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Design e politica: una storia di inclusione = Design and politics: a story about inclusion

Sofia Leone

Design e politica: una storia di inclusione = Design and politics: a story about inclusion.

Rel. Elena Dellapiana, Ramon Rispoli. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Design E Comunicazione Visiva, 2021

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Abstract:

Design e politica: una storia di inclusione Se si consulta l’Enciclopedia Treccani, sotto la voce “design” si legge: “Il termine inglese design, che letteralmente significa "progetto" o "disegno", si riferisce al processo di progettazione di un oggetto qualsiasi [...]”. Nella definizione, dunque, si menziona esclusivamente l’azione del progettare, ma ciò che effettivamente fa il designer non si riduce all’ideare un nuovo prodotto o servizio. La potenzialità del design va molto oltre: plasma la realtà che circonda gli individui, impattando necessariamente sul contesto in cui questi ultimi si muovono. La relazione tra il contesto storico e la disciplina, perciò, è simbiotico: gli avvenimenti storici influenzano necessariamente i designer dell’epoca di riferimento, ma allo stesso tempo il frutto del lavoro di questi ultimi condiziona obbligatoriamente l’utente finale. Storicamente il design ha svolto un ruolo spesso centrale nelle lotte per l’ottenimento di pari diritti messe in atto da parte di categorie di individui discriminate, ma allo stesso tempo alcuni artefatti impattano tuttora in maniera negativa sull’integrazione e sull’inclusione nella società proprio delle stesse categorie che ne avevano giovato in passato. L’obiettivo di questo studio è quello di analizzare come il design abbia influito positivamente nel passato sui movimenti per l’uguaglianza delle donne, degli afroamericani e degli omosessuali, ma allo stesso tempo dimostrare come ancora oggi possa impattare negativamente sulle stesse categorie a causa di un approccio poco inclusivo in fase di progettazione. Per esaminare l’ascendente che il design ha avuto sui movimenti sociali si partirà analizzando il contesto storico presente negli anni Sessanta negli Stati Uniti d’America, portando esempi di designer impegnati a lavorare in funzione di aiutare le categorie discriminate, arrivando a mostrare come in alcuni casi questo accada ancora oggi. Attraverso l’analisi dell’importanza di progettare un’affordance inclusiva e contestualizzata, si dimostrerà quanto possano essere dannosi degli artefatti ideati senza tenere conto delle eventuali conseguenze sociali sui target non inclusi in quelli di riferimento. Al termine si analizzeranno delle proposte avanzate negli anni per riuscire a creare una metodologia di progetto che possa essere sempre più inclusiva per evitare di impattare negativamente.

Relatori: Elena Dellapiana, Ramon Rispoli
Anno accademico: 2021/22
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 59
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea in Design E Comunicazione Visiva
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea > L-04 - DISEGNO INDUSTRIALE
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/19750
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