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La valutazione di impatto comunitario applicata ai sistemi infrastrutturali

Miriam Brunero

La valutazione di impatto comunitario applicata ai sistemi infrastrutturali.

Rel. Patrizia Lombardi. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura (Costruzione), 2010

Abstract:

Le amministrazioni di tutto il mondo stanno progressivamente cambiando il loro modo di osservare e di intervenire sul pianeta, pratica che sembra incontrare l'accordo anche dell'opinione pubblica. La fase in cui la crescita economica lasciava in secondo piano qualsiasi altro aspetto rilevante per garantire sempre un maggior sviluppo è terminata. Ci si sta ora rivolgendo a quei problemi dovuti allo sfruttamento incontrollato delle risorse terrestri: i problemi di sostenibilità ambientale. Il tema della sostenibilità è molto ampio. Si può parlare, ad esempio, di energia, acqua, rifiuti, inquinamento atmosferico, ma anche di risorse culturali e paesaggistiche. Tutte questioni,queste, che al loro interno presentano altrettanti rami di interesse. Sia a livello europeo che a livello mondiale si parla continuamente, ormai da più di un decennio, delle problematiche legate alla sostenibilità ambientale, ma quali sono e come verranno raggiunti gli obiettivi che la società si pone per poter ottenere uno sviluppo sostenibile? Di sicuro il tema dei trasporti è uno degli argomenti maggiormente affrontati a livello internazionale;

infatti, non rappresenta solo un punto fortemente critico riguardo all'inquinamento del globo, ma è anche il sistema di collegamento che da sempre determina, con il suo livello di efficienza, le possibilità di sviluppo economico di un paese. Le questioni su cui ragionare quindi aumentano: quali sono gli sviluppi che hanno portato allo stato attuale il sistema infrastrutturale europeo e mondiale? Quali sono le azioni che si propongono per avere un ulteriore sviluppo di questa rete nel rispetto degli obiettivi sostenibili? Cercando di dare una risposta a questa domanda, e analizzando alcuni progetti viene naturale chiedersi quali metodi possono essere utilizzati per creare, valutare e selezionare delle ipotesi di intervento? I metodi sono molteplici, ma la mia attenzione si è soffermata, in accordo con la mia relatrice, sulla Community Impact Analysis proposta da INI. Lichfield che unisce al suo interno delle caratteristiche di stime differenti come la costi/benefici e l'analisi multicriteria.

A questo punto è lecito chiedersi a quali fasi della progettazione è possibile riferire questa analisi? Quali sono i dati di imput necessari? A quali soluzioni si può arrivare tramite l'elaborazione dei risultati? L'analisi dei casi studio è stata utile per rispondere a questi ultimi quesiti, ma soprattutto è stato interessante il caso del porto di Genova che, al suo interno

contiene tutti gli argomenti toccati dalla tesi in quanto come grande infrastruttura va ad influenzare molti aspetti della sostenibilità ambientale, economica e finanziaria; va a modificare fortemente l'assetto della rete infrastrutturale europea e, infine, consentirà un forte sviluppo economico non solo nazionale.

La tesi si incentra, come accennato, sul tema infrastrutturale cercando di esaminare i passaggi storici che hanno portato la situazione allo stato attuale; gli obiettivi che da qui in avanti si vogliono raggiungere, gli strumenti che aiuteranno le amministrazioni e tutti gli interessati a soddisfare le necessità di un processo così complesso. In particolare in questo contesto, tramite l'analisi dei casi studio presentati e con l'elaborazione e l'introduzione di alcuni dati, si vuole approfondire uno strumento specifico, di aiuto alla progettazione partecipata, che si identifica con la Valutazione di Impatto Comunitario. Un'analisi, questa, e si è rivelata utile per affrontare le diverse fasi dell'analisi valutativa legata ad un opera di progettazione e di realizzazione:

La valutazione ex-ante: che precede e accompagna la definizione dei piani e dei programmi operativi, di cui è parte integrante.

La valutazione in-itinere che prende in considerazione i primi risultati degli interventi, la coerenza con la valutazione ex-ante, la pertinenza degli obiettivi e il grado di conseguimento degli stessi. Valuta altresì la correttezza della gestione finanziaria, nonché la qualità della sorveglianza e della realizzazione dell'intervento.

La valutazione ex-post che è destinata a illustrare l'impiego delle risorse, l'efficacia e l'efficienza degli interventi, il loro impatto e la coerenza con la valutazione ex-ante, essa inoltre deve consentire di ricavare degli insegnamenti in materia di coesione economica e sociale.

Per quanto riguarda la valutazione ex-ante,l'analisi si propone di andare a semplificare le operazioni decisionali da effettuare all'interno di un progetto, ma è uno strumento utile anche per quanto riguarda la definizione partecipata dei progetti. La politica degli interventi, infatti, è orientata, oggi, verso tre obiettivi principali: la conservazione delle risorse naturali, la crescita economica e l'equità sociale. Si riconosce quindi la fondamentale importanza rivestita dall'educazione ambientale e della partecipazione del pubblico al processo decisionale. Questa tendenza alla concertazione deriva non solo dai criteri di sostenibilità definiti negli ultimi decenni, ma è dovuta anche al dilagare dei fenomeni di contestazione nei confronti della realizzazione di grandi opere da parte di settori importanti della comunità. Un esempio di questi processi è rappresentato dalla così detta sindrome di NIMBY (Not In My Back Yard) che rappresenta, con il suo significato, il concetto che sta alla base di un malumore organizzato e sempre più diffuso che ostacola un gran numero di interventi causando anche rilevanti perdite economiche. Dal punto di vista della valutazione in-itinere ed ex-post la valutazione risulta essere un ottimo strumento di verifica delle scelte operate, non che del lavoro svolto in fase di realizzazione e di gestione, ma fornisce anche una serie di dati che possono confermare a avvalorare l'operato di fronte all'opinione pubblica che già precedentemente dovrebbe essere stata integrata nel processo.

Relatori: Patrizia Lombardi
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AN Opere di ingegneria civile, trasporti, comunicazioni
SS Scienze Sociali ed economiche > SSF Scienze sociali
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura (Costruzione)
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2204
Capitoli:

PREMESSA

Obiettivi, domande di ricerca e metodologia di lavoro

Struttura della tesi

1.LE POLITICHE ECONOMICHE DEI TRASPORTI

Introduzione

Lo sviluppo dei trasporti fino al 1900

La situazione del 1900

Ordine internazionale: accordi e trattati nella prima metà del XX secolo

Le posizioni degli ultimi decenni

Conclusioni

2.LA VALUTAZIONE DI IMPATTO COMUNITARIO

Introduzione

Alcune definizioni

Generalità

La pratica

3.IL PORTO DI GENOVA

Lo sviluppo del trasporto marittimo dalla metà del '900 ad oggi

La storia della struttura portuale fino alla II guerra mondiale

Il porto di Genova: la sfida degli ultimi due decenni

La proposta progettuale del porto decentrato

La prima fase di progetto e di analisi

La VIC applicata agli scenari alternativi

Conclusioni

L'evoluzione del progetto

La seconda fase di progetto e di analisi

La VIC, confronto tra le due fasi di progetto

Conclusioni

CONSIDERAZIONI FINALI

BIBLIOGRAFIA

SITOGRAFIA

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Sitografia:

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http://www.map.formazione.corep.it/map.09/

http://www.storiaefuturo.com/architetti/2003/02/06/001/

http://www.novagrov.it

http://www.geograficamente.wordlpress.com

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