Progettare nell'incertezza. Il caso della Scuola di Medicina nel Parco della Salute. = Designing into uncertainty. The case of the School of Medicine in Turin Health Park

Il lavoro di tesi si inserisce all’interno di due processi reali che coinvolgono la città di Torino: la realizzazione dell’Istituto Italiano per l’intelligenza Artificiale (I3A) e del Campus della Scuola di Medicina e Ingegneria Biomedica nell’area del Parco della Salute e delle Arcate Ex MOI. La ricerca inizia ad aprile 2021, dopo l’assegnazione di Torino come sede dell’I3A, con l’obiettivo di trovare un complesso che più si adatti ad ospitare il centro. A seguito del cambio del Governo, si apre un periodo di profonda incertezza che vede intrecciarsi questioni politiche, economiche e sociali che portano al declino dell’ipotesi di un centro unico nella città sotto la Mole. Di conseguenza, anche le condizioni per un’evoluzione progettuale si rivelano incerte e indefinite e portano la ricerca a cambiare direzione, guidata dalla traslazione degli interessi politici, amministrativi e mediatici. Infatti, nel momento in cui si sta definitivamente abbandonando il progetto per l’I3A, si riapre a Torino il dialogo intorno alla Nuova Scuola di Medicina nell’area del Parco della Salute, della Scienza e dell’Innovazione (PSRI), all’interno del più ampio processo di riqualificazione urbanistica dell’area industriale ex Avio Oval. Sebbene questo sia un tema ricorrente da tempo, la svolta avviene a settembre 2021, quando si sbloccano le procedure e si avviano le operazioni di bonifica. “Progettare nell’incertezza” nasce dall’immersione della tesi all’interno di questi due processi reali soggetti a continui mutamenti di intenzionalità da parte degli attori coinvolti e caratterizzati, fin dal principio, da profonde incertezze politiche, economiche e progettuali. La ricerca di tesi segue, quindi, l’evoluzione di un vasto processo che mette insieme due indagini in itinere, diverse tra loro, ma che si fanno portatrici di un presupposto alla base dell’intero lavoro di tesi: l’idea che disegnare la casa serva a chiarire le idee ai suoi abitanti. L’obiettivo è esplorare una serie di narrazioni progettuali orientate al futuro che potrebbero nascere dallo sviluppo di possibili promesse politiche. Poiché il lavoro di tesi avanza in parallelo al processo reale, cambia molte volte direzione, spostandosi prima tematicamente dall’I3A al PSRI, e poi spazialmente, verso una porzione di città che non si ferma all’area destinata al nuovo campus, ma che si espande fino al complesso Arcate Ex MOI, il cui riuso potrebbe strategicamente rientrare nei piani di ripensamento dell’area e nel processo di negoziazione tra città e atenei. A livello metodologico, la ricerca avanza su due fronti: da un lato mappando il processo reale e dall’altro mappando l’azione di tesi. Queste operazioni di mappatura accompagnano tutta la durata del lavoro, configurandosi come uno strumento funzionale per guidare le azioni strategiche del progetto, con lo scopo di definirne una traiettoria progettuale all’interno del teatro dell’azione. A partire dalla mappatura delle azioni, vengono sviluppati una serie di scenari al futuro in cui diverse prefigurazioni spaziali danno forma alle questioni sollevate dal collettivo coinvolto, deviano con la comparsa di nuove istanze, vincoli, documenti e si interrompono a causa di irruzioni scaturite dal processo reale. Il lavoro di tesi si conclude a luglio 2022, consegnando agli attori della trasformazione una serie di possibili strategie progettuali in grado di spazializzare le varie istanze emerse e visualizzare i possibili effetti materiali delle azioni politiche.