Contenuti animati per il supporto all'esposizione museale di un Thang-ka

Il progetto di tesi di laurea triennale qui discusso si inserisce nel contesto della collaborazione tra il Dipartimento di Architettura e Design (DAD) del Politecnico di Torino ed il Museo d’Arte Orientale (MAO) di Torino. Lo studio è volto alla realizzazione di un elaborato a supporto della comunicazione museale in riferimento ad un’opera appartenente alla collezione permanente del MAO. La tesi nella sua interezza è stata seguita dal prof. Marco Vitali e dalla prof.ssa Francesca Ronco. La scelta dell’opera, così come le attività di ricerca relative all’ambito storico-artistico, sono state guidate dalla dott.ssa Claudia Ramasso, conservatrice per l’Asia Meridionale e Sud-est asiatico presso il Museo d’Arte Orientale. La soluzione progettuale qui proposta vuole essere adatta sia all’istituzione museale in questione che al contesto sociale più ampio in cui essa risiede. In questa ottica, si è partiti da un’analisi del ruolo del museo in quanto istituzione culturale all’interno della comunità, facendo luce sui suoi obiettivi e su come possa avvenire un avvicinamento al suo pubblico tramite un approccio di edutainment e di ampia accessibilità, anche associati all’utilizzo delle nuove tecnologie. Per effettuare una progettazione cosciente dell’attuale contesto socio-culturale, è stato necessario considerare anche gli impatti della pandemia, in particolar modo le sue ripercussioni relative alla fruizione della comunicazione museale da parte del pubblico e all’aumento della digitalizzazione, sia da parte delle istituzioni culturali italiane che della popolazione in generale. L’opera scelta è una thang-ka tibetana, un dipinto del XVIII secolo che rappresenta tre storie tratte dall’Avadanakalpalata: la storia di Mandhatar, quella di Candraprabha e quella di Supriya. La principale criticità riscontrata nella comunicazione di questa opera è la non-linearità della rappresentazione delle storie, le cui scene sono disposte secondo criteri spaziali, senza indicazioni sull’ordine di lettura. Pertanto, il mezzo comunicativo principale scelto è quello del video, che viene affiancato dalla Realtà Aumentata per creare un’esperienza più immersiva e interattiva. L’output finale è duplice, in modo da avvicinarsi ad un pubblico più ampio possibile in un’ottica di design for all: il primo elaborato consiste in un video destinato alla fruizione sul web con accesso dai canali comunicativi online del Museo d’Arte Orientale, mentre il secondo elaborato è un’applicazione per dispositivi mobili pensata per un utilizzo in loco, con funzioni che permettono la fruizione di contenuti in Realtà Aumentata accessibili inquadrando l’opera con la fotocamera. Lo scopo di questo progetto è quello di ampliare la proposta museale del MAO, rendendo più accessibile la fruizione dei contenuti storico-artistici esposti. Obiettivi fondamentali sono la facilitazione e la semplificazione dell'apprendimento, attraverso l’utilizzo di una comunicazione versatile, che sfrutti le potenzialità delle nuove tecnologie, oggi accessibili ad un numero di persone sempre più alto e a sempre più istituzioni culturali.