Arda Gul
Propaganda Visuale per Motivi Politici in Turchia tra 1945-1980: Confronto tra Approcci e Metodi di Diverse Ideologie = Visual Propaganda for Political Reasons in Turkey between 1945-1980: Comparison of Approaches and Methods of Different Ideologies.
Rel. Elena Dellapiana. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Design E Comunicazione Visiva, 2022
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Abstract: |
È quasi possibile ripercorrere la breve ma complessa storia della democrazia turca attraverso l'arte grafica e i mezzi di comunicazione visiva che si sono diffusi negli anni Venti. Nel corso degli anni, centinaia di manifesti, opuscoli, riviste e giornali hanno adornato le pareti e gli scaffali con slogan e promesse provenienti da diversi contesti ideologici della società. Questi materiali, creati sotto l'influenza della vita politica, hanno a loro volta influenzato la vita politica stessa. Analizzando i materiali visivi d'archivio in un contesto storico, si vuole indagare il loro impatto sulla vita politica e quotidiana in Turchia tra il 1945 e il 1980 e confrontare il modo in cui le diverse ideologie politiche hanno affrontato il lavoro di comunicazione visiva. L'istituzione della Repubblica negli anni '20 e la diffusione della pubblicità con lo sviluppo della classe borghese del paese portarono allo sviluppo di tecniche di comunicazione visiva e grafica. Negli anni '50 divenne una parte importante della vita politica apenna passata alla sistema multi-partitico; persino nelle elezioni del 1954 il DP, temendo il successo ottenuto proprio da loro nelle elezioni del 1950, vietò l'uso di immagini sui manifesti e cercò di limitare l'effetto di questo potente strumento di propaganda. Con la Costituzione del 1961, la Turchia ottenne molte nuove libertà civili e si formarono molte associazioni, partiti e organizzazioni basati su diverse ideologie di destra e di sinistra; le pubblicazioni, i manifesti e gli opuscoli prodotti da queste formazioni crearono un'esplosione nell'uso della comunicazione visiva politica. Con la diffusione del "know-how" e delle attrezzature di stampa, il settore della comunicazione visiva uscì gradualmente dal monopolio delle grandi tipografie sotto il controllo della polizia e iniziò a essere democratizzato. Dopo il memorandum del 1971, le opere di comunicazione visiva non si sono fermate, anche se sono state interrotte dal grave contesto repressivo che si è venuto a creare. Inoltre, la televisione, che iniziò a diffondersi nel Paese in quegli anni e aveva un unico canale di proprietà statale, divenne un importante elemento di propaganda visiva. Con il colpo di Stato del 1980, tutta la politica dei partiti e delle associazioni e il relativo lavoro di propaganda si sono bruscamente interrotti. |
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Relatori: | Elena Dellapiana |
Anno accademico: | 2021/22 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 230 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea in Design E Comunicazione Visiva |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea > L-04 - DISEGNO INDUSTRIALE |
Aziende collaboratrici: | Politecnico di Torino |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/23225 |
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