Batuira: la borgata abbandonata nel comune di Castelmagno in Valle Grana. Atlante dei rilievi e ipotesi di recupero per spazi culturali e sociali. = Batuira: the abandoned village in the municipality of Castelmagno in Grana Valley. Atlas of architectural reliefs and hypothesis of recovery for cultural and social spaces.

La montagna rappresenta il luogo maggiormente protagonista, negli ultimi decenni, di un progressivo abbandono, con la conseguente perdita di valori e tradizioni. Le Vallate Alpine e le sue borgate rappresentano oggi un tesoro inestimabile ed un capitale fondamentale per il rilancio del paese. La rivalutazione è possibile partendo da una connessione tra cultura alpina e giovani, tra manualità tradizionale e modernità, per arrivare a riportare l’unione tra cittadini, cultura e turismo. La tesi parte dal desiderio di rinascita di questi luoghi, con un riadattamento incentrato sulla multifunzionalità e sull’utilizzo dell’ampia offerta di spazi aperti, e si evolve nel momento in cui, entrando in contatto con la borgata di Batouira (più comunemente chiamata con il nome di “Batuira”), si assapora un vissuto che va al di là di un agglomerato di case, pur esse in buono stato di conservazione. A Batuira ci si ritrova in uno spazio dove, respirando un’aria fatta di tradizione e valori, è possibile rigenerarsi, accrescendo la propria conoscenza. Ed è proprio da questo scenario che è partita la scelta di voler concentrare lo studio sulla rivitalizzazione della borgata abbandonata, trasformandola in uno spazio culturale. Il recupero di Batuira, si aggancia allo sviluppo che stanno affrontando le borgate vicine di Valliera e Campofei. Sulla base di un aiuto reciproco, le borgate possono insieme creare una rete di supporto e collaborazione mirata all’abbandono di una villeggiatura di massa verso la nascita di un turismo soft. Per un quadro completo del contesto che gira attorno al recupero di Batuira, si è analizzata la valle, ed in particolare il comune di Castelmagno, leggendone il territorio sia sul piano paesaggistico, tramite il supporto del Piano Paesaggistico Regionale (PPR), che su quello architettonico, arrivando all’approfondimento del vallone. In particolar modo, la borgata presa in esame è stata analizzata sotto l’aspetto costruttivo, studiandola con il sostegno del rilievo dei singoli edifici. In seguito a numerosi sopralluoghi, che hanno fornito un rilievo metrico ed un’ampia documentazione fotografica, si è venuti a conoscenza delle caratteristiche della borgata presa in esame. Dalla lettura del territorio si passa all’analisi culturale e storica della borgata Batuira. Ed è proprio dai suoi caratteri specifici, dalle sue potenzialità e dalla sua vocazione artistica e spirituale che nasce la motivazione per il recupero. Il masterplan di progetto si incentra, quindi, sulla ridefinizione degli spazi ad un uso collettivo improntato sulla cultura, sulla didattica, sull’aspetto spirituale e meditativo, e sulle arti interattive. Il progetto vuole porsi come una tessera facente parte di un mosaico più grande, quello iniziato da Valliera e Campofei.