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Le esperienze di governance negli strumenti per la promozione dello sviluppo locale : il quadrante nord dell'area metropolitana torinese

Alessandra Bellini

Le esperienze di governance negli strumenti per la promozione dello sviluppo locale : il quadrante nord dell'area metropolitana torinese.

Rel. Carlo Alberto Barbieri, Alberta De Luca. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Ambientale, 2010

Abstract:

A partire dagli anni '90 i caratteri dello sviluppo locale hanno trovato applicazione in Italia in due famiglie di politiche: i programmi urbani complessi e la programmazione negoziata. Questi strumenti, Seppur molto diversi per oggetto, finalità, soggetti coinvolti e scala di intervento "presentano un elemento in comune costituito dal loro esplicito contenuto «contrattuale» "' (Governo, 2008). Tali Strumenti hanno contribuito al ripensamento delle modalità di azione dello Stato e degli Enti pubblici nell'economia e nelle trasformazioni urbane; contemporaneamente hanno promosso il principio di integrazione tra i diversi settori di intervento e il principio di cooperatone tra scale territoriali e tra soggetti, anche non istituzionali, Che hanno iniziato a manifestare apertamente il proprio interesse Verso le questioni territoriali.(CR) Molteplici sono infatti le innovazioni apportate da queste due famiglie di politiche: l'apertura dell'arena decisionale ad attori di natura diversa (pubblici, privati, misti), lo sviluppo di partnership pubblico/privato, la cooperazione istituzionale, lo sviluppo di nuove forme di rappresentazione degli attori e degli interessi in gioco, l'importanza assunta dai contesti locali nei confronti delle reti globali per la promozione di processi integrati di Sviluppo (Governa, Salone, 2005). Inoltre, la Concezione multidimensionale ed integrata delle politiche territoriali, l'approccio bottom-up allo sviluppo e la partecipazione diffusa dei cittadini alle trasformazioni del territorio sono aspetti Che si sono affermati conseguentemente all'applicazione di queste politiche. Si sono così delineati dei meccanismi di governance territoriale parallelamente all'affermarsi del modello dello sviluppo locale che ha fatto del territorio la chiave di lettura per interpretare i fenomeni attuali di sviluppo. In questo senso, lo sviluppo locale viene concepito come un processo generato da un'interazione continua tra la dimensione territoriale e quella sociale, per cui una pluralità di attori (locali, istituzionali e non) promuovono lo sviluppo del territorio interpretandone le risorse e le criticità. Non entrando in merito alla discussione in corso circa i possibili fallimenti delle politiche per la promozione ed il sostegno dello sviluppo locale, è indubbio che queste abbiano comunque contribuito a ridefinire l'azione politica e amministrativa, riconoscendo e valorizzando il ruolo degli attori, portatori di comportamenti e risorse proprie, tradizionalmente esclusi dai processi decisionali (Bagnasco, 2009; Governa, 2008). Gli spunti che motivano questo lavoro derivano dalla ricerca condotta per il conferimento della laurea triennale e dal tirocinio svolto presso l'azienda SAT s.r.l.2. La tesi aveva analizzato il Programma Territoriale Integrato "RETI 2011" nell'ottica della promozione dello sviluppo locale; nella ricerca condotta circa il riconoscimento e la valorizzazione del capitale territoriale era emersa la questione della governance territoriale*. Si comprendeva infatti come al buon esito del programma complesso avesse contribuito l'azienda SAT a cui era stata affidata la gestione del programma con compiti di assistenza tecnica. Tale Ente ha fornito un valore aggiunto all'elaborazione del PTI e alla cooperazione degli Enti Locali coinvolti poiché beneficiava di esperienze pregresse nel campo dell'elaborazione di programmi complessi, anche intercomunali, in cui erano stati coinvolti alcuni dei Comuni aderenti al Programma Territoriale Integrato "RETI 2011"4. L'esperienza di tirocinio ha riguardato il campo dell'assistenza tecnica ai programmi complessi nonché l'assistenza ai tavoli di governance territoriale5. Durante lo svolgimento del tirocinio si è avuta l'opportunità di assistere alla seconda fase della Conferenza di Pianificazione inerente la Variante 20 al P.R.G. di Settimo Torinese, nonché all'approvazione di questa da parte del Consiglio Comunale6. Questi momenti di confronto tra soggetti modificano sostanzialmente i rapporti tra gli Enti (Regione, Provincia, Comune) dando effettiva applicazione ai principi di sussidiarietà, cooperazione istituzionale e copianificazione a scala comunale, promuovendo altresì una nuova forma di governance territoriale. I mutamenti sopraccitati inerenti le politiche territoriali incidono non solamente sul ruolo dell'azione pubblica e sulla ridefinizione della presenza e dei compiti dei soggetti pubblici, ma anche sul ruolo di altri attori, economici e non, che interagiscono nella dimensione territoriale. Questa tesi si propone dunque di analizzare le esperienze di governance territoriale messe in campo dai recenti strumenti regionali per la promozione dello sviluppo locale. Il quadrante nord dell'area metropolitana torinese rappresenta l'ambito territoriale oggetto dell'indagine attraverso il quale si intende comprendere quali siano gli attori pubblici e privati che animano il territorio, quali siano i rapporti instaurati tra di essi, ma soprattutto quali siano le modalità attraverso cui il territorio "viene messo al lavoro" dagli attori nell'attuazione delle politiche territoriali. Le reti locali/sovralocali di soggetti e le risorse territoriali costituiscono pertanto le chiavi di lettura per questo lavoro e offrono lo spunto per due ordini di riflessioni: la prima verte sulle modalità in cui viene interpretato il territorio dagli attori locali per la promozione dello sviluppo locale; la seconda invece cerca di comprendere se sia possibile identificare, all'interno del quadrante nord dell'area metropolitana torinese, un'area "forte" territoriale in cui i processi di governance e le risorse territoriali concorrano alla definizione di un sistema locale. Le relazioni tra gli attori, i tenitori coinvolti e le risorse territoriali utilizzate e/o generate dai processi di promozione dello sviluppo locale costituiscono pertanto i caratteri di queste analisi. Il tema viene strutturato in due parti. La prima, teorica, tratta il tema della governance territoriale dal punto di vista dei cambiamenti che essa ha generato nell'elaborazione e nell'attuazione delle politiche territoriali, con riferimento anche alle sue interrelazioni rispetto ai caratteri dello sviluppo locale: il capitolo 1 illustra i fattori che hanno contribuito alle trasformazioni delle pratiche decisionali esplicitando il significato di government, governance e governance territoriale; il capitolo 2 affronta le dimensioni del cambiamento; mentre il capitolo 3 ricerca i principi e i criteri per un modello di governance territoriale riportando anche alcune esperienze svoltesi nel contesto nazionale. La seconda parte, articolata anch'essa in tre capitoli, studia le diverse forme di govemance che animano il territorio oggetto d'indagine: il capitolo 4 presenta il quadrante nord dell'area metropolitana torinese, ponendo l'attenzione su Settimo Torinese e sui Comuni che hanno partecipato almeno una volta ad un'esperienza di sviluppo intercomunale con esso; il capitolo 5 analizza il processo di govemance nell'elaborazione degli strumenti di promozione dello sviluppo locale messi in atto dal territorio del caso studio; mentre il capitolo 6 osserva le principali caratteristiche della governarne territoriale creatasi per la stratificazione di questi strumenti, individuando gli aspetti di maggior valore in grado di contribuire al rafforzamento della govemance metropolitana.

Relatori: Carlo Alberto Barbieri, Alberta De Luca
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte
U Urbanistica > UK Pianificazione urbana
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Ambientale
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1929
Capitoli:

Introduzione(CR) (CR) Parte prima (CR) La governance nello sviluppo dei tenitori(CR) (CR) 1. Government, governance e governance territoriale(CR) (CR) 2. Le trasformazioni introdotte dalla governance territoriale(CR) 2.1 L'azione pubblica locale(CR) 2.2 La definizione di uno scenario strategico(CR) 2.3 L'integrazione interna: governance orizzontale(CR) 2.3.1 Il partenariato(CR) 2.3.2 La partecipazione(CR) 2.4 L'integrazione esterna: governance verticale(CR) 2.5 La territorializzazione dell'agire collettivo(CR) (CR) 3. Criteri di governance territoriale(CR) 3.1 Applicazione di criteri ad alto valore aggiunto alle azioni di governance territoriale(CR) 3.1.1 Il Piano Strategico dell 'Area Vasta di Tortoli 2020(CR) 3.1.2 Il Piano Strutturale Comunale del Nuovo(CR) Circondario Imolese(CR) 3.1.3 Il Piano Strutturale Comunale dell 'ambito faentino(CR) (CR) Parte seconda(CR) La governance territoriale nel quadrante nord dell'area metropolitana torinese(CR) (CR) 4. L'inquadramento territoriale del caso studio(CR) 4.1 Analisi del contesto territoriale attraverso gli Ambiti di(CR) integrazione territoriale (Ait) del nuovo Piano territoriale regionale(CR) 4.1.1 Il Quadrante metropolitano(CR) 4.1.2 Il territorio del caso studio interpretato secondo gli Ambiti di integrazione territoriale(CR) 4.2 Il territorio delle pratiche di governance(CR) 4.2.1 Strumenti di interazione progettuale nel territorio della governance locale: Patti territoriali, PRUSSTe URBAN Italia(CR) 4.2.2 Strumenti di interazione progettuale nel territorio della governance locale: PISL e PTI(CR) 4.3 Analisi del territorio per lo sviluppo locale(CR) 4.3.1 Dinamiche socio-demografìche(CR) 4.3.2 Istruzione e occupazione(CR) 4.3.3 Ambiente economico(CR) 4.3.4 Agricoltura e sistema ambientale(CR) 4.3.5 Sintesi delle caratteristiche del territorio locale(CR) (CR) 5. Le esperienze di governance nelle politiche di sviluppo locale: programmi urbani complessi e strumenti di programmazione negoziata(CR) 5.1 II PRUSST "2010 PLAN"(CR) 5.1.1 La governance promossa dal PRUSST "2010 PLAN"(CR) 5.1.2 II valore aggiunto del Comitato "PRUSST2010 Pian"(CR) 5.2 L'URBAN Italia "Set and three (S+3)"(CR) 5.2.1 La governance promossa dall 'URBAN Italia "S+3 "(CR) 5.2.2 II valore aggiunto della Rete delle Città Urban Italia(CR) 5.2.3 II valore aggiunto del Comitato dei Sindaci(CR) 5.3 II PISL "4x4"(CR) 5.3.1 La "governance di processo " del PISL "4x4 "(CR) 5.4 Il PISL "RETI2011"(CR) 5.4.1 La governance promossa dal PTI "RETI 2011"(CR) 5.4.2 Il valore aggiunto del Comitato "PTI RETI 2011 "(CR) (CR) 6. Caratteri e specificità della governance territoriale del quadrante nord dell'area metropolitana torinese(CR) (CR) Considerazioni conclusive(CR) (CR) Riferimenti bibliografici

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