Manuele Mandrile
OLYMPEKed: Beijing-Torino Design Studio 2008 : progetto integrato di un museo dell'acqua e di un sistema di recupero dei reflui urbani.
Rel. Pierre Alain Croset, Gustavo Ambrosini, Michele Bonino, Rajandrea Sethi. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura (Costruzione), 2009
Questa è la versione più aggiornata di questo documento.
Abstract: |
L'esperienza del Beijing-Torino Design Studio inizia a metà febbraio del 2008, con un viaggio nella capitale dell'antico impero orientale. Dopo aver affrontato un lungo volo che attraverso l'Europa e la Russia ci ha condotti fino alla Cina, ancora provati dal jet lag, siamo stati catapultati in una realtà completamente differente rispetto a quella a cui siamo abituati. La cosa che forse ci ha colpiti di più al nostro arrivo è stato il prevalere di una scala urbana ingigantita sulla dimensione umana: sezioni stradali di decine di metri, agglomerati di palazzi altissimi, una miriade di persone che popolavano le vie a piedi, in bicicletta, con carretti in automobile o in taxi. Ci siamo trovati davanti agli occhi una megalopoli formicolante di vita, le cui sfaccettature ci sembravano spesso incomprensibili e completamente discordanti, in una commistione tra un progresso sfrenato ed un patrimonio storico e culturale inesauribile. A Pechino la prima cosa che si nota passeggiando per i quartieri sono i contrasti: il forte odore che arriva a folate in contrapposizione con le vetrate di qualche albergo di lusso, i cavi scoperti ammassati precariamente sui pali ed i megaschermi sulla cima dei grattacieli proiettanti pubblicità, gli operai che lavorano nei cantieri senza nessuna misura di sicurezza e le mastodontiche opere olimpiche volute dal governo, le mascotte dei giochi che fanno capolino ad ogni angolo della strada ed i venditori ambulanti che cercano di vendere ai turisti mercé squisitamente contraffatta per pochi spiccioli. Il tutto fa pensare se paragonato alla cultura millenaria, ormai segregata nelle antiche residenze imperiali, i cui ultimi sentori sono ancora presenti nella cultura popolare, tra coloro che alle sei del mattino fanno Tai Chi nei parchi o passano alcune ore della loro giornata a far volteggiare gli aquiloni in un cielo ormai grigio e sacrificato al progresso. Dopo i primi giorni di disorientamento, dovuto anche alla totale ignoranza della lingua cinese da parte nostra e di quella inglese da parte degli autoctoni, tra menù trascritti in ideogrammi indecifrabili e folli corse in taxi tra centro e circonvallazioni, abbiamo conosciuto i nostri "colleghi" della Tsinghua University che, secondo il costume orientale, si sono prodigati in attenzioni per farci sentire a nostro agio. ll soggiorno è stato un intervallarsi di incontri per definire l'impostazione dei progetti che avremmo svolto nei mesi successivi e di visite ai siti olimpici, alternati alle visite delle numerose architetture che tra l'antico ed il contemporaneo la città offre. Nonostante il freddo pungente le nostre giornate si sono di conseguenza svolte quasi tutte all'aperto, dandoci così l'occasione di conoscere più approfonditamente la cultura cinese, visitando i palazzi ed i templi delle dinastie imperiali, come la Città Proibita, il Tempio del Cielo, il Palazzo d'Estate e vagabondando talvolta negli stretti hutong sopravvissuti (chissà ancora per quanto) al recente rinnovamento urbano. Immediatamente fuori ci si trovava puntualmente catapultati su scenografie di matrice maoista, palazzi monumentali ispirati allo stile sovietico e bizzarri edifici in stile moderno sormontati da tetti a pagoda, oppure tra quartieri contemporanei con luci al neon e grattacieli costruiti in serie, tra i quali ci si poteva occasionalmente imbattere nell'ultima opera di qualche famoso architetto occidentale. Il tutto era immerso in una maglia fittissima di cantieri ancora in corso d'opera, a testimonianza dell'esplosione urbana che la Cina sta avendo negli uhi anni, e che nel periodo pre-olimpico era probabilmente acuita in modo particolare. Il lavoro vero e proprio è stato preceduto dai sopralluoghi sulle quattro aree di progetto, accompagnati dagli studenti e dai docenti della facoltà cinese. Nonostante l'imminenza dell'evento olimpico molti siti si trovavano ancora in fase di cantiere e per questo non abbiamo avuto accesso che al campo di canoa e canottaggio di Shunyi e al Water Cube, all'interno del quale abbiamo assistito ai mondiali di tuffi, ni caso abbiamo potuto ugualmente renderci conto delle peculiarità delle varie zone e la nostra fantasia è stata ampiamente stimolata dai vari contesti, per noi completamente nuovi ed imprevisti. Dopo aver preso possesso di un'aula all'interno della facoltà di architettura della Tsinghua University ed aver formato i gruppi è iniziato il nostro confronto con i compagni ed i professori cinesi: abbiamo focalizzato le idee che ci sembravano migliori per impostare lo studio ed abbiamo cominciato a disegnare per giungere alla formulazione di un concept. La sessione di lavoro, distribuita quotidianamente, è terminata pochi giorni prima della nostra partenza con una revisione collettiva, in cui sono state stilate le linee guida per i mesi di lavoro successivi. Il lavoro Basato a Pechino il Workshop ha avuto come sfida quella di esplorare come il riuso Post-Olimpico degli impianti sportivi possa influenzare la trasformazione urbana dell'area e dell'intera città. Obiettivi: analisi Urbana: uno studio analitico delle relazioni tra gli impianti e il futuro di essi; progettazione urbana. Progetti e proposte per gli impianti olimpici e delle aree limitrofe; progettazione architettonica, Progetti e proposte per il riuso degli impianti e per interventi di nuovo utilizzo.
|
---|---|
Relatori: | Pierre Alain Croset, Gustavo Ambrosini, Michele Bonino, Rajandrea Sethi |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GD Estero A Architettura > AF Edifici e attrezzature per il tempo libero, le attività sociali, lo sport |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura (Costruzione) |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1729 |
Capitoli: | OLYMPEKed il workshop il viaggio a Pechino il lavoro la mostra il progetto il sito dati dimensionaii situazione idrica utilizzo post-olimpico problematiche ed opportunità acqua interazioni scala strategie strategie per l'acqua strategie di scala strategie di interazione masterplan parco degli sport assi trasversali
Progetto premesse considerazioni il consumo idrico in cina olimpiadi e l'acqua previsioni per il futuro introduzione obiettivi un sistema integrato il nuovo masterplan sistema di recupero dei reflui urbani introduzione analisi e stime preliminari dati dimensionali dati climatici stima dell'evaporazione bilancio evaporazione-precipitazioni considerazioni raccolta acqua piovana accorgimenti previsione impianto di trattamento primario dati caratteristiche dei reflui in ingresso grigliatura grossolana grigliatura fine dissabbiatura sedimentazione primaria e disoleatura caratteristiche dei reflui in uscita collocazione impianto di fitodepurazione criteri progettuali scelta delle essenze soluzioni costruttive verifica del rendimento cisterne di stoccaggio disìnfezione descrizione del ciclo dell'acqua scenari futuri utilizzo pubblico utilizzo agricolo utilizzo domestico
museo dell'acqua il contesto programma funzionale spazi espositivi spazi culturali e didattici spazi comuni e di accoglienza spazi amministrativi spazi tecnici relazione di progetto princìpi interazione con il contesto interazione con il sistema di recupero dei fluidi rapporto con l'acqua
bibliografia Appendici la fotodepurazione introduzione le origini vantaggi
glossario dei termini impianti tipologie sistemi FWS criteri di progettazione sistemi SSF-h sistemi SSF-v criteri di progettazione sistemi combinati
tabelle di calcolo dati dati climatici dati dimensionali stime stima evaporativa stima superfici e abitanti bilanci cisterne trattamenti trattamento primario trattamento secondario
ringraziamenti |
Bibliografia: | APHA, Standard Methods for the Examination of Water and Wastewater, 20th ed. American Public Heath Association. Washington DC, USA, 1998; Kamphuis B.M., Jongbloed A.W., Keulen H. van, Cheng X., Lu C, Agriculture and water in Shunyi District, Beijing; results of a rapid diagnostic appraisal (Alterra-rapport 950), Wageningen, 2004; Mitsch William J., James G. Gosselink, Wetlands (4th ed.), John Wiley & Sons, New York, 2007; D.O. Rosenberry, T.C. Winter, D.C. Buso, and G.E. Likens, Comparison of 15 evaporation models applied to a small mountain lake in the northeastern USA, in: Journal of Hydrology, Volume 348, Elsevier, January 2008.
sitografia www.epa.gov www.fitodepurazionevis.it www.constructedwetlands.org www.agichina24.it www.mwr.gov.cn www.liberation.fr www.cnn.com www.wwfchina.org www.waterfootprint.org www.parlamento.it www.camera.it www.sbwr.org.sg http://nawe-pa.com http://www.epd.gov.hk http://www.bioone.org www.bjshy.gov.cn http://www.lariana.it http://italian.cri.cn www.yidichan.com www.risanamentoenergetico.it http://www.inta.gov.ar www.phoenix.gov http://www.fujitaresearch.com http://www.laica.net http://it.wikipedia.org http://solardat.uoregon.edu http://www.kone.com http://www.termigas.it |
Tavole: | tavola 1 - masterplan tavola 2 - accessi viari e parcheggi tavola 3 - pianta delle coperture tavola 4 - livello 0 tavola 5 - livello +1 tavola 6 - livello +2 tavola 7 - livello -1 tavola 8 - sezioni trasversali A/B tavola 9 - sezioni trasversali C/D tavola 10 - sezioni longitudinali E/F tavola 11 - sezioni longitudinali G/H |
Modifica (riservato agli operatori) |