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Certificazione energetica nella Regione Piemonte : dopo il 1° ottobre 2009

Barbara Balzani

Certificazione energetica nella Regione Piemonte : dopo il 1° ottobre 2009.

Rel. Valentina Serra. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2009

Abstract:

Si è scelto di affrontare il tema della Certificazione Energetica, poiché tema di grande attualità e in via di crescita. Questo lo si può notare anche dal cambiamento legislativo avvenuto anche in maniera abbastanza veloce, che verrà descritto in seguito.

Inoltre non è da dimenticare la crisi energetica verso cui si sta dirigendo la società moderna, che se non fermata adeguatamente potrebbe essere un grosso peso da lasciare alle generazioni future. La crisi è data per esempio dalla sempre più difficile reperibilita dei combustibili fossili, questo perché sono concentrati in alcune zone e di conseguenza nelle mani di pochi, il che rende difficile la distribuzione.

Uno degli orizzonti possibili è l'utilizzo delle fonti alternative, anche perché continua ad aumentare il fabbisogno energetico. Nonostante tutto, grazie alle nuove tecnologie, è stato possibile raggiungere il risparmio energetico. Grazie anche all'introduzione di nuovi materiali edili e non, nuove tecniche costruttive ed il dislocamento dei vani. Tutti insieme questi accorgimenti aiutano a ridurre il fabbisogno energetico dell'edificio senza diminuire le richieste dei servizi, come climatizzazione e ventilazione dei vani.

Verso questa nuovo modello tecnologico, è possibile che con l'aumento di edifici capaci di essere energeticamente indipendenti, ovvero che siano in grado di produrre in loco l'energia necessaria per il raggiungimento dei livelli di confort abitativo, si possano ottenere enormi benefici, non solo verso il proprietario dello stabile, ma anche verso l'intera collettività e le generazioni future, limitando l'emissione in atmosfera di anidride carbonica e altri gas nocivi per la salute dell'ambiente nonché dell'uomo.

Il risparmio energetico sembra essere, insieme all'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, la migliore risposta a quella che oggi è una doppia domanda, ossia, aumento dell'energia richiesta per soddisfare il fabbisogno energetico di un edificio in contrasto con la necessità di ridurre le energie ed emissioni necessarie alla produzione di energia. Questo metodo quindi ha come obiettivo la riduzione dell'utilizzo dell'energia primaria fossile, raggiungibile per esempio, anche con piccoli accorgimenti sull'isolamento termico di alcune parti critiche dell'edificio, rendendolo più isolato e quindi ottenendo una richiesta minore di energia per il riscaldamento.

Anche dai risultati ottenuti dal Bilancio Energetico Italiano, si può vedere come sarà necessario ridurre l'utilizzo di fonti secondarie, come energia elettrica e termica, questo perché esse dipendono direttamente da quelle primarie. Questo farà in modo che il risparmio non sia solo economico, ma anche, in maniera più significativa un effetto migliorativo della vita del pianeta e di conseguenza degli stessi individui,

Il caso studio preso in considerazione per lo sviluppo dei calcoli energetici e lo spunto per questa stessa Tesi, è frutto del lavoro svolto per il corso frequentato in quest'anno accademico, "Il progetto di architettura" - Progettazione architettonica IV, prof. Enrico Moncalvo prof. Domenico Bagliani. Il Laboratorio era composto di più materie che dovevano fluire fino a ottenere un esito architettonico completo e compartecipato.

Una delle parti costituenti il laboratorio è stato il corso "Il progetto dell'ambiente termico, acustico e visivo", prof. Chiara Aghemo, prof. Valentina Serra il lavoro svolto per il corso, è stato svolto in gruppo, all'interno del quale vi è stata una divisione di compiti. Per quanto riguardava la parte grafica e progettuale è stata redatta da Fabiana Barbero e F.lena Boltro, mentre per la parte tecnologica e di calcolo energetico, acustico ed illuminotecnico è stata redatta da Barbara Balzani.

Relatori: Valentina Serra
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: S Scienze e Scienze Applicate > SH Fisica tecnica
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1690
Capitoli:

INTRODUZIONE

Cap. 1 - LEGISLAZIONE NAZIONALE E REGIONALE

1.1 Legge 9 Gennaio 1991, n. 10

1.2 Decreto Presidente della Repubblica 26 Agosto 1993, n. 412

1.3 Decreto Legislativo 192 del 2005

1.4 DQcreto Legislativo 9 Dicembre 2006, n. 311

l.5 Decreto Legislativo 30 Maggio 2008, n. 115

1.6 Norma UNI TS 11300

1.6.1 Norma UNI TS 11300 - 1

1.6.2 Norma UNI TS 11300 -1

PROCEDURA DI CALCOLO

1.6.3 Norma UNI TS 11300 - 1

REGOLE DI SUDDIVISIONE DELL'EDIFICIO

1.6.4 Norma UNI TS 11300 -1

DATI DI INGRESSO

1.7 Decreto del Presidente della Repubblica del 2 Aprile 2009, n.59

1.8 Linee guida nazionali sulla certificazione energetica degli edifici, del 26 Giugno 2009

1.9 Legge Regionale 28 Maggio 2007 n. 13, D.g.r. 11965 del 4 Agosto 2009

1.9.1 Attestato di certificazione energetica

1.9.2 Metodologia di calcolo della prestazione energetica degli edifìci

1.9.3 Sistema informativo per la certificazione energetica degli edifici (SICEE)

1.9.4 Targa di efficienza energetica

1.9.5 Controlli

Cap. 2 CERTIFICAZIONE DELLO STANDARD ENERGETICO

2.1 Dalla legge 10/91 alla Certificazione energetica

2.2 Recepimento nazionale e regionale

2.3 Certificato energetico

2.4 Obblighi e scadenze 2.5 Esclusioni

2.6 Sanzioni

2.7 Classificazione energetica degli edifici

2.8 Metodologie di calcolo

2.9 Sistema Informativo per Certificazione Energetica degli Edifici (SICEE]

2.9.1 Compilazione e trasmissione dell'ACE

2.10 Esperienze di Certificazione Energetica in Italia, CasaClima

Cap.3 -CASOSTUDIO

3.1 Inquadramento storico e territoriale

3.2 Edificio studio - Stecca C

3.3 Caratterizzazione dell'edificio

3.3.1 Elementi costruttivi

3.3.2 Dati impiantistici

3.3.3 Dati impiantistici

4 - METODO DI CALCOLO APPLICATO AL CASO STUDIO

4.1 UNI TS 11300

4.2 Procedura di calcolo

4.2.1 Fattori di correzione dello scambio termico tra ambienti climatizzati e non climatizzati

4.2.2 Dati di ingresso per i calcoli DATI CLIMATICI

4.3 Rendimenti impiantistici

4.4 Calcolo del fabbisogno di energia primaria

CAP 5 - FABBISOGNO ENERGETICO DELLO STATO DI PROGETTO

5.1 Fabbisogno energetico dell'involucro CALCOLO MEDIANTE FOGLIO DI CALCOLO - Comune di Susa

5.1.1 Dati di ingresso

5.1.2 Dati climatici della località di riferimento

5.1.3 Fabbisogno energetico, zona termica 1

5.1.4 Fabbisogno energetico totale dell'involucro

5.2 Fabbisogno energetico dell'involucro CALCOLO MEDIANTE FOGLIO DI CALCOLO - Comune di Torino

5.2.1 Dati di ingresso

5.2.2 Dati climatici della località di riferimento

5.2.3 Fabbisogno energetico totale dell'involucro

5.3 Rendimenti impiantistici

5.4 Calcolo del fabbisogno di energia primaria Secondo UNI TS 11300, parte 2

5.5 Fabbisogno energetico dell'involucro

CALCOLO MEDIANTE Software EdilClima - Comune di Susa

5.5.1 Dati generali

5.5.2 Componenti

5.5.3 Ombreggiamenti

5.5.4 Input grafico

5.5.5 Prospetti edificio

5.5.6 Rendimenti

5.6 Fabbisogno energetico dell'involucro

CALCOLO MEDIANTE Software EdilClima - Comune di Torino

Cap. 6 - CONCLUSIONI

6.1 Confronto risultati ottenuti

6.2 Classificazione energetica regionale degli edifici

6.3 Zone d'ombra sulla normativa vigente

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

BIBLIOGRAFIA

Bibliografia:

F. Cappello, C. Di Perna, "Legge 10 e certificazione energetica degli edifici, Quaderni per la progettazione", EPC Libri, 2006;

A. Carpentieri, G.B. Tieri, "La certificazione energetica degli edifici", Sistemi editoriali Se, 2007.

B. Balzani, rel. C. Aghemo. Tesi di laurea: "Certificazione energetica di edificio plurifamiliare", Settembre 2007.

LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI IN PIEMONTE, documento riassuntivo per cittadini, tecnici e notai. LA SITUAZIONE DOPO IL 04-08-2009, Direzione Ambiente Politiche Energetiche.

Aggiornamento del Piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell'aria, STRALCIO DI PIANO PER IL RISCALDAMENTO AMBIENTALE E IL CONDIZIONAMENTO E DISPOSIZIONI ATTUATIVE DELLA LEGGE REGIONALE 28 MAGGIO 2007 N. 13

(DISPOSIZIONI IN MATERIA DI RENDIMENTO ENERGETICO NELL'EDILIZIA] Articolo 21, lettere a), b) e q), Regione Piemonte.

SITI INTERNET

http://www.enea.it

http://www.solaritaly.enea.it/ http://clisun.casaccia.enea.it/Pagine/GradiGiorni.htmttGradiGiorni

http://www.regione.piemonte.it/cms/

http://www.comune.torino.it/ http://www.agenziacasaclima.it

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