L’architettura comunitaria dei frati Minori: profili storici e prospettive di rinnovamento spirituale e funzionale = The communitarian architecture of the Friars Minor: historical profiles and prospects for spiritual and functional renewal

La tesi è frutto di una ricerca finalizzata a verificare l’appropriatezza delle strutture comunitarie storiche dei frati Minori rispetto alla missione fondativa dell’Ordine e alle esigenze della vita dei religiosi nel contesto attuale. L’analisi della consistenza delle strutture presenti sul territorio della Provincia dei frati Minori di Sant’Antonio di Padova è stata accompagnata da una preliminare disamina riguardante la storia dell’Ordine, con particolare attenzione sia agli originali insegnamenti dettati da san Francesco, sia ai momenti di rinnovamento e di riforma che ne hanno segnato la vicenda e che hanno impattato sui luoghi di vita comunitari dei frati, nelle città e nei contesti rurali. Il luogo del convento ha rappresentato il centro della ricerca in quanto fulcro della vita e delle attività dei frati. Si è posta particolare attenzione ai profili dialettici e talvolta conflittuali tra le caratteristiche di rigidità alla trasformazione proprie di gran parte delle strutture conventuali e le rinnovate esigenze di un Istituto di vita consacrata. La tesi si sviluppa in una prima parte dedicata alle vicende rilevanti della storia dell’Ordine minoritico e alle trasformazioni interne che ne sono seguite. Al mutare della spiritualità, della liturgia, delle esigenze della vita dei frati e delle loro fraternità, si è accompagnata una trasformazione anche dei conventi che, in molti casi, riportano ancora oggi i segni della stratificazione e delle vicende che li hanno contraddistinti. Si è posta, quindi, attenzione ai temi dell’identificazione e della gestione attuale dei beni appartenenti al patrimonio ecclesiastico, con particolare riguardo ai beni dell’ordine dei frati Minori del nord Italia, ambito territoriale di riferimento della Provincia di Sant’Antonio. In ultimo, è stata elaborata una riflessione relativa agli attuali aspetti di rigidità funzionale delle strutture dell’Ordine connessa alla descrizione delle concrete esperienze di alcune fraternità per quanto concerne la fruizione delle strutture stesse.