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Esternalità di conoscenza e struttura delle reti di collaborazione brevettuali: analisi empirica delle co-assegnazioni tra i Sistemi Locali del Lavoro italiani = Knowledge externality and structure of patent collaboration networks: an empirical analysis of co-assignments among Italian Local Labor Systems

Matteo Larossa

Esternalità di conoscenza e struttura delle reti di collaborazione brevettuali: analisi empirica delle co-assegnazioni tra i Sistemi Locali del Lavoro italiani = Knowledge externality and structure of patent collaboration networks: an empirical analysis of co-assignments among Italian Local Labor Systems.

Rel. Luigi Buzzacchi, Antonio De Marco. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Gestionale, 2021

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Abstract:

Riferendosi alla “trasmissione di conoscenza”, si parla di un concetto astratto, inafferrabile e intangibile perché il flusso non si può tracciare, né tenere sotto controllo. Come suggerito dalla letteratura precedente, un modo per tenere traccia della trasmissione di conoscenza è capire l’andamento delle citazioni brevettuali, poiché un brevetto è un miglioramento di uno antecedente. Assumendo come proxy di trasmissione della conoscenza le citazioni tra brevetti, è stato portato avanti uno studio volto a capire fin dove può spingersi tale flusso, se non ha dei confini o se ha senso immaginare che l’effetto della trasmissione di conoscenza comunque si esaurisca con la fine di una certa area. Questo lavoro, nella sua prima parte, vede un’analisi sulle interazioni brevettuali tra SLL, agglomerati urbani definiti dall’ISTAT in base ai flussi di pendolarismo. Questa analisi è risultata necessaria per capire il “gettito” della conoscenza, infatti da una prima analisi fatta attraverso la creazione di una matrice quadrata con numero di righe pari al numero di SLL in Italia, è evidente come fra certi SLL l’attività innovativa sia più intensa, primo segno quindi di un confinamento spaziale delle citazioni stesse. A dimostrazione di ciò, vi è un’altra prova: c’è un’alta concentrazione di dati sulla diagonale, fortemente sintomatico del fatto che l’attività più forte si ha all’interno dell’ SLL stesso. Nella parte finale poi, sono stati usati i dati ricavati precedentemente per creare un agglomerato di SLL ed arrivare allo scopo ultimo di questo lavoro: creare dei SLI (sistemi locali dell’innovazione). Si tratta di una nuova partizione del territorio italiano in aree locali dell’innovazione basata sull’effettiva capacità di un’area di contenere le relazioni di scambio brevettuale, e quindi di conoscenza. In sintesi, i comuni italiani vengono aggregati tra di loro sino al punto in cui l’area che ne risulta non raggiunge determinate soglie di interazione. Infine, sfruttando l’algoritmo presente sulla pagina dell’Istat e le informazioni pubbliche, a titolo di esempio anche per i futuri lavori, l’area del Piemonte è stata suddivisa e i suoi SLL agglomerati per creare i sistemi dell’innovazione. È importante altresì, tenere conto delle differenze territoriali nelle caratteristiche dei sistemi locali del credito sono ampie e riflettono quelle della struttura produttiva locale.

Relatori: Luigi Buzzacchi, Antonio De Marco
Anno accademico: 2020/21
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 89
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Ingegneria Gestionale
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-31 - INGEGNERIA GESTIONALE
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/17944
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