Giuseppe Roccasalva
Pan-urbanistica, processo di pianificazione trasversale: prove di applicazione tra Goteborg e Torino.
Rel. Franco Corsico. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2003
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Abstract: |
Secondo un recente dibattito sulla "nuova urbanistica", è necessario sviluppare nuovi approcci politico-decisionali nella soluzione dei nuovi e complessi problemi dello spazio pubblico. A seguito del prezioso esperinento portato a termine tra le primavere 2002-2003 con lo Studio Urbanisin and Urbanitv (U&U) di Gòteborg, ho sviluppato il mio lavoro finale cercando una definizione concettuale di quest'esperienza e provando a svolgere due pratici esperimenti applicativi nelle due città (Göteborg e Torino) unite da questa tesi congiunta una collaborazione tra il Politecnico di Torino e la Chaliners University of Teclinologv (CTH) di Göteborg si è svolta sotto la guida di due coordinatori: i Prof Franco Corsico per Torino e Hans Bjur per Göteborg. Gli obiettivi dello Studio U&U, insediatosi in città come una complementare ma separata attività educativa della Chalmers, erano duplici:
- Stimolare la comprensione della qualità e dei valori dell'ambiente cittadino attraverso uno studio diretto sul campo di lavoro.
- Sperimentare approcci di pianificazione tesi a comunicare con le autorità ed il pubblico da un lato, e gli interessi privati dall'altro al fine di raggiungere soluzioni pratiche e realizzabili.
La prima parte della tesi ha richiesto un'indagine teorica sull'Urban Design per chiarire i contorni di un campo disciplinare in continuo mutamento e per confrontare l'approccio sperimentale e i dibattiti dello Studio con le principali ed analoghe riflessioni internazionali. Lo scopo è stato quello di fare esperienza del linguaggio operativo dell'Urban Design che ha affascinato l'esordio del progetto di tesi ed ispirato le sue prove applicative. In seguito, sono stati discussi ed esposti più in dettaglio gli approcci decisionali di pianificazione secondo le due principali tendenze che sembrerebbero ricorrere negli esempi approcci procrali e strategici. Al termine, si è cercato di avviare la definizione di "approccio trasversale" come una tecnica che porterebbe la pianificazione d'oggi ad evolversi, con un' ottica multisettoriale e partecipativa, verso una probabile forma che è stata definita "Pan Urbanistica". "La pianificazione trasversale", come idea ancora in fase di formazione, è una tecnica puramente concettuale. I concerti, sebbene opinabili, hanno un immenso potere nel modo in cui facciamo espenenza, inteipretiamo ed agiamo sulla complessità dei problemi della città.
Nella seconda parte sono stati descritti i due esperimenti applicativi nati in parallelo alla speculazione teorica sul linguaggio dell'Urban Design.
L'attenzione in Göteborg si è concentrata su Sodra Alvstranden, parte centrale del litorale meridionale del canale che attraversa la città. Qui la proposta di questa tesi - prodotta all'interno di uno stage di sei mesi presso l'Ufficio Urbanistico del Comune di Göteborg - ha accompagnato il calendario d'intenti che l'Amministrazione ha fissato per giungere, entro il 2005, ad un piano risolutivo. Lo stage che il Comune mi ha proposto nella Primavera 2003 è stato portato a termine in collaborazione con lo Studio U&U che ha garantito neutralità e trasparenza alle iniziative di coinvolgimento degli attori privati locali. Lo Studio, ancora una volta, ha rappresentato un palcoscenico professionale per stimolanti discussioni con i miei colleghi, il prof Bjur, i diversi sponsor dello Studio, studi di architettura, la comunità, gli abitanti delle zone analizzate e tutti gli attori interessati che hanno contribuito con le loro idee ed opinioni. La proposta conclusiva di questo lavoro, presentata a Maggio 2003 nel Comune di Göteborg a tutti gli attori coinvolti, ha voluto rilanciare lo Studio U&U e il metodo pionieristico che rappresenta, come strumento chiave di un conmplesso Piano denoninato "Thiblic Performance Park". Quest'ultimo riassume le visioni ed i suggerimenti prodotti dallo Studio, e le intraviste potenzialità future al fine di generare nelle autorità ed attori privati una certa agilità mentale nella scelta delle soluzioni da attuare. In generale, la proposta tende a fornire un approccio concettuale alla pianificazione e organizzazione della vasta area più che un dimensionamento dei contenuti proposti. Quest'ultimo contributo sarà attivato, secondo il Piano, attraverso la combinata azione di un "Urban Center", come neutrale spazio d'ideazione, interazione e progettazione, e con la predisposizione di un evento catalizzante denominato "Göteboig 2006: art at the harbor". L'evento avverra estamente al termine della costruzione del tunnel che renderà accessibile Sodra Àlvstranden, riconducendola al centro del parco che vestirà l'intera superficie del litorale, mostra, attraverso alcune suggestioni visive indicate dal Piano, con una particolare attenzione per la qualità richiesta allo spazio pubblico.
L'attenzione in Torino é stata rivolta ad uno specifico quartiere, denominato Borgo Aurora (Tra la Dora, C.so Regio Parco e C.so Novara). Qui la collaborazione con Marco Boglione (proprietario della Robe di Kappa) e l'esperienza maturata sulla stessa area dal Laboratorio di Progettazione tenuto dai Prof. Riccarda Rigamonti e Armando Baietto, ha costituito il punto di partenza di questa prova il risultato, stimolato dalle procedure d'analisi del metodo Charrette, é stato un discorso aperto sul futuro del Borgo e le sue potenzialità, corredato da stimoli utili per favorire lo sviluppo dell'area. Anche qui, come nel caso svedese, è stata proposta una procedura di coinvolgimento e una strategia d'intervento come approcci chiave per la pianificazione. Inoltre, per garantire una crescente attenzione ed innescare nuovi e più ampi interessi e' stato pubblicato un sito Web. Quest'ultimo non si limita a testimoniare le dinamiche nel Borgo ma indica i possibili scenari di sviluppo e coinvolge la comunità attraverso un forum/referendum che funge da sportello interattivo per tutti coloro che saranno coinvolti dalle azioni future. Questo lavoro di tesi non mira ad una risposta risolutiva sulle esigenze di nuova urbanistica", ma vuole essere una discussione illustrata che, con un po' di fortuna, impegni nuove riflessioni ed esperimenti tra studenti, professori e professionisti.
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Relatori: | Franco Corsico |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Parole chiave: | progettazione urbanistica - pianificazione - Goteborg |
Soggetti: | U Urbanistica > UK Pianificazione urbana G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GD Estero |
Corso di laurea: | Corso di laurea in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/233 |
Capitoli: | INDICE PREFAZIONE ABSTRACT
INDICE
LISTA LELLE IMMAGINI PART I - Inda~ine teorica RETROSCENA '.1 L'ESPERIENZA PERSONALE i 1.1.1 Breve resoconto sullo Studio U&U 3 1.1.2 Note riguardo il contributo personale 6
1.1.3 L'esperienza si trasforma in suggestione guida per la tesi URBAN DESIGN: DEFINIZIONE 11.1 URBAN DESIGN OGGI il 11.1.1 Cinque categorie di definizione 12 II.1.1.a Generali ed aperte 12 II.i.1.b Storiche 14 11.1 i .c Estensioni di più ampie ed accreditate discipline 14 11.1.1 .d Qualitative e regolanti 15 II.1.1.e Procedurali 16 11.2 CONSIDERAZIONI 17 CLASSIFICAZIONI DELLE ATTUALI TENDENZE 111.1 IL DIBATTITO CORRENTE 18 111.2 CLASSIFICAZIONI INDICATIVE 19 111.2.1 Una prima classificazione 19 111.2.2 Una classificazione mutuata dal settore economico 22 111.3 DUE PRINCIPALI CATEGORIE: APPROCCI STRATEGICI E PROCEDURALI 23 APPROCCI STRATEGICI IV1 STRATEGIA: UN SUGGERIMENTO STATICO 26 IV.2 SCENARIOS: UN APPROCCIO QUALITATIVO 27 W.2.1 Come funziona Scenanos 28 W.2.2 Il ruolo che 1' "Incertezza" gioca in Scenanos 29 IV~4 INTERPRETANDO LA COMPLESSITA' 30 IV.5 IL RUOLO DEI PRINCIPI DELLA "RETE URBANA" 31 IV.6 CONNETTWITA': CRUCIALE ARGOMENTO URBAN DESIGN...32 W.6. i Ragioni delle connessioni multiple 33 IV.7 STRUTTURANDO L'ACCIDENTALITA' 34 iv.7. i Congestione urbana come massimizzatore dei contatt~ sociali 34 W.7.2 Integrazione di congestione e accidentalità 35 APPROCCI PROCED URALI V.1 PROCEDURA: UN SUGGERIMENTO ATTIVO 37 V.2 ALCUNI ESEMPI DI EPISODI "PARTECIPATIVI" 37 V.3 METODO CHARRETTE 39 V.3.l Motivi e qualità del metodo 40
V.3.2 Applicando il metodo:Esplorazione, Concertazione e Presentazione. .41 V.3.3 Fase di esplorazione: costruendo il gruppo di lavoro 41 V.3.4 Fase di concertazione 43 V.4
V.4.1 V.3.4.a Approccio progettuale: incominciando dal contesto 43 V.3.4.b Gruppo di lavoro : progettando a turni, selezionando le scelte.. .44 V.3.5 Presentazione : prodotti fisico/virtuali, governo cibernetico 44 V.3.5.a Prodotti fisici 44
V.3.5.b Prodotti virtuali 45
V.3.5.c Governo cibernetico 46
INTERVISTA A GÒRAN CARS 47 I principali pregi e difetti del metodo Charrette 48 PAN- URBANISHCA VI.1 UNA IDEA "IN COSTRUZIONE" 50 VI.2 PIANIFICAZIONE TRASVERSALE: UN APPROCCIO OLISTICO.52 VI.2. i Trasversalità è essere creativo, inventivo, immaginativo 52 VI.2.2 Il dinamismo della spirale di concetti PART Il - Prove di api,licazione-Due casi studio L 'ESPERIENZA A GÒTEBORG
1.1 LUOGO: GÒTEBORG - UN IDEALE CROCEVIA D'INCONTRI 57 1.2 CARATTERISTICHE SINTETICHE DEL CASO 58 1.3 DETTAGLI SULL'AREA ANALIZZATA: SÒDRA ALVSTRANDEN (COSTA SUD DEL FIUME) 59 1.4 LINEE DI FONDO NELL'ESPERIENZA DI GÒTEBORG 61 1.4.1 Risultati principali delle attività collaterali all'esperienza 62 1.5 SINTETIZZANDO LE IDEE PROGETTUALI PRECEDENTI E QUELLE FUTURE INTRAVISTE 63 1.6 PROGETTANDO UN CONCETTO DI PIANIFICAZIONE: PROGRAMMA D'AZIONE 65 1.7 SCEGLIENDO UNA PROCEDURA DI COINVOLGIMENTO 66 1.7.1 Le ragioni per un ~rban Centre" 67 1.7.2 Alcuni esempi importanti 69 1.8 SCEGLIENDO UNA STRATEGIA DI ATTUAZIONE 70 1.8.1 Progettando l'evento: "Gòteborg 2006: Art at the harbor" 71 1.8.2 Progettando l'area: qualità urbane chieste al "Public Performance Park" 73 Pan-Urbanistica: processo di ni'i'iifl~a7i~?1O trasversale indiro ILI BORGO AURORA : LUOGO APPARTATO E CENTRALE DELLA CITTA' 76 11.2 CARATTERISTICHE SINTETICHE DEL CASO STUDIATO 78 11.3 NOTE DI CRONACA E POTENZIALITA' INESPRESSE DELL'AREA 80 11.4 LINEE DI FONDO NELL'ESPERIENZA TORINESE: L'INCONTRO CON IL "LOCAL LEADER" 84 11.4.1 L'approccio Charrette per innescare la ricerca e la cooperazione 85 11.5 DUBBI SULLA QUALITA' DELLA PARTECIPAZIONE 91 11.6 PROGETTANDO UNO SCENARIO DI CAMBIAMENTO: PROCEDURA E STRATEGIA 94 11.6 SCEGLIENDO LA PROCEDURA DECISIONALE DI COINVOLGIMENTO: AGENZIA "PORTAPERTA", WEB-SITE ED "ECO- VILLA GE" 96 11.6.1 Agenzia "PortAperta" di Borgo Aurora 97
11.6.2 Democrazia digitale e "e-government": Borgo Aurora website..103 II.6.2.a Alcuni esempi degni di nota 107 III.6.2.a Il sito web per Borgo Aurora 109 11.6.3 Nascita dell"'eco-viliàge" 110 11.7 SCEGLIENDO LA STRATEGIA D'ATTUAZIONE: SCENARI POSSIRILI 113
BIBLIOGRAFIA (internet, interviste, libri~
EPILOGO |
Bibliografia: | BIBLIOGRAFIA (riviste e testi) Batty, M. & Xie, Y. "Preliminary evidence for a theory of the fractal city”, Environment and Planning Architecture, n. 28, 1996, pp. 1745-1762 Corsetti, Maurizio. “Qualcosa di molto inglese” estratto dal traflletto intitolato “La Memorid’’’ nel quotidiano “La repubblica”, Cronaca di Torino 2/7/2003 Jacobs, A.B. & Appleyard D. “Toward an Urban Design manifesto”, American Planning Association Journal, n.53, 1987, pp. 113-120 Kreditor, A. “ Urban Design: a victim of American academic taste”, Center, n.6, 1990, p 64 Mackay D., “Redesigning Urban Design ”, Architect’s journal, n.9, 1990, p. 42 Nelessen, A.C. & Constantine, J., “Understanding and making use of people's visual preference surveys”, Planning Commission Journal, n.9, March/April 1993 Punter, J. “The ten commandments of Architecture and Urban Design”, The Planner, 76(39), pp. 10-14 Schurch, T. W. PhD AICP ASLA, department of Landscape Architecture, Mississippi State University “Reconsidering Urban Design: Thoughts about its Definition and Status as a Field or Profession”, Journal of Urban Design, Febb99, p.2 Southworth, M. “Theory and Practice of Contemporary Urban Design: A Look at American Urban Design Plans”, Working Paper 510, Department of City and Regional Planning & Department of Architecture, University of California at Berkeley, 1990 Salingaros, N.A. “The laws of architecture from a physicist's perspective”, Physics Essays, n. 8, 1995, pp. 638-643 Secchi, B. “L'eccezione e la regola”, Casabella, 1985, pp. 509-510 Strippoli, Sara. “Sulle sponde della Dora il Borgo del cioccolato: tra fiume e cimitero: loft, negozi ed aree verdi” in La repubblica; Cronaca di Torino 2/7/2003 Alexander, C. Nets, H., Anninou, A. & King, I., “A New Theory of Urban Design”, Oxford University Press, New York, 1987 Attoe, W. Logan, D. “American Urban architecture: Catalyst in the design of the city”, University of California Press, California, 1989 Barnett, J. “An Introduction To Urban Design”, Harper & Row, New York, p. 12, 1982 Batty, M. & Longley, P., “Fractal Cities”, Academic Press, London, 1994 Brand S. (1994) citato in Kees van der Heijden, '’‘'Scenarios, The art of strategic conversations'”, 1996 Braunfels, W., “Urban Design in Western Europe” University of Chicago Press, Chicago, IL, 1988 Colman, J. “Urban design: a field in need of broad educational innovation”, Ekistics, 1988, pp. 106-109 De Leonardis, O; “Un diverso welfare. Sogni e incubi”, Feltrinelli, Milano, (1998) Gehl, J. “Life between Buildings”, Van Nostrand Reinhold, New York, 1987 Goodey, B. “Making places: Urban Design in Britain”, in: “The Design Professions and the Built Environment”, P.L. Knox, New York, 1988 Goodin, R. Schmidtz, D. “Social Welfare and Individual Responsibility”, Cambridge University Press; Cambridge, (1998) in De Leonardis Hillier, B. “Space is the Machine”, Cambridge University Press, Cambridge, 1996 Hillier, B. & Hanson, J. “The Social Logic of Space”, Cambridge University Press, Cambridge, 1984 Kolb, D. Rubin I. M, “Organizational Behavior, an Experiential Approach”, Englewood Cliffs, N.J. Prentice Hall, 1991 Landry, C. “The creative city: a toolkit for urban innovators”, Comedia, Earthscan Pubblication LTD, London, 2000, pp. 178-180 Lang, J. “Urban Design: The American Experience”, Van Nostrand Reinhold, New York, p. ix, 1994 Lindblom, C. 1959 citato in Kees van der Heijden, “Scenarios, The art of strategic conversations”, 1996 Lynch, K. “The immature art of City Design”, Places, 1984, p. 10 Lynch, K. “The Image of the City”, MIT Press, Cambridge, 1960 Lynch, K. “Good City Form", MIT Press, Cambridge, MA, p. 290-291, 1981 Mandracci, V. C. “Torino” nella collana “Le città nella storia d’italid’’', Editori Laterza; Roma (1998) Tibbalds, F. “Urban design-who needs it?” Places, p. 22, 1984 Trancik, R. “Finding Lost Space”, Van Nostrand Reinhold, New York, 1986 Van der Heijden, Kees. “Scenarios, The art of strategic conversations”, 1996 Van Eyck A. citato in Attoe, W. Logan, D. “American Urban architecture: Catalyst in the design of the city”, University of California Press, California, 1989, p. 7 Wates, Nick. “The community planning hand book: how people can shape their city, town and village in any part of the world”, Earthscan, Pubblication Ltd, London, 2000 |
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