Mattia Giovanni Zoda
Analisi clinica sugli effetti del trattamento con Cross-Linking corneale mediato da Riboflavina e raggi UV-A per la stabilizzazione del cheratocono = Clinical analysis on the effects of treatment with corneal Cross-Linking mediated by Riboflavin and UV-A radiation for the stabilization of Keratoconus.
Rel. Umberto Lucia, Giulia Grisolia, Maria Rosa Astori. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Biomedica, 2021
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Abstract: |
La complessità dell’apparato visivo fa sì che le alterazioni che esso possa subire siano molte e diverse. Esistono disturbi della vista, estremamente comuni, dovuti a cause genetiche, che determinano una inadeguata funzione dell’occhio (i cosiddetti disturbi di rifrazione) che possono essere corretti con l’uso di occhiali o di lenti a contatto. Esistono tuttavia altri tipi di alterazioni che arrecano deficienze visive notevoli, ma ai quali si pone rimedio, attualmente, con procedimenti chirurgici sempre più efficaci. È questo il caso del cheratocono, patologia di carattere degenerativo della cornea che può danneggiare uno o, in alcuni casi, entrambi gli occhi. Tale patologia comporta una deformazione progressiva della cornea (disco trasparente situato al polo anteriore dell’occhio), che si allunga, assumendo, come indica il nome, una forma conica. Risulta necessario, dunque, un tempestivo intervento al fine di arrestare la progressione della patologia e far fronte ai difetti di rifrazione oculare che essa comporta. Attualmente esistono procedure più conservative che puntano a preservare l’integrità della cornea del paziente ed approcci più invasivi - qualora il cheratocono non venisse trattato in tempo - come il trapianto di cornea. Tra gli approcci conservativi si annovera il “Cross-Linking Corneale” (CXL) che, per mezzo di una reazione fotodinamica tra la Riboflavina (vitamina B2) e i raggi ultravioletti UV-A (370 nm), è in grado di creare nuove connessioni tra le fibre di collagene e dunque aumentare la rigidità della cornea e renderla meno soggetta al processo di sfiancamento, caratteristico del cheratocono. La reazione fotochimica porta alla formazione di radicali liberi dell'ossigeno (ROS) che, a loro volta, reagiscono ulteriormente con altre molecole inducendo la formazione di nuovi ponti di reticolazione tra le fibrille di collagene dello stroma corneale. Le procedure per l’esecuzione del Cross-Linking Corneale sono due: tecnica Epi-off e tecnica Epi-on. La prima prevede l'asportazione dell'epitelio corneale prima dell’installazione della Rf al fine di favorire una sufficiente penetrazione della molecola nello stroma, accelerandone la sua saturazione. Al contrario, nel protocollo Epi-on non si procede all'asportazione dell'epitelio, consentendo un recupero più rapido e ridotto dolore post-operatorio, ma determinando una minor profondità della reazione ossidativa. Nel presente lavoro si vuole investigare i principi bio-fisici alla base del Cross-Linking corneale, con particolare attenzione alle attuali tecnologie esistenti, agli eventuali problemi aperti relativi al sistema di erogazione ultravioletta e alla comprensione dello sfiancamento corneale. Per una maggiore comprensione del fenomeno, si pone l’attenzione sulle proprietà viscoelastiche della cornea e si analizza come le possibili alterazioni delle sue proprietà biomeccaniche siano associate a patologie corneali, come, appunto, nel caso del cheratocono. Inoltre con la seguente analisi clinica – svolta su 22 pazienti - l’obiettivo è valutare criticamente questo trattamento, esplorare i suoi benefici, evidenziare i limiti in termini di efficacia e sicurezza a lungo termine ed infine identificare nuove aree per la ricerca futura. |
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Relatori: | Umberto Lucia, Giulia Grisolia, Maria Rosa Astori |
Anno accademico: | 2021/22 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 121 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Biomedica |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-21 - INGEGNERIA BIOMEDICA |
Aziende collaboratrici: | Politecnico di Torino |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/21665 |
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