Non-Plan/Off-Map: Un esperimento di progettazione non rappresentativa = Non-Plan/Off-Map: An experiment in non-representational design

Attraverso la letteratura relativa alla tradizione del “Non-Plan”, in cui alla fine degli anni ‘60 ci si domandava se le cose potrebbero andare peggio se non ci fosse alcuna pianificazione, questo studio si interroga su alcuni limiti legati al progetto architettonico, in particolare quelli relativi ad una rappresentazione che spesso non è sufficiente per cogliere la complessità e le potenzialità dei luoghi, e quelli connessi alla pianificazione aprioristica. “Non-Plan/Off-Map” ipotizza che la non-pianificazione possa rappresentare una strategia applicabile ancora oggi, se in grado di superare le sue criticità. Per cercare di verificare tale assunto, da una parte la tesi cercherà di ripensare la dimensione di rappresentazione dei luoghi avvicinandosi alla “Non-Representational Theory”, dall’altra tenterà di aggirare la pre-determinazione progettuale attraverso un approccio performativo derivante dallo studio della letteratura situazionista. Questa prima parte teorica ci permetterà di passare all’esplorazione progettuale di due casi studio “intrattabili” situati nel territorio livornese e strettamente connessi ad alcune crisi della contemporaneità, in particolare quella identitaria e quella del cambiamento climatico: il Mausoleo di Ciano e del sistema di cave dismesse del Romito. Per entrambi i casi si propone di esplorare anzitutto la dimensione della rappresentabilità descrivendo gli aspetti metodologici che si è scelto di adottare e, attraverso un esercizio progettuale, si identificano delle possibilità (o meno) di intervento.