Alberto Bolzonello, Marco Mensa
Collegno, area ex Elbi : un nuovo modo di vivere le città.
Rel. Paolo Mellano. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2010
Abstract: |
II problema casa Nel linguaggio architettonico contemporaneo i termini “case popolari” ed “edilizia economica” hanno perso il loro significato, divenendo solo sfumature di un un unico concetto, che si può riassumere sotto il generico binomio in lingua inglese di Social Housing. La perdita di senso dei termini linguistici è solo la parte più evidente di un disordine semantico causato dall'usura di alcuni vocaboli, disordine che investe non solo le discipline dell'architettura, ma più in generale le scienze sociali. Intorno ai termini "case popolari" ed "edilizia economica" ruota il vasto patrimonio storico e culturale delle politiche pubbliche di tutela sociale, che hanno nell'ultimo secolo riconosciuto all'architettura un ruolo fondamentale come prodigioso simbolo di progresso e miracoloso strumento di consenso. Tanto le democrazie liberali e socialiste, quanto i regimi totalitari, hanno costruito la loro forza e stabilità sull'efficace retorica della "casa per tutti". L'emergenza abitativa è una questione cui gli architetti hanno tradizionalmente saputo e voluto fare fronte attraverso la presa di carico di un ruolo da protagonisti, con grande carica etica e ideologica dal quale oggi sembrano essere estromessi. Per tutto il ventesimo secolo l'edilizia sociale è stato il tema con cui l'architettura ha misurato la propria capacità di incidere nelle dinamiche di sviluppo della società futura e nelle utopie di riforma sociale. Oggi la residenza economica non possiede più la forza espressiva per rappresentare il progresso sociale, ma sembra limitarsi a ritrarre con ossessione la parvenza di uno stato di benessere diffuso. Negli ultimi anni il dibattito architettonico architettonico si è sviluppato intorno alla costruzione delle opere monumentali, delle eccellenze, delle grandi infra-strutture. L'edilizia economica ha seguito un percorso che solo sporadicamente ha intersecato quello dell'architettura delle "grandi maniere". I molti progetti pubblicati e segnalati regolarmente nei molti premi dimostrano quanto gli architetti abbiano ancora molte cose da dire, ma rappresentano solo un appuntito ago nello sterminato pagliaio degli edifici costruiti ogni anno. Le iniziative legate al tema, promosse dalle riviste e dalle istituzioni culturali affini, sembrano segnale della presa di coscienza di un'emergenza che bussa alla porta alla quale la disciplina dovrà far fronte, piuttosto che di un rinnovato interesse intellettuale verso la "casa sociale". |
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Relatori: | Paolo Mellano |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AH Edifici e attrezzature per l'abitazione A Architettura > AO Progettazione SS Scienze Sociali ed economiche > SSG Sociologia |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2127 |
Capitoli: | 0. INTRODUZIONE 1. CONTESTO URBANISTICO 1.1 Inquadramento storico 1.2 Reti e polarità. Il rapporto con Torino 1.3 Risorse ambientali 1.4 I quartieri 1.5 Analisi sociologica 1.6 II piano particolareggiato 2. RIFLESSIONI 2.1 Sull'evoluzione della città 2.2 Sui centri e sulle periferie 2.3 Sulle nuove forme di centralità 2.4 Sulle infrastrutture e il territorio 2.5 Sui nuovi spazi del lavoro 2.6 Sui nuovi spazi pubblici 3.IL MASTERPLAN 3.1 Introduzione al Masterplan 3.2 II manifesto 3.3 Infrastrutture e mobilità 3.4 Le funzioni 3.5 II rapporto con il contesto 3.6 II Masterplan illustrato 4. LA SOCIAL HOUSING DINAMICA 4.1 Introduzione 4.2 II processo abitativo 4.3 Un mezzo per produrre l'abitazione 4.4 II Processo di Partecipazione 4.5 La tecnica 4.6 Fasi di studio 4.7 La personalizzazione 5. CONCLUSIONI 6. BIBLIOGRAFIA |
Bibliografia: | Merleau-Ponty M. (1964), Le visibile et l'invisible, Gallimard, Paris, trad.it, "II visibile e l'invisibile", acura di M. Carbone, Bompiani, Milano, 1993; Koolhaas Rem, Junkspace. Per un ripensamento radicale dello spazio urbano, a cura di G. Mastrigli,Quodlibet, Macerata, 2006; Richard Ingersoll, Sprawltown, Meltemi Babele, Roma, 2004; Ash Amin / Nigel Thrift, Città. Ripensare la dimensione urbana, II Mulino Saggi, Bologna, 2002; Jordi Borga / Manuel Castells, La città globale, DeAgostini, Milano, 2005; Lucia Nucci, Reti verdi e disegno della città contemporanea, Gangemi editore, Roma, 2004. La costruzione del nuovo piano di Londra, Gangemi Editore, Roma, 2002; Francesco Indovina, Nuovo lessico urbano, Franco Angeli, Milano, 2006; Comitato Scientifico: Antonio Font, Francesco Indovina, Nuno Portas,L'esplosione della città,Bologna, 2010; Luca Reale, Densità, città, residenza, Gangemi Editore, Roma, 2008; Matteo Bittani, Simcity. Mappando le città virtuali, Edizioni Unicopli, Milano, 2003; Sandro Fabbro, Clelia Mungiguerra, Tra reti e luoghi. Strategie per condividere spazi nel territorio della Post-modernità, EdicomEdizioni, Monfalcone (Gorizia), 2003; P.Riani, Kenzo Tange, Sadea Sansoni, Firenze, 1969; Carlo Mezzetti, Dalle città ideali alla città virtuale, Edizioni Kappa, Roma, 2005;. Gianni Fabbri, Forme del movimento, Officina Edizioni, Roma, 2008; Matteo Agnoletto, Alessandro DelPiano, Francesco Evangelisti..., La civiltà dei superluoghi, Damiani,Bologna, Officina Edizioni, Roma, 2008; Metrogramma, Giovanni Sarti, Superinfrastrutture. Insediamenti produttivi ad alta densità, collana UB Comune di Bolzano, 2003; Giuseppe Marinori, Infrastrutture nel progetto urbano, Franco Angeli, Milano, 2006 Aimaro Isola e Liliana Bazzanella, Esperienze: forme insediative/ambiente e infrastrutture, Marsilio,Padova, 2003; Rem Koolhaas, Bernard Chang, Mihai Craciun, Nancy Lin, Yuyang Liu, Katherine Orff and StephanieSmith, The Great Leap Forward. HarvardDesign SchoolProject on the City, Taschen, New York,2002; Alessandra De Cesaris, Infrastrutture e paesaggio urbano, EDIL Stampa - Quaderni dell'ANCE,Roma, 2004; Francesca Pregnolato Rotta Loria, Gli spazi del lavoro intelligente. Una ricerca di prossemica in un villaggio elettronico, Alinea, Firenze, 1998; ARUP + KANSO + KKAA / CRA, Progetto ManifatturaGreen Innovation Factory,Rovereto, giugno2010 Enrico Cicalò, Spazi pubblici: progettare la dimensione pubblica della città contemporanea, Angeli, Milano, 2009ARUP + KANSO + KKAA / CRA, Progetto ManifatturaGreen Innovation Factory Rovereto, giugno 2010; Arnaldo Cecchini, Al centro le periferie : il ruolo degli spazi pubblici e dell'attivazione delle energie sociali in un'esperienza didattica per la riqualificazione urbana, Angeli, Milano, 2007; Enrico Cicalò, Spazi pubblici: progettare la dimensione pubblica della città contemporanea, Angeli, Milano, 2009; NJ. Habraken, Strutture per una residenza alternativa, II Saggiatore,Milano,4973; MVRDV, "Farmax", 101 Publisher Kenzo Tange, "Architettura e disegno urbano" Kisho Kurokawa, Electa Guido Canella, La diffusione del centro, in «Zodiac 13», marzo, 1995, pp. 4 Marina Waisman, La città che ha perduto il centro, in «Zodiac 13», marzo, 1995, pp. 12 Peter Eisenmann, Bahnhofsbereich Friedrichstrasse, in «Zodiac 13», marzo, 1995, pp. 86 Bernard Shumi, Jardin d'enterprises, Chartres, in «Zodiac 13», marzo, 1995, pp. 128 Sitografia: www.comune.collegno.it www.europaconcorsi.com www.archdaily.com www.oma.com www.foa.com www.promolegno.com www.datalotz.com |
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