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“Costruire per mare, conservare per terra”, brigantini, navi e peote: un recupero complesso.

Sara Porello

“Costruire per mare, conservare per terra”, brigantini, navi e peote: un recupero complesso.

Rel. Clara Bertolini Cestari, Stefano Invernizzi. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2011

Questa è la versione più aggiornata di questo documento.

Abstract:

Il lavoro di tesi si occupa del complesso problema della conservazione e della musealizzazione di oggetti appartenenti al patrimonio culturale in legno.

L'analisi è stata focalizzata su una particolare categoria di beni e di materiale prendendo in considerazione esempi di navi antiche provenienti da scavi archeologici marini o terrestri, ma sempre accomunati dalla permanenza del legno per lungo periodo in un ambiente anossico e saturo d'acqua.

Il percorso non è stato lineare, ma il frutto di un 'indagine sul campo, di contatti con aree disciplinari specifiche e diverse tra loro, dì interessi che sono stati approfonditi nel corso dei lavori e dell'applicazione delle conoscenze acquisite ai casi complessi che venivano analizzati.

L'analisi dei casi studio ha permesso il contatto diretto con le professionalità coinvolte in ambito internazionale all'interno dei grandi progetti di ricerca e con le procedure di indagine impiegate nei differenti laboratori.

La stesura finale dell'elaborato deriva da un lavoro di sintesi e di analisi di un percorso formativo che può essere articolato in una serie di itinerari tematici. A completamento del discorso complesso inerente alle possibilità di trattamento e di conservazione del patrimonio culturale navale di legno è stato inserito, in apertura, un capitolo dedicato al materiale, alla sua morfologia ed articolazione strutturale, poiché rappresenta l'elemento che accomuna ragionamenti scientifici giocati su più livelli.

Gli itinerari di ricerca sono stati quattro e riguardano rispettivamente l'area inglese, quella svedese del caso del Vasa e i due contesti italiani delle Navi Antiche di Pisa e dell'area piemontese e lombarda.

Relatori: Clara Bertolini Cestari, Stefano Invernizzi
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: O Opere generali > OE Museografia
R Restauro > RB Restauro Artistico
T Tecnica e tecnologia delle costruzioni > TE Tecnologia dei materiali
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2262
Capitoli:

I INTRODUZIONE

0.1 Introduzione

0.2 Obiettivi e metodologia

0.2.1 ITINERARIO n°: ITALIA - Piemonte - Milano

0.2.2 ITINERARIO n°2: GRAN BRETAGNA - Portsmouth - Londra - Greenwich

0.2.3 ITINERARIO n°3: ITALIA - Pisa - Firenze

0.2.4 ITINERARIO n°4: SVEZIA - Stoccolma

II Il materiale legno

1 Il materiale legno

1.1 Introduzione

1.2 Il legno

1.2.1 L'aspetto macroscopico

1.2.1.1 L'analisi di una sezione trasversale del fusto

1.2.1.2 Gli anelli di accrescimento e i raggi parenchimatici

1.2.1.3 Il durame e l'alburno

1.2.2 L'aspetto microscopico

1.2.2.1 Il processo di formazione

1.2.2.2 Le tracheidi

1.2.2.3 Gli elementi vasali

1.2.2.4 Le fibre

1.2.2.5 Le cellule parenchimatiche

1.2.2.6 I canali e gli spazi intracellulari

1.2.3 La chimica del legno

1.2.3.1 La cellulosa

1.2.3.2 L'emicellulosa

1.2.3.3 Le sostanze pectiche

1.2.3.4 La lignina

1.2.3.5 Altri costituenti

1.2.4 L'influenza dei componenti chimici e della struttura della parete cellulare sulle proprietà del legno

1.2.5 L'umidità del legno

1.2.5. L'acqua e il legno

1.2.5.2 Il legno è un materiale igroscopico

1.2.5.3 Dal legno fresco al legno umido

1.2.6 Le anomalie e i difetti

1.2.7 Le proprietà fisico-meccaniche

1.3 Il legno e il suo degrado

1.3.1 Le alterazioni biologiche

1.3.2 Le alterazioni cromatiche

1.4 Il legno archeologico bagnato

III Casi Studio

2 Il Vasa di Stoccolma

2.1 La storia

2.1.1 Il ritrovamento

2.2 La Conservazione

2.2.1 Le responsabilità

2.2.1.1 La conservazione come approccio multidiscipìinare

2.2.1.2 Una chiave di lettura dell'avventura del Vasa

2.2.2 Le fasi del trattamento

2.2.2.1 I luoghi della conservazione: la costruzione della sovrastruttura

2.3 La musealizzazione

3 La Mary Rose

3.1 La storia

3.1.1 La struttura

3.1.2 Il ritrovamento

3.1.2.1 La ricerca e le responsabilità

3.1.2.2 Le operazioni di sollevamento

3.2 La conservazione

3.2.1 Le fasi del trattamento

3.2.1.1 L'esame dei reperti lignei e dei legni durante la fase di conservazione passiva

3.2.1.2 La pulitura del legno archeologico bagnato

3.2.1.3 l'edicicio provvisorio e il sistema di nebulizzazione ad acqua

3.2.1.4 La conservazione attiva degli oggetti della Mary Rose

3.2.1.5 La fase dell'asciugatura controllata all'aria

3.3 La musealizzazione

3.3.1 Un ambiente climaticamente stabile

3.3.2 Il progetto definitivo

4 Le navi antiche di Pisa

4.1 La storia

4.1.1 La localizzazione del cantiere

4.1.2 Il cantiere

4.1.2.1 I relitti delle barche imperiali

4.1.2.2 I relitti delle navi onerarie

4.1.2.3 La grande barca a remi

4.1.2.4 Le imbarcazioni fluviali

4.2 La conservazione

4.2.1 Le analisi

4.2.2 La pulitura del materiale

4.2.3 La conoscenza dell'oggetto ai fini della sua documentazione

4.2.4 La scelta del trattamento

4.3 Verso un museo

5 La piroga di Bertignano

5.1 La storia

5.2 La conservazione

6 La Peota dei Savoia

6.1 La storia

6.1.1 Il tipo del bucintoro

6.1.2 La struttura della Peota sabauda

6.2 La conservazione

6.3 La musealizzazione

7 Il Brigantino-goletta Ebe

7.1 La storia

7.2 La conservazione

7.2.1 Gli interventi documentati

7.2.1.1 Gli interventi

7.2.1.2 Le condizioni della Nave Scuola Ebe nel tempo: le descrizioni degli interventi e dello stato di fatto all'interno delle relazioni tecniche

7.2.2 I risultati delle indagini

7.2.3 Il lavoro dell'Università degli studi di Firenze. Le analisi diagnostiche

7.2.4 Il lavoro del Politecnico di Torino

7.2.4.1 Il rilievo

7.2.4.2 Indagine strutturale dimensionamento e modellazione numerica

7.3 La musealizzazione

IV Conclusioni

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