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Calci e fornaci da calce : il complesso Deaglio di Rossana in Provincia di Cuneo

Enrico Testa

Calci e fornaci da calce : il complesso Deaglio di Rossana in Provincia di Cuneo.

Rel. Maria Barelli. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2010

Abstract:

Non c'è elemento naturale che passi indenne attraverso le fasi dell'evoluzione e dello sviluppo industriale e la calce non si sottrae a questa legge.

Questo materiale e la sua lavorazione hanno segnato la storia dell'uomo, portandolo, nei secoli, alla realizzazione di quei grandi complessi che sono le fornaci, atte a colpire non solo l'interesse di costruttori ed architetti, ma anche l'immaginazione e la vena artistica di pittori come l'inglese J.M.W. Turner, che immortalò nel 1797 circa "La fornace da calce a Coalbrookdale".

In tempi più recenti i fotografi Bernd e Hilla Becher della scuola di Dusseldorf hanno fissato momenti significativi di archeologia industriale attraverso gli scatti su "Le fornaci da calce di Harlingen" (1963), inducendo i critici ad accostare le loro immagini, per la forza evocativa che sprigionano, alle forme artistiche di Giorgio Morandi. Dunque non è la ricchezza in valore relativo a rendere nobile un materiale, ma è l'uso che l'uomo sa e può farne, trasformandolo in un elemento fondamentale nella storia del suo progresso.

La calce è anche un materiale molto antico. Oltre ad essere il componente fondamentale per la fabbricazione delle malte, essa è stata utilizzata, per lunghissimo tempo, anche con altri scopi. Nell'antichità essa fu infatti usata come pigmento, come prodotto per la cosmesi, come disinfettante, come fertilizzante, ecc. La scoperta dei processi di cottura, spegnimento e indurimento della calce fu probabilmente una casualità, e non è cosa facile ipotizzare quando, nell'età preistorica, l'uomo abbia compreso la natura e l'utilità di questi processi.

Il fatto che essi non siano mai stati abbandonati, ma sempre e solo perfezionati e resi più produttivi, spiega l'attenzione che questo lavoro ha voluto prestare all'argomento "calce e fornaci da calce", così antico e così moderno allo stesso tempo, che può essere letto nelle sue diverse sfaccettature.

Si è iniziato con l'analizzare la calce, i minerali da cui la si produce, le sue possibili applicazioni e si sono fatti cenni alla normativa che ne regola la classificazione. Si è approfondito poi il processo produttivo dall'escavazione fino allo spegnimento, per considerare in seguito le evoluzioni delle fornaci, prima con uno sguardo su quelle che sono le tipologie descritte nella letteratura tecnica fra Otto e Novecento, poi analizzando quali fossero i tipi presenti nei nostri luoghi ed in particolare nella provincia di Cuneo. Il passo successivo è stato quello di schedare le fornaci cuneesi cercando di coglierne le differenze o gli aspetti comuni. Molte sono state le visite a impianti più datati o più recenti (quasi tutti quelli in Provincia di Cuneo), in modo da cogliere quanti più aspetti ed informazioni possibili sui forni di cottura.

Per ultimo ci si è concentrati sul caso studio della fornace Deaglio di Rossana, che è stata visitata a più riprese, fotografata e rilevata nelle dimensioni metriche. Queste operazioni hanno sollecitato una grande quantità di interessi, di spunti di ricerca e di riflessione per capire una tecnologia dell'architettura tanto antica quanto affascinante. Dall'approfondita ricerca d'archivio presso il Comune di Rossana si è arrivati a capire, con buona approssimazione, in quale epoca i forni Deaglio furono costruiti. Dai numerosi sopralluoghi, e soprattutto dalle interviste con gli addetti e gli attuali proprietari si sono comprese quali furono le soluzioni adottate in origine e quali furono gli adattamenti tecnologici intervenuti in seguito. Dallo studio del manufatto si è tratto spunto per approfondire la conoscenza sull'uso di certi materiali (mattoni refrattari, murature miste) e sull'applicazione di tecnologie proprie dei forni quali la camera d'aria fra i due involucri esterno ed interno, le "fuciliere" per la propagazione del calore, le cerchiature dei tini, il sistema di tiraggio naturale ed artificiale, gli irrobustimenti strutturali e i vari sistemi di carico del calcare e scarico della calce viva. Gli arnesi ritrovati hanno fatto sì che la fornace Deaglio sia stata immaginata "in funzione" per capire organizzazioni, turni di lavoro e antichi mestieri.

Al termine del lavoro sono stati osservati gli interventi di recupero realizzati per alcune fornaci da calce in Italia e all'estero. Prendendo spunto da tali contributi, si è ipotizzata la creazione di una "strada della calce" che coinvolge tre impianti di produzione molto vicini tra loro (Calce Piasco, Pellini-Albonico e Deaglio di Rossana), in modo da dar vita ad un ecomuseo diffuso in grado di contribuire a testimoniare antichi saperi ed antichi lavori. Gli strumenti utilizzati per la redazione di questo lavoro sono stati molti. La bibliografia in materia di calci e fornaci da calce è molto ricca e completa ed è stata consultata presso la Biblioteca centrale della Facoltà di Architettura. Per alcuni testi e delibere locali si sono consultate le biblioteche di Cuneo e di Savigliano e l'archivio storico del comune di Rossana.

Per informazioni specifiche sulla storia della famiglia Deaglio di fondamentale importanza è stata la monografia conservata dagli attuali proprietari del complesso Calce Piasco, che custodiscono anche, nei loro uffici, antichi disegni e fotografie utili a inquadrare storicamente un'intera economia di fondovalle fortemente caratterizzata dalla presenza di numerose miniere e fornaci da calce.

Decisive sono state le testimonianze dirette. Si sono intervistati a più riprese gli attuali proprietari della Calce Piasco e della fornace Deaglio di Rossana (Ing. Angelo Albonico, Dott. Paolo Deaglio e Aldo Deaglio) e vecchi addetti alla fornace (Sig. Battista Cucchietti). Particolare riconoscenza si deve al Sig. Teresio Chiotti, tuttora minatore e draghista presso la cava di Regione Tarditi, che, in occasione di una visita alla vecchia fornace, si è prodigato nel raccontare di antichi lavori e tecnologie fornendo particolari che, alla fine, sono risultati fondamentali per capire i processi di trasformazione avvenuti all'impianto Deaglio di Rossana.

Le risorse consultabili on-line sono state anch'esse di aiuto. I vari motori di ricerca sono venuti in soccorso a più livelli. Hanno soddisfatto le richieste su materiali e metodi (Wikipedia), su carte e disegni (Carta Geologica d'Italia visibile al sito www.apat.gov.it) e hanno soprattutto fatto da bussola per individuare i vari interventi di restauro delle fornaci che si possono osservare sia in Italia che all'estero (Francia, Inghilterra e Stati Uniti in particolare). Il sito italiano del Forum Calce (www.forumcalce.it) è un riferimento di rilievo per gli addetti ai lavori, per gli studiosi e per gli appassionati. In occasione di Restructura 2010 nella sede fieristica del Lingotto, (Torino), ha organizzato, congiuntamente al CNA (Confederazione Nazionale dell'Artigianato), un seminario fissato il 26 novembre 2010 su "La Calce in Architettura e nel Restauro". A tale convegno sono intervenuti, tra gli altri, in qualità di relatori, ring. Giovanni Brino - Politecnico di Torino, il Dott. Andrea Rattazzi Presidente del Forum Italiano Calce, ed altri "specialisti della calce". In tale occasione è stato presentato anche l'interessante progetto di riprodurre la "Calce di Superga" utilizzando una calchera che verrà costruita (si ipotizza maggio 2011) nel territorio del Comune di Baldissero.

Relatori: Maria Barelli
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte
T Tecnica e tecnologia delle costruzioni > TE Tecnologia dei materiali
Corso di laurea: Corso di laurea in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2118
Capitoli:

Introduzione

1.La calce

1.1.La calce

1.2.La calce idraulica

1.3.Applicazioni

1.4.Normativa

2.Il processo produttivo

2.1.Escavazione, frantumazione e scelta del materiale

2.2.Trasporto alla fornace e carico del materiale

2.3.Reperimento del combustibile

2.4.Cottura

2.5.Spegnimento, immagazzinamento e trasporto

3.La fornace da calce

3.1.La fornace all'aperto

3.2.Forni a corta fiamma o a strati

3.3.Forni a fuoco separato o continuo

3.3.1.Fornace da calce Simoneau

3.3.2.Fornace da calce Rùdersdorf

3.3.3.Fornace da calce Swann

3.3.4.Forno da calce a Gas

3.3.5.Fornace da calce "alla piemontese"

4.Impianti e testimonianze nel cuneese

4.1.Analisi delle ubicazioni

4.2.Tipologie e tecnologie

4.3. Schedatura dei siti in provincia di Cuneo

5.Un sito in esame: La fornace Deaglio di Rossana

5.1.Le origini, la famiglia e gli imprenditori

5.2.L'ubicazione

5.3.Analisi organizzativo-tecnologica

5.3.1.Datazione trasformazioni

5.4.Materiali, tecniche costruttive e di manutenzione

5.5.Rilievo strumentale, fotografico e restituzione grafica

5.6.Modellazione solida 3D

5.7.Quale futuro?

Bibliografia

6.ALLEGATI

Bibliografia:

•NONNIS-MARZANO, Trattato di Costruzione civile, rurale, stradale ed idraulica, Negro, Torino, 1882.

G. MUSSO,G. COPPERI, Particolari di costruzioni murali e finimenti di fabbricati, G.B.Paravia e comp., Torino, 1888.

•G. QUARNETI, / quaderni di Giacomo Querini da Venezia 1889, Ceprovip, s.d.

•G. VIVARELLI, L'arte del costruire, Ulrico Hoepli, Milano, 1913.

•R. PARRI, // Costruttore, Libreria del Goliardo, Napoli, 1929.

•D. DONGHI, Manuale dell'achitetto, UTET, Torino, 1935 (I edizione 1905). E. •CORTI, La costruzione de forni industriali, Lavagnolo, Torino, 1937.

•NOB. C.F. SAVIO, Rossana ossia il passato di un villaggio prealpino, Libreria Mortara, Saluzzo, 1937-XV.

•E. DEAGLIO, Cronistoria della Calce di Piasco nel centenario della produzione 1852-1952, Impronta, Torino, 1952.

•N. DAVEY, A history of building materials, Phoenix House, London, 1961.

•E. SCHIELE , LW. BERENS, La calce, Edizioni Tecniche ET, Milano, 1976.

•D.DIDEROT, J.B. ALEMBERT, // mestiere e il sapere. Tutte le tavole dell'Encyclopédie, Mondadori, Milano 1983.

•E.TAMAGNO, Fornaci. Terre e pietre per l'ars aedificandi, Torino, 1987.

•L.BERARDO, L'Associazione degli operai di Piasco - Mutualismo e trasformazione sociale in una comunità di fondovalle tra otto e novecento, Gribaudo Editore, Cavallermaggiore, 1994.

•G.ASTRUA, Manuale pratico del mastro muratore, Hoepli Milano, 2003.

•P.CHIERICI, Fabbriche, opifici, testimonianze del lavoro: Storia e fonti. Materiali per un censimento in provincia di Cuneo, Celid, Torino, 2004.

•C.LUMIA, KALKBRENNEN, Produzione tradizionale della calce al Ballenberg, Austria, Nardini, 2009.

Fonti archivistiche

Archivio Storico Comune di Rossana 1613-1959 e archivi aggregati - Cat. XI Economia Nazionale e Industria Faldone 366 collocazione 178/26 Archivio privato dell'impresa Calce Piasco - Piasco

Sitografia:

www.uni.com (UNI Ente Nazionale di Unificazione)

www.apat.gov.it/Media/carta_geologica_italia (Carta Geologica d'Italia)

www.periodicicuneesi.it (Periodici della Provincia di Cuneo)

www.calceviva.it (Calce Viva)

www.forumcalce.it (Forum Italiano Calce)

www.mnactec.cat/ticcih (TICCIH - The Industriai Committee for thè Conservation

of thè Industriai Heritage)

it.wikipedia.org (Wikipedia enciclopedia on line)

www.vallepesio.it (Sito della valle Pesio)

musei.provincia.padova.it (I musei della Provincia di Padova)

www.tremplinhp.com (Restauration Des Fours A Chaux De Vendenesse Les Cha-

rolles)

www.mycountyparks.com (La Hurstville Lime Kilns)

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