Il finanziamento delle piccole e medie imprese (PMI) in Italia. Il razionamento del credito: problemi di offerta e problemi di domanda.

Le piccole e medie imprese italiane (PMI) si sono storicamente caratterizzate per la cronica difficoltà di reperimento di fonti finanziarie, non solo in grado di garantire l’equilibrio di breve periodo, ma anche in grado di sostenere la crescita, l’innovazione e l’internazionalizzazione. Negli ultimi anni, soprattutto nel recente passato a seguito della crisi pandemica da Covid-19, le imprese italiane si sono trovate dinanzi a sfide ancora più difficili. La competizione nei mercati globali, la spinta propulsiva dei nuovi Paesi emergenti e le mutate condizioni dei mercati finanziari hanno stravolto lo scenario economico di riferimento. Le imprese meno strutturate dal punto di vista del management e di minori dimensioni hanno riscontrato non solo difficoltà operative a competere nei mercati globali, ma anche problemi di accesso al mercato finanziario. Pertanto, una strada percorribile potrebbe essere quella di una maggiore apertura del tessuto imprenditoriale italiano a strumenti finanziari “alternativi”, in modo da aiutare e velocizzare questo processo di innovazione, sviluppo e crescita. Il presente lavoro affronterà, dunque, il tema del finanziamento delle imprese italiane, ponendo particolare attenzione al caso delle PMI, alla luce dell’attuale scenario macroeconomico e dei recenti problemi di accesso al credito bancario e al prestito bancario. A tal fine, dopo una panoramica introduttiva sulle PMI italiane, si procederà ad un’analisi teorica del credit rationing con il ricorso ad alcune evidenze empiriche, per concludere con una panoramica del mercato creditizio italiano e con un’analisi delle problematiche lato offerta e lato domanda che stanno alla base del rapporto banca-impresa. È fondamentale sottolineare come la trattazione si concentrerà anche sull’analisi degli effetti che il credit crunch ha avuto negli ultimi anni sul finanziamento delle PMI. Infine, per concludere, l’ultima parte consiste in una riflessione sui punti rimasti in sospeso riguardo il tema del razionamento del credito e sui nuovi strumenti finanziari oggi a disposizione in alternativa al credito bancario.