Immacolata Lamacchia, Anna Gloria Moschetti
Progettare nella rarefazione. Strategie operative nei territori in contrazione, a partire dal capitale territoriale. = Designin in rarefaction. Operative strategies in shrinking territories, starting from the territorial capital.
Rel. Francesca Frassoldati, Gabriele Pasqui. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2022
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Abstract: |
Le disparità territoriali, determinate dalle concentrazioni di capitali e servizi in alcuni centri piuttosto che in altri, hanno generato dinamiche migratorie dal forte impatto socio-economico, ambientale e spaziale. Il fenomeno di contrazione dei territori rarefatti ha contribuito ad alimentare il disagio insediativo, lo svuotamento delle case e la mancata manutenzione delle infrastrutture sia naturali che antropiche, aggravando i rischi ambientali già indotti dal cambiamento climatico e rendendo sempre più rarefatti e fragili questi territori. Considerando l’attuale dibattito internazionale sulle politiche di sviluppo, che guardano alla pandemia come punto di partenza per un futuro migliore, riteniamo che la riflessione sul disagio insediativo dei territori rarefatti non possa essere posta in secondo piano. I territori rarefatti possono essere realtà attraverso cui considerare l’intreccio di dimensioni ambientali, sociali, economiche, costruite e spaziali, con l’intento di aprire la riflessione sulle possibilità di istanze future a partire dal capitale territoriale. Al fine di descrivere un territorio rarefatto, è stata presa in considerazione l’Alta Val Tanaro, una valle “cerniera” al confine tra Piemonte e Liguria segnata dalla contrazione demografica, dalla mancata cura tanto dell’infrastruttura naturale, quanto dell’infrastruttura costruita. Nello specifico, la tesi propone di studiare le relazioni tra logiche insediative, come il capitale costruito sottoutilizzato, e l’ambiente circostante, come il bosco, con l’obiettivo di ricercare delle possibili strategie operative tramite suggestioni progettuali, valutando la coesistenza di fattori umani e non umani. Queste riflessioni si sviluppano più nello specifico attraverso la presa in esame di un piccolo comune della Val Tanaro, Garessio, ed in particolare del suo capitale territoriale. L’indagine che viene portata avanti tramite la ricerca di strategie operative fa riferimento ad attivare nuovi processi circolari a partire dalla risorsa bosco, che siano in grado di generare occupazione e quindi garantire il diritto ad abitare i territori rarefatti, ed allo stesso tempo avere una ricaduta in termini di manutenzione sul territorio, non solo nella pratica ma anche nella possibilità di recuperare una cultura della cura. Il sistema, che intreccia infrastrutture di diversi temi e livelli, si avvicina alla scala materiale tramite il capitale costruito esistente, critico perché in buona parte sottoutilizzato e abbandonato, e su cui è importante sviluppare un dialogo che ne ipotizzi il futuro, non per forza da tradursi in un riutilizzo. Il patrimonio costruito ed il patrimonio naturale, articolandosi in maniera più complessa e relazionata in due infrastrutture, costituiscono un capitale territoriale potenziale attraverso cui è possibile ricercare strategie che coniughino manutenzione, innovazione, cultura, occupazione e vivere. |
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Relatori: | Francesca Frassoldati, Gabriele Pasqui |
Anno accademico: | 2021/22 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 138 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/21924 |
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