La figura del progettista di giardini in Francia tra il XVII e il XVIII secolo = The figure of the garden designer in France between the 17th and 18th century

Da sempre la natura viene plasmata dall’uomo. All’inizio tale azione ha uno scopo prettamente produttivo, poi l’essere umano inizia a comprenderne la sua bellezza estetica ed a volersene appropriare, considerandola sempre più come elemento stilistico di rappresentatività sociale, di potere politico, di espressività ed unità formale, avente il fine di celebrare il singolo signore. Essa diventa quindi un ambiente di sperimentazione stilistica, un luogo magico dove ogni individuo si esprime e si crea, un posto in cui le piante vengono coltivate per ornamento ed in cui viene instaurato un rapporto forte tra l’uomo e la natura. L’unico in grado di fare ciò è il progettista, una figura professionale che, avendo una vasta conoscenza teorica e pratica nonché sapendo utilizzare gli strumenti adeguati, progetta qualcosa di unico nei giardini, cercando di unire insieme funzionalità ed estetica, e garantendo anche l’armonia d’insieme. Ma chi è il progettista di giardini? Possiamo parlare di un architetto specializzato non solo nella progettazione di edifici architettonici, ma anche nella realizzazione di piani complessivi per giardini signorili, o di una figura unicamente specializzata in quel settore? Il seguente elaborato si propone di analizzare la figura del progettista di giardini che si sviluppa in Francia tra il XVII ed il XVIII secolo, ponendo a confronto varie opere scritte da trattatisti francesi, aventi lo scopo di divulgare e di trasmettere le conoscenze ed i saperi teorico-pratici della pratica del jardinage. Questi, difatti, hanno prodotto un forte impatto sull’ambiente circostante poiché hanno permesso di fare il punto delle teorie, dei concetti e delle realizzazioni, diffondendo le idee ed i principi estetici dominanti di quel periodo, mediante l’uso del disegno.