Beatrice Lanzolla
Disuguaglianza di genere connessa alla gestione della risorsa idrica come ostacolo allo sviluppo sostenibile = Gender inequality related to water resource management as an obstacle to sustainable development.
Rel. Roberto Revelli. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Per L'Ambiente E Il Territorio, 2022
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Abstract: |
I punti di riferimento della presente tesi sono due Obiettivi dell’Agenda 2030: SDG5 (uguaglianza di genere e emancipazione di tutte le donne e ragazze) e SDG6 (accesso equo all'acqua potabile sicura ed economica per tutti). Vengono analizzati i motivi per i quali questi due Obiettivi sono strettamente legati tra loro e soprattutto in che modo vengono influenzati dagli impatti del cambiamento climatico. L’aumento della temperatura globale ha enormi ripercussioni sulla risorsa idrica, attraverso i crescenti fenomeni di siccità; questo si traduce in mancanza di acqua per la popolazione mondiale. L’acqua è necessaria per bere, per uso domestico, per garantire una sicurezza alimentare ed economica attraverso i prodotti dell’agricoltura e per assicurare l’accesso a servizi igienico-sanitari sicuri. Tali mancanze colpiscono in modo sproporzionato le donne, soprattutto nei paesi più poveri, dove spetta a loro il compito di approvvigionamento di acqua. Il reperimento di acqua diventa sempre più arduo in condizioni di siccità, questo richiede un maggiore impiego di tempo ed energie da parte delle donne e delle ragazze, che potrebbero e dovrebbero investire nell’istruzione o in altre attività produttive. In assenza di una buona formazione scolastica le donne non hanno la possibilità di accedere al mondo del lavoro, quindi hanno generalmente meno probabilità di ricoprire posizioni di potere nella gestione dell'acqua. L’assenza di donne a livelli decisionali spesso fa sì che non vengano prese in considerazione le problematiche di genere legate alla risorsa idrica e di conseguenza che non si reputi urgente trovare delle soluzioni che includano le esigenze delle donne. Questo crea un circolo vizioso dal momento che il non miglioramento delle condizioni dei sistemi WASH, adattati ai bisogni delle donne, si ripercuote sull’istruzione delle ragazze, limitando possibili opportunità future di lavoro. In particolare vengono descritte alcune strategie politiche e presentati progetti realizzati in diversi paesi che potrebbero migliorare le condizioni relative agli Obiettivi 5 e 6. Tra le soluzioni si fa riferimento ad investimenti sui servizi WASH, progettati in modo da tener conto del benessere e della sicurezza delle donne. Risultano necessari anche finanziamenti per aumentare la presenza di ragazze nelle scuole o per organizzare attività di formazione per le donne, in modo da aumentare la possibilità di occupare una posizione lavorativa soddisfacente. Vengono inoltre analizzati progetti per la realizzazione di acquedotti e pozzi in paesi con mancanza di accesso a strutture migliorate per l’acqua potabile. Infine, viene preso in considerazione l’impiego di risorse idriche non convenzionali, come i sistemi di raccolta di acqua da umidità e da nebbia. L’obiettivo della tesi è quello di riconoscere e definire le problematiche di genere in relazione alla gestione della risorsa idrica, analizzare in che modo questo rappresenta un ostacolo agli Obiettivi presenti nell’Agenda 2030 e valutare quali potrebbero essere le soluzioni da adottare. |
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Relatori: | Roberto Revelli |
Anno accademico: | 2021/22 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 167 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Per L'Ambiente E Il Territorio |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-35 - INGEGNERIA PER L'AMBIENTE E IL TERRITORIO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/22052 |
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