Packaging per la Piattella Canavesana di Cortereggio = Packaging for the Piattella Canavesana of Cortereggio

Ogni giorno ognuno di noi entra in contatto con numerosi packaging. Sono tra gli oggetti più complessi a causa delle diverse funzioni e ruoli che svolgono e alla molteplicità degli attori coinvolti nel loro ciclo di vita. La quotidianità li ha resi però elementi di scarso valore a cui non si pone la giusta attenzione. L'obbiettivo dello studio è quello di determinare un packaging funzionale ed identificativo per la Piattella Canavesana di Cortereggio. La relazione è stata suddivisa in due fasi: la prima di ricerca ed analisi teorica e pratica, la seconda di progettazione. L'indagine teorica ha trattato il packaging alimentare in generale e con un occhio di riguardo nei confronti di quello per i legumi, così da studiarne la storia, le caratteristiche, le funzionalità ma anche i vincoli che ne limitano la progettazione. In seguito ha affrontato il tema dell'ergonomia delle confezioni, ovvero il rapporto utente-prodotto dal punto di vista percettivo, poichè il packaging è il primo punto di contatto tra il contenuto ed il consumatore. Successivamente ha analizzato le direzioni di mercato attuali che prevedono sempre più materiali sostenibili ed elementi digitali a supporto della comunicazione. Delineato lo scenario generale, lo studio si è focalizzato sull'analisi delle caratteristiche per cui la Piattella Canavesana di Cortereggio si differenzia dagli altri legumi e del suo attuale packaging, così da comprenderne le criticità e gli aspetti positivi. La Piattella è un Presidio Slow Food entrata a far parte della comunità leguminosa Slow Beans. Le caratteristiche che la differenziano dagli altri legumi sono: la colorazione bianca, la buccia impercettibile ed il sapore delicato e dolce. La confezione attualmente utilizzata è un vasetto in vetro che presenta numerosi limiti quali la sostenibilità, la pesantezza e la fragilità, elementi che influenzano soprattutto la vendita. La ricerca pratica ha indagato confezioni di legumi già presenti sul mercato sia mediante tecniche di supporto dell’analisi percettiva sia tramite l’analisi multicriteria, che indica ai costruttori i temi sui quali occorre concentrare le energie per essere sempre più competitivi. Questi step hanno permesso di redigere un attento quadro e delineare le linee guida per sviluppare il progetto finale. L'elaborato termina con lo sviluppo progettuale di un nuovo packaging adatto alla Piattella di Cortereggio. Grazie alle ricerche teoriche ed alle analisi pratiche, sono emerse le caratteristiche migliori quali: l'impiego di carta, le forme morbide e arrotondate, la presenza di una finestra trasparente che permette la visibilità del prodotto e l'impiego di colori quali rosso, marrone, oro e nero. Questi elementi permettono di valorizzare e percepire le caratteristiche del prodotto, ma anche di trasmettere gli ideali ed i valori delle aziende produttrici e degli intenti dell'associazione Slow Food. La forma è stata appositamente studiata per poter consentire un'agevole presa, utilizzo e compattazione. Inoltre, l'unicità del packaging, conferisce al prodotto un'identità chiara e distinguibile dagli altri competitor sul mercato, aiutando così a combattere i 'falsi' legumi Presidi Slow Food. Il packaging progettato può essere utilizzato anche per tutti i legumi appartenenti alla Comunità Slow Beans poichè hanno le stesse modalità di conservazione della Piattella e condividono i medesimi ideali. In questo modo si crea un filo conduttore utile per identificare i legumi di Slow Beans.