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El derecho de los invisible a la sustentabilidad. Un caso studio per Santiago del Cile. = The invisibles' right to sustainability. Case study in Santiago, Chile.

Greta Morano

El derecho de los invisible a la sustentabilidad. Un caso studio per Santiago del Cile. = The invisibles' right to sustainability. Case study in Santiago, Chile.

Rel. Roberto Giordano, Monica Alexandra Munoz Veloza. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2021

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Abstract:

La tesi nasce dalle esperienze personali vissute, durante l’esperienza di studio all’estero, l’Estallido Social in Cile, con la richiesta di accesso a una vivienda digna. Il diritto a un tetto sicuro, che non sia soggetto, almeno in parte, a disastri naturali, a eradicazioni, non è per tutti. Tale problema è diventato ancora più rilevante dopo l’anno di pandemia trascorso, dove la casa è diventato il luogo dove poter sviluppare la propria vita. Come lo ha vissuto chi condivide spazi di 9 m2 con tutto il proprio nucleo famigliare? Per queste ragioni si sceglie di trattare il tema per coloro che all’interno della società spesso si rendono “invisibili” agli altri, i cui ingressi economici non permettono di soddisfare tutte le necessità basiche. Nello specifico coloro che vivono all’interno di insediamenti informali. Chiamati campamentos in Cile, sono definiti come agglomerati che includano almeno otto nuclei famigliari, che mancano di servizi basici e che occupano un terreno illegalmente (TECHOChile, 2013). Per motivare le condizioni attuali secondo cui vivono all’interno di insediamenti informali 47.050 nuclei famigliari (MINVU, 2018-2019), è necessario risalire agli anni del colonialismo, quando i principali centri del paese nacquero segregati: egemonia spagnola nel centro cittadino, popolazioni native nelle periferie. Così la popolazione operaia affittava stanze nei conventillos o lotti nelle periferie, oppure, illegalmente, occupava terreni inutilizzati. Nascono le poblaciones callampa. Nei tempi successivi si alternano tentativi di aiuto statali a occupazioni illegali e tomas de terreno, fino all’anno del Colpo di stato, il 1973. Da questo momento grandi masse vengono spostate dagli insediamenti informali all’interno della città verso le periferie. Dalla fine della dittatura molti sforzi sono stati fatti per cercare di ridurre il deficit abitativo, ma resta ancora irrisolto, anche per via dell’aumento del valore del suolo e delle abitazioni. Per provare a risolvere tali problematiche si pone l’attenzione sulle architetture vernacolari, che nel passato si modellavano al contesto nel quale venivano inserite. Si cita la quincha, una tecnologia costruttiva utilizzata dalle popolazioni Mapuche precolombiane e la si ripropone, con una struttura metallica. Si propone di destinare tale tecnologia costruttiva, già testata, alla costruzione di viviendas sociales, per via degli aspetti di sostenibilità economica: i materiali sono prevalentemente locali e a basso costo, sostenibilità sociale: le persone partecipano al processo di ideazione del progetto, sviluppato secondo le loro necessità e in parte al processo costruttivo, perché sia totalmente inclusivo, ed infine sostenibilità ambientale: nacque in base al contesto in cui è stata ideata. Si sceglie come caso studio l’insediamento informale Maestranza San Eugenio che viene annualmente colpito da inondazioni dal canale contiguo, ponendo gli abitanti in condizione di ulteriore rischio. Si propone l’utilizzo di vuoti urbani vicini, per le nuove abitazioni, per non distruggere i legami sociali esistenti, che verranno riqualificati per garantire ai nuovi abitanti infrastrutture, servizi e connessioni con la città. Tale iter progettuale può essere riproposto in altri progetti, con il fine ultimo di contribuire a risolvere il deficit abitativo, e garantire il diritto a un’abitazione in cui ogni individuo possa sviluppare la propria vita secondo le sue necessità e aspirazioni

Relatori: Roberto Giordano, Monica Alexandra Munoz Veloza
Anno accademico: 2020/21
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 300
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/19532
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