Fabrizio Lo Russo
Settimo : una città in continua evoluzione.
Rel. Riccardo Bedrone. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2010
Abstract: |
Nata da una tradizione agricola, fortemente legata alle sue risorse idriche e alla sua posizione sull'asse viaria Torino-Vercelli-Novara-Milano, Settimo ha assunto e progressivamente mutato fisionomia e funzioni, che hanno determinato cambiamenti nell'assetto demografico e urbanistico. Gli albori di tale metamorfosi sono da collocare nel ventennio delle grandi manovre urbane degli anni '50-70, quando l'inarrestabile sviluppo industriale del torinese si propagò con profonde ramificazioni anche in Settimo, che perse la propria identità originaria di città agricola, per assumere quella di città-fabbrica e città-dormitorio. Uno dei cardini della ricerca concerne, infatti, l'analisi trasversale dello espansione urbanistica Settimese, attraverso la valutazione dell'impatto avuto dai vari piani adottati (si vedano quelli di Molli Boffa, Garzena, Vaudetti), al fine di capire quali siano state alcune soluzioni adottate di fronte al sovrappopolamento e all'industrializzazione nel perimetro urbano. Si rivela opportuno, inoltre, vagliare le problematiche insolute, derivate soprattutto dalla speculazione edilizia e dal progressivo degrado del tessuto urbano, e che sono rimaste come nuove questioni da affrontare. Innanzitutto, si trattava di affrancare Settimo dalla condizione di satellite industriale di Torino, pur mantenendo il suo alto potenziale infrastrutturale a servizio delle imprese e dei grandi poli produttori, anche perché la dismissione e lo spostamento di molte industrie, nonché il regresso del settore manifatturiero, avrebbero condannato la città a divenire un "contenitore urbanistico vuoto". Il superamento delle contraddizioni ereditate dal passato ha ricevuto impulso dall'attuazione di politiche eco-sostenibili: la soluzione non poteva che giungere dalle pratiche di risparmio energetico e sfruttamento delle fonti rinnovabili. La riqualificazione, quindi, si configura come un processo integrale di riappropriazione di ex aree industriali, a favore della collettività, e dall'impiego di un'aggiornata rete di paradigmi energetici. La conclusione, infine, verte su una proposta progettuale, relativa alla porta ovest; si tratta di un piano concernente tre aree distinte per funzioni: residenze-commerciale, impianti sportivi, zona parco. Anche in questo caso la genesi concettuale risente delle soluzioni eco-sostenibili, sia a livello energetico, sia architettonico, in modo da creare una coerente sutura con il tessuto urbano. |
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Relatori: | Riccardo Bedrone |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte U Urbanistica > UB Architettura del Paesaggio |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2184 |
Capitoli: | CAPITOLO PRIMO a. Inquadramento territoriale b. Incremento della popolazione CAPITOLO SECONDO a. Cronologia della strumentazione urbanistica b. Il XX secolo: le grandi trasformazioni La dinamica occupazionale c. Gli anni Cinquanta-Settanta Piano Molli Boffa Piano Garzena Situazione edilizia Attrezzature collettive Situazione viaria Regolamento edilizio d. Gli anni Settanta-Ottanta Piano Vaudetti Situazione demografica Situazione edilizia Organizzazione delle attività economiche e produttive Attrezzature collettive Situazione viaria e. Dagli anni Ottanta all'inizio del nuovo secolo Piano Garzena, Matassi e Niellano Situazione demografica Evoluzione tecnico-rappresentativa dei PRGC Trasformazioni del territorio f. Confronto PRGC 1963- PRGC 1978 Residenze g. Confronto PRGC 1978- PRGC 1985 Residenze Attività produttive Servizi e infrastrutture h. Variazione della popolazione anni 1991-2001 Sistema infrastrutturale i. Consumo del suolo negli 1991-2001 Situazione edilizia Organizzazione delle attività economiche e produttive Organizzazione viaria III)CAPITOLO TERZO a. Situazione attuale Pianificazione sovracomunale Piano territoriale di coordinamento: analisi degli estratti b. Progetti strategici Patto Territoriale del Po Urban Contratto di quartiere PRUSST IV)CAPITOLO QUARTO a. Aspetti pertinenti dello stato attuale dell'ambiente e della sua evoluzione b. Obiettivi di protezione ambientale stabiliti a livelli internazionale, comunitario o degli Stati Membri V)CAPITOLO QUINTO a. Principali progetti sul recupero e la rifunzionalizzazione di fabbriche in disuso Area ex Ferrerò Area Paramatti Area Antibioticos Area Siva Area Pirelli VI)CONCLUSIONI VII)APPENDICE a. Idee progettuali di una porzione di territorio Descrizione intervento Progetto Bibliografia |
Bibliografia: | AA.VV., "Città di Settimo Torinese" in Relazione introduttiva al Convegno sul piano di sviluppo regionale. Ciclostilato, 1973; L. Bazzanella, C. Giammarco (a cura di), "Progettare le periferie", CELIO, Torino, 1986; A. Bertolotti, "Gite nel Canavese, ovvero guida corografica, storica alle tre ferrovie da Chivasso a Ivrea, da Settimo Torinese a Rivarolo, da Torino a Ciriè, Ivrea". F. L. Curbis e Tipografia della Gazzetta di Torino, 1872; V. Berardi, A. Mela, M. Pellegrini, G. Rabino, "Le aree sociali nella conurbazione torinese", Editrice Levrotto e Bella, Torino, 1980; S. Bertotto, "Settimo Torinese operaia e contadina, popolazione, industria e lotte sociali dall'Unità d'Italia all'avvento del fascismo", Cesare Gasti, 1988; D. Caccia, "Settimo Torinese, appunti storici", Chieri, 1978; G. Campos Venuti e F. Oliva, "Cinquantanni d'urbanistica in Italia 1942-1992". Editori Laterza, Bari, 1993; G. Campos Venuti. B. Gabrielli, O. Piacentini e G. 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