle grandi metropoli di matrice industriale.

Sebbene anche nel caso in oggetto siano leggibili ad una scala più ristretta le criticità derivanti dall'espansione post industriale verso il paesaggio rurale per settori frammentati, le fasi di analisi verso la proposta progettuale diventano quanto mai importanti se calate nella peculiarità del luogo e finalizzate alla riqualificazione della preesistenza, con la consapevolezza che una pianificazione di interventi poco rispondenti alle effettive esigenze e a criteri di potenziamento delle risorse attrattive rappresenterebbe rischi ulteriori per la struttura stessa dell'assetto urbano.

Volendo schematizzare i presupposti di questo ragionamento, si può dire che la pianificazione nei piccoli centri debba fare più che mai i conti con i limiti delle risorse e delle potenzialità attrattive, con tempi di trasformazione più dilatati ed estremamente suscettibili a variazioni anche nell'arco di breve periodo, con la conseguente difficoltà di stilare modelli di ricucitura tra città e paesaggio per ristabilire equilibri fruibili e nuovi sistemi di significati che conferiscano identità alle zone di limite.

Relatori: Angioletta Voghera
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AH Edifici e attrezzature per l'abitazione
A Architettura > AO Progettazione
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte
U Urbanistica > UK Pianificazione urbana
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2342
Capitoli:

INDICE INTRODUZIONE

Presupposti teorici

Obiettivi della ricerca e scelta del sito di intervento

Un equilibrio tra città e campagna. La ricerca: nelle zone di "margine"

1_METODOLOGIA. LA DEFINIZIONE DI STRATEGIE DI ORIENTAMENTO DEL PRG E DELLA PIANIFICAZIONE ATTUATIVA

1.1.Transecting sections per un progetto transcalare integrato

1.2.L'applicazione del metodo al caso studio di Pinerolo: indicazioni per PRG e Piani Attuativi

2_CRITERI DI SOSTENIBILITÀ'

2.1 Un progetto di area vasta per Pinerolo nell'ottica della sostenibilità

3_IL TESSUTO URBANO PINEROLESE. ANALISI DI AREA VASTA

3.1.Permanenze sul territorio: tracce leggibili dell'evoluzione storica della città costruita

SCHEDA 1 Dall'osservazione delle permanenze alla storia della città

3.1.1.Un primo sguardo percettivo: il torrente Lemina tra elementi di cesura continuità del tessuto urbano

3.2 Analisi delle matrici storiche (TAV. A1)

3.3 Usi attuali del suolo (TAV. A2)

SCHEDA 2 Tabella di zona RU 5.1

SCHEDA 3 Tabella di zona RU 5.2

3.4 II sistema della mobilità (TAV. A3)

3.5 II sistema dei servizi (TAV. A4)

4_PERCORRERE IL PAESAGGIO PER PROGETTARE LE AREE DI "MARGINE".

4.1.Criteri per l'individuazione delle transecting sections per un'analisi a scala locale intorno all'area di progetto

4.2.Formulazione di criteri interpretativi per l'analisi di area locale.

SCHEDA 4 Il transect walk come strumento di partecipazione

4.3 Le analisi

4.3.1.Transecting section 1. Borgo Nuovo (TAVV. T1_T2).

4.3.2.Transecting section 2. Via Toscanini (TAVV. T3_T4)

4.3.3.Transecting section 3 . Via Saluzzo (TAVV. T5_T6)

4.3.4.Transecting section 4. Lungo Lemina (TAVV. T7_T8)

4.4.Sintesi delle potenzialità e delle criticità

5_IL PROGETTO DEL NUOVO SISTEMA DI MARGINE SUD TRA CITTA' E CAMPAGNA

5.1.L'area CE 5.1 nel progetto di area vasta. Osservazioni intorno al P.R.G.C. di Pinerolo, elementi di compatibilità e di criticità e orientamenti (TAV. P1)

SCHEDA 5 Tabella di zona CE 5.1

SCHEDA 6 Piani Esecutivi dì iniziativa privata Convenzionata (PEC)

SCHEDA 7 Tabella di zona B 5.5

SCHEDA 8 Tabella delle zone E (aree agricole)

5.2.Concept di progetto. Calcoli preliminari e definizione degli obiettivi e delle strategie progettuali (Tabella dei calcoli preliminari e TAV. P2)

5.3.La strada parco per ricucire il paesaggio urbano e rurale. Masterplan verifiche degli standard urbanistici (TAVV. P3_P4)

SCHEDA 9 Zone 30

5.4.Tipologie insediative

5.4.1.Moduli residenziali A (TAVV. P5_P6)

5.4.2.Moduli residenziali B (TAV. P7)

5.4.3.Il Terziario (TAV. P8)

5.5.Attuazione del Piano nelle aree di espansione di "margine". Parco agrario: una visione di insieme unitaria per il territorio sud di Pinerolo (TAVV. P9_P10)

SCHEDA 10 Tabella di zona CE 4.2

SCHEDA 11 Tabella di zona CE 6.3

SCHEDA 12 Tabella di zona RU 4.2

CONCLUSIONI

FONTI

Bibliografia

Riferimenti normativi

Siti web

Bibliografia:

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

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WORKING PAPER http://www.ocs.polito.it

PRGC DI PINEROLO_MODIFICHE E VARIANTI

http://www.comune.pinerolo.to.it/servizi/urbanistica/index.htm

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