L'affordance digitale in sistemi BIM-based: Cercando di colmare il gap tra sviluppatori e utenti di artefatti digitali. = The Digital affordance in BIM-based systems: Trying to bridge the gap between developers and users of digital artifacts.

Nel presente elaborato di tesi si affronta il tema dell’affordance digitale come concetto chiave per uno sviluppo più consapevole degli artefatti digitali, che sia allineato il più possibile con l’utilizzo futuro da parte dell’utente. La letteratura in merito è ricca di definizioni del termine “affordance digitale”, ma presenta una oggettiva scarsità della robustezza e dei vincoli circa la determinazione del concetto (Jenkins,2008; Evans, 2017). Infatti, si è evidenziata una innumerevole quantità di descrizioni fornite da autori che le modellano a seconda dei loro obiettivi (Follmer, 2013; Evans, 2017). Alla luce di questo problema– e a valle di un ampio processo di analisi morfologica- è stata proposta una nuova definizione di affordance digitale, con l’obiettivo di ridurre l’ambiguità e aumentare la completezza e robustezza della stessa. Il metodo di Perpignano (2020) e il modello a matrice proposto da Franceschi (2021), sviluppati come supporto per lo sviluppo di nuovi artefatti digitali, sono stati applicati al caso studio di un sistema BIM-based per la gestione manutentiva degli edifici della società Strategic BIM. La base di dati per l’applicazione è stata costruita tramite un percorso di 30 interviste ai principali utilizzatori del sistema informativo. Il risultato emerso ha consentito di effettuare un’analisi critica del modello di Franceschi (2021) e ha condotto ad una nuova proposta dello stesso, arricchito da suggerimenti e percorsi potenzialmente percorribili dai futuri ricercatori.