Tommaso Campagna
Analisi statistica per la valutazione del rischio di ponti esistenti = Statistical analysis for the risk assessment of existing bridges.
Rel. Rosario Ceravolo, Erica Lenticchia, Stefania Coccimiglio, Valerio Oliva, Linda Scussolini. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile, 2022
Abstract: |
La gestione delle migliaia di ponti e viadotti che costituiscono la rete stradale italiana è un problema complesso che non solo deve considerare gli aspetti tecnici, ma anche la loro funzione economica e sociale. La varietà di materiali usati, dimensioni, schemi strutturali, periodi di costruzione può infatti generare molteplici combinazioni, accrescendo la difficoltà di definire una procedura standard. Ulteriori problematiche sono dovute alla fragilità del territorio italiano da un punto di vista idrogeologico e sismico e alla mancanza di interventi manutentivi protratta nel tempo. Inoltre, l’effettivo numero di infrastrutture è attualmente incerto e la relativa documentazione a volte è mancante o non rispetta la struttura reale. Nonostante il Consiglio Superiore di Lavori Pubblici abbia previsto, già dal 1967, le disposizioni sulla frequenza dei controlli e sulle modalità di manutenzione delle opere, i gravi avvenimenti degli ultimi anni, riguardanti la stabilità delle opere d’arte, hanno imposto un deciso cambio di passo. In questo contesto nasce l’esigenza di ideare delle procedure adatte a uno screening massivo e non arbitrario dei ponti esistenti con lo scopo di quantificarli, verificarne lo stato di conservazione, registrarne i dati in un archivio digitale aggiornabile ed individuare delle priorità al fine di ottimizzare sia la gestione che le risorse economiche, umane e il tempo a disposizione. A tale scopo risulta molto utile l’approccio multilivello proposto dalle Linee Guida 2020, flessibile e adattabile alla vasta pluralità dei ponti italiani. I primi livelli integrano un’analisi basata sui documenti disponibili con i dati reperiti durante un’ispezione visiva condotta in situ su tutte le opere, fornendo gli elementi utili per la stima del rischio di ciascun viadotto, denominata classe di attenzione, mentre i livelli successivi, caratterizzati da un maggiore livello di dettaglio, riguardano un numero più ristretto di strutture. Infatti, sulla scorta dei risultati ottenuti in precedenza, si selezionano solo i ponti che necessitano di indagini più dettagliate e, eventualmente, di interventi di messa in sicurezza. Il metodo prende in considerazione le caratteristiche specifiche del sito, del ponte e del suo ruolo all’interno della rete dei trasporti. In questo lavoro di tesi viene presentata l’applicazione delle Linee Guida ad un campione di ponti della rete stradale italiana, descrivendone i punti salienti dell’approccio. Servendosi anche di un sistema informativo geografico (GIS) viene condotta un’analisi statistica su scala territoriale di tale campione per determinare una possibile correlazione tra la definizione della classe di attenzione e la varietà di parametri che concorrono a definirla. Dall’analisi emerge quali sono le caratteristiche che possono influenzare di più la classe di attenzione da attribuire a un’opera e quali potrebbero essere gli aspetti critici nella valutazione del rischio. |
---|---|
Relatori: | Rosario Ceravolo, Erica Lenticchia, Stefania Coccimiglio, Valerio Oliva, Linda Scussolini |
Anno accademico: | 2021/22 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 121 |
Informazioni aggiuntive: | Tesi secretata. Fulltext non presente |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-23 - INGEGNERIA CIVILE |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/22244 |
Modifica (riservato agli operatori) |