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CRESCITA E BOOM DEL PLURALISMO RELIGIOSO A TORINO: ANALISI E MAPPATURA DEI LUOGHI DI UN FENOMENO SOMMERSO ATTRAVERSO UN SECOLO. = THE GROWTH AND PROLIFERATION OF RELIGIOUS PLURALISM IN TURIN: THE ANALYSIS AND PLACE-MAPPING OF AN UNDECLARED PHENOMENON OVER A CENTURY

Marco Celenza

CRESCITA E BOOM DEL PLURALISMO RELIGIOSO A TORINO: ANALISI E MAPPATURA DEI LUOGHI DI UN FENOMENO SOMMERSO ATTRAVERSO UN SECOLO. = THE GROWTH AND PROLIFERATION OF RELIGIOUS PLURALISM IN TURIN: THE ANALYSIS AND PLACE-MAPPING OF AN UNDECLARED PHENOMENON OVER A CENTURY.

Rel. Michela Comba, Maria Carmen Belloni. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2021

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Abstract:

Storica meta d’immigrazione e testimonianza di una pluralità di appartenenze culturali e comunità, Torino dalla seconda metà dell’Ottocento si è rivelata un terreno fertile nel quale religioni e spiritualità hanno affondato le proprie radici. Oggi si presenta composta da chiese cattoliche ma anche da luoghi che riflettono la pratica di altre religioni e forme spirituali. La tesi prende il via dai dati raccolti dal Centro Studi sulle Nuove Religioni (CESNUR) e dall’Osservatorio del Pluralismo Religioso (OPR). Nella prima parte sono stati individuati e localizzati su mappe 159 chiese cattoliche e 161 luoghi di culto riferiti a altre religioni e spiritualità, suddivisi in cinque macrocategorie religiose, sulla base della classificazione effettuata dall’OPR: Protestantesimi (86), Forme di origine giudaico cristiana (30), Forme di origine orientale (23), Forme nate in occidente (4), Islam (18). La tesi riporta una ricognizione storica sulla legislazione in materia di edilizia di culto dall’anno della promulgazione dello Statuto Albertino (1848), fino alle più recenti leggi regionali, con riferimento alla normativa piemontese. Le diverse realtà religiose e spirituali s’insediano nella quasi totalità dei casi in contesti originariamente destinati a altre funzioni (autorimesse, residenze, stabilimenti dismessi, cortili residenziali). Nella seconda parte i luoghi di culto sono messi in relazione al contesto della città, dal 1861 fino ai giorni nostri. Il fenomeno inizia a farsi dirompente dal secondo dopoguerra a seguito delle massicce ondate migratorie dalle regioni italiane che hanno consentito la crescita di forme religiose e spirituali differenti da quella cattolica. Con il processo di de-industrializzazione, in particolare a partire dagli anni Novanta, i luoghi della religione cattolica si cristallizzano all’interno del tessuto urbano consolidato con la ricostruzione post-bellica, mentre nella città avviene l’esplosione di altre forme religiose e spirituali. Le ondate migratorie più recenti e il conseguente fenomeno di crescente urbanizzazione hanno comportato la formazione di gruppi culturali caratterizzati da ideologie basate su tematiche ignorate dalle religioni storiche e la comparsa di religioni tipiche dei Paesi extra europei come l’Islamismo, il Buddhismo e l’Induismo. La terza parte mostra l’approfondimento di dieci luoghi di culto non cattolici ritenuti particolarmente importanti per localizzazione, caratteristiche evolutive e architettoniche, macrocategorie religiose, comunità di appartenenza, attività intraprese, disponibilità di documentazione archivistica. Viene restituito anche un confronto tra i due casi che presentano tra loro maggiori differenze a livello evolutivo, compositivo, architettonico e comunitario: la Chiesa evangelica apostolica di via Caluso 26 (circoscrizione 5, Madonna di Campagna) e la Congregazione dei testimoni di Geova di via degli Artisti 23f (circoscrizione 7, Vanchiglia). L’obiettivo è di offrire un contributo per l’approfondimento e la comprensione di un fenomeno culturale apparentemente sommerso, troppo complesso per non essere affrontato in termini interdisciplinari, ma che negli studi dedicati alla città e all’architettura contemporanea conserva un ruolo ancora troppo marginale, non solo in Italia. La polifunzionalità di questi luoghi, i loro ruoli sociali, educativi e culturali, forniscono spunti interessanti per misurare, studiare e favorire il pluralismo e l’inclusività della città contemporanea.

Relatori: Michela Comba, Maria Carmen Belloni
Anno accademico: 2021/22
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 437
Parole chiave: Pluralismo religioso Torino luoghi di culto mappatura
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/19802
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