Luoghi e Architetture Nascoste nel Basso Monferrato. Il borgo di Camagna = Hidden Places and Architectures in Basso Monferrato. The village of Camagna

Il lavoro di tesi che chiude il mio percorso di Laurea Magistrale in Architettura per il Progetto Sostenibile ha come obiettivo generale quello di mettere alla luce un sistema di beni architettonici che ad oggi non hanno ancora un’adeguata visibilità. Il contesto che si prende in considerazione è quello del territorio del Monferrato. Iscritta alla World Heritage List, questa regione è ricca di dinamiche di valorizzazione e promozione turistica, ma fortemente ancora solo legata ai temi vitivinicoli e poco interessata ai valori architettonici emergenti. Durante il corso dell’Ottocento, in Piemonte si sviluppano nuove correnti architettoniche legate a principi innovativi. L’architetto Crescentino Caselli si inserisce nel panorama piemontese attraverso svariate architetture, di commissione privata e pubblica, costruendo la sua fama. Grazie alle sue origini monferrine si dedica a fine secolo a opere nel suo contesto natio. In particolare, in questo lavoro viene affrontata una delle sue opere più grandiose quale l’ampliamento della Chiesa parrocchiale di Camagna Monferrato. La domanda che mi sono di conseguenza posta è stata: perché un monumento così grande e fuori scala si trova proprio nella piccola Camagna? Il passo successivo è stato quello di pormi un obiettivo più specifico, che poi è diventato il fulcro della tesi, attorno al quale sono state analizzate tutte le componenti che mi avrebbero permesso di arrivare al risultato finale. La finalità ultima è quella di dare una nuova prospettiva al borgo di Camagna, valorizzando quello che già possiede e che è ben riconoscibile anche da lontano, non è quindi necessario aggiungere elementi di landmark avendo già nelle sue radici la maestosa cupola di Crescentino Caselli. Il lavoro è stato diviso in quattro principali direzioni, che ho identificato come “strumenti”, che hanno preceduto quella che poi è la mia proposta di valorizzazione. In prima analisi vengono indagati i principali aspetti del territorio del Monferrato, con lo scopo di individuare gli elementi già caratteristici oggi e che sponsorizzano questa regione e la rendono così unica e speciale. Successivamente vengono presi in considerazioni due grandi strumenti legati all’urbanistica e al governo del territorio, quali il Piano di Gestione dell’UNESCO e il Piano Paesaggistico Regionale. Sono entrambi stati introdotti in tempi abbastanza recenti, e l’obiettivo è stato quello di indagare come questi due strumenti si sono conformati nelle politiche del territorio già esistenti e come hanno considerato nel loro programma i beni architettonici che voglio mettere alla luce. Lo studio dell’analisi storica del costruito ha contribuito alla ricerca delle radici del territorio e del borgo, attraverso lo studio della cartografia storica e gli scenari più significativi raccontati nei manoscritti nel corso dei secoli. Si inizia a fare un affondo sulla storia dell’antica chiesa originaria per cercare le motivazioni del suo attuale aspetto. Con l’ultimo capitolo, che tratta degli eventi della seconda metà dell’Ottocento, si approfondiscono i temi legati al lavoro dell’architetto Crescentino Caselli e al suo rapporto con il contesto. Questa ricerca ha portato il mio lavoro a sviluppare un progetto di valorizzazione del borgo che prevede il rafforzamento delle dinamiche già in atto. Gli spazi esterni vengono ripensati e la casa canonica si trasforma. L’attuale archivio storico parrocchiale prende forma e viene ampliato, dando il valore che, insieme alla sua chiesa si merita da diverso tempo.